Antincendio domestico sostenibile: meno acqua, meno danni e meno impatti
La sicurezza domestica diventa parte integrante delle politiche di sostenibilità: Automist, una tecnologia Ai-based e water-mist, consente di ridurre acqua utilizzata, emissioni e rifiuti post-incendio, introducendo un nuovo paradigma per la protezione degli edifici
Il fuoco rappresenta paradossalmente un elemento di modernità mancata: un imprevisto che interrompe la continuità abitativa e genera un’impronta ambientale occulta, spesso ignorata.
Ogni incendio domestico, anche se circoscritto, produce emissioni, distruzione di materiali e consumo ingente di risorse idriche ed energetiche per il ripristino degli ambienti.
In questo scenario, la tecnologia britannica Automist introduce un modello più vicino ai criteri della prevenzione integrata e della salvaguardia ambientale. Grazie all’algoritmo EmberTrack Ai e alla tecnologia water mist, il sistema interviene sui principi d’incendio utilizzando fino al 90% di acqua in meno rispetto alle soluzioni convenzionali.
L’impatto ambientale nascosto degli incendi domestici
Il tema del rischio incendi nelle abitazioni è spesso affrontato in chiave emergenziale, trascurandone le conseguenze ecologiche. I dati dell’Annuario Statistico 2024 dei Vigili del Fuoco indicano oltre 30.000 incendi in abitazione nell’ultimo anno: un volume che implica rilascio di CO2, polveri sottili, sostanze tossiche generate dalla combustione di materiali plastici e chimici, oltre a un notevole incremento dei rifiuti derivanti dai lavori di riparazione.
Agire prima che l’incendio si sviluppi è un modo per attenuare il ciclo di impatto ambientale che segue ogni evento, riducendo combustione, distruzione di materiali e utilizzo di risorse per le opere di ricostruzione.
Automist nasce esattamente all’intersezione tra prevenzione e sostenibilità, con una logica di intervento precoce su piccole anomalie termiche e focolai latenti.
Il sistema Automist integra EmberTrack Ai, algoritmo che sfrutta sensori termici a infrarossi e modelli di machine learning per analizzare in tempo reale dinamiche di calore, fumo e combustione.
A differenza degli sprinkler tradizionali – spesso attivati solo in presenza di fiamme già sviluppate – la tecnologia identifica segnali minimi, come braci e combustioni lente, permettendo un intervento anticipato con minore impatto idrico e strutturale.
La calibrazione del sistema, basata su oltre 150 prove antincendio reali, ne consente l’adattamento anche ad ambienti di elevata sensibilità ecologica o patrimoniale: edifici storici, residenze d’epoca, case di cura, strutture sociali, contesti in cui un’interruzione di continuità dei materiali o un eccesso d’acqua potrebbero arrecare danni irreversibili.
La tecnologia water mist utilizza microgocce ad alta efficienza termica, in grado di abbassare rapidamente la temperatura locale consumando quantità minimali di acqua. L’erogazione – pari a soli 9 litri al minuto – riduce significativamente danni da bagnamento, sprechi e impatti sul patrimonio edilizio.
L’assenza di residui chimici o sostanze tossiche comporta una riduzione dei rifiuti e semplifica le operazioni di pulizia post-intervento. Questa caratteristica risulta particolarmente rilevante in un’ottica di sostenibilità circolare: meno acqua, meno materiali compromessi, meno rifiuti generati.
Innovazione oltre gli standard tradizionali
I sistemi antincendio domestici hanno una lunga storia: gli estintori nascono nel 1818, gli sprinkler nel 1874. Pur efficaci, richiedono quantità elevate di acqua e un intervento umano spesso complesso.
Automist introduce un modello predittivo e autonomo, più vicino alle logiche dell’edilizia smart e della sostenibilità urbana. La possibilità di integrare una black box permette inoltre la raccolta di dati utili a valutazioni assicurative e all’analisi dell’impatto ambientale degli eventi.
Automist è certificato secondo gli standard Ul 2167A, Bs 8458 e Nfpa 13D, con verifiche condotte da enti terzi come Exova Warrington Fire.
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