Anche il tunnel subportuale sarà vietato ai mezzi pesanti: “Barriere automatiche per impedire l’accesso”

Novembre 14, 2025 - 14:00
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Anche il tunnel subportuale sarà vietato ai mezzi pesanti: “Barriere automatiche per impedire l’accesso”
tunnel subportuale

Genova. Il tunnel subportuale sarà vietato ai mezzi pesanti, esattamente come la Sopraelevata, ma all’ingresso ci saranno sistemi in grado di bloccare fisicamente camion, pullman e simili che tentassero di accedere. Lo ha spiegato martedì scorso Alberto Selleri, responsabile di progetto di Autostrade, durante la commissione municipale convocata nella sede dell’Aci alla Foce per spiegare come cambierà il quartiere con lo sbocco dell’infrastruttura sotterranea.

I mezzi pesanti non potranno passare, solo i veicoli leggeri – ha confermato Selleri -. Si tratta di prescrizioni imposte dal Consiglio superiore dei lavori pubblici per ragioni di sicurezza. Noi vogliamo che il tunnel sia sicuro non al 100%, ma al 200%“.

Dunque varranno le stesse regole della Sopraelevata, in attesa di conoscere quale sarà il suo destino. Però sulla strada Aldo Moro, dove le limitazioni di carico sono una precauzione legata a motivi strutturali, i veicoli di massa superiore a 3,5 tonnellate riescono a entrare periodicamente senza troppi problemi. Nemmeno i dissuasori installati agli ingressi della Foce e di San Benigno sembrano essere un valido deterrente.

limitatori sagoma sopraelevata

Come evitare che accada lo stesso quando ci sarà il tunnel subportuale? “Ci sarà un sistema di pesa dinamica all’ingresso – prosegue l’ingegnere di Autostrade -. Nel momento in cui si accorge che sta per entrare un mezzo di massa superiore a quella consentita, si chiude una sbarra alta che impedisce fisicamente l’accesso“. Non è chiarito tuttavia come verrebbe gestito l’ingorgo che si creerebbe di conseguenza con tutti gli altri veicoli in coda dietro al trasgressore.

In ogni caso il tunnel è in grado di garantire la sicurezza. I sistemi antincendio consentono di gestire anche un veicolo pesante, che non potrebbe entrare”, precisa Selleri. Il tunnel avrà “dotazioni impiantistiche e di soccorso uniche in Italia“, ribadisce il project manager. Oltre alla tecnologia watermist – acqua ad alta pressione nebulizzata per ridurre rapidamente la potenza delle fiamme – entrambe le gallerie avranno un condotto nella parte superiore per evacuare i fumi verso San Benigno. Il tunnel, inoltre, sarà dotato di “un doppio rivestimento, verso la roccia e verso l’interno. È quello che in gergo si chiama anello sacrificale: anche se completamente demolito – aggiunge Selleri – consente al tunnel di funzionare ancora”.

Come confermato in commissione, il tunnel subportuale sarà una strada urbana di scorrimento di tipo D, cioè “con carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia”. Ci sarà anche una corsia di emergenza, ma nessuna “terza corsia dinamica” come era stato ipotizzato in una fase iniziale. Resta da capire se potranno accedere anche i motocicli con cilindrata inferiore a 125 cc, visto che nelle carte del progetto si faceva riferimento alle classi autostradali A e B che escludono implicitamente le due ruote meno potenti, una categoria di veicoli molto diffusa a Genova, compresa la Sopraelevata.

Sarà totalmente escluso invece il passaggio dei mezzi pubblici, sia perché dovrebbero transitare in deroga alla limitazione decisa per i mezzi pesanti sia perché, secondo le valutazioni progettuali, non avrebbe senso farli transitare nel tunnel visto che non potrebbero effettuare fermate. Per avere collegamenti alternativa veloci in grado di bypassare il centro bisognerà affidarsi dunque a metropolitana e ferrovia.

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Redazione Redazione Eventi e News