Assi di forza, Sampierdarena insorge contro le corsie filobus in via Cantore: cantiere al via gennaio

Genova. I cantieri per gli assi di forza del trasporto pubblico a gennaio sbarcheranno in via Cantore, rivoluzionandone l’assetto viario con la predisposizione di corsie riservate ai filobus in entrambe le direzioni. Il progetto, completato e chisuo nello scorso ciclo amministrativo, ne prevede la realizzazione al centro della carreggiata – stile corso Europa – ma a pochi mesi dall’inizio dei cantieri il quartiere di Sampierdarena insorge, chiedendo al Comune di rivedere il progetto in extremis, tra una rimodulazione del disegno viario o, addirittura l’opzione zero.
Questo è quanto emerso durante l’assemblea pubblica che si è svolta ieri sera presso il centro civico Buranello, dove il neo assessore ai lavori pubblici Massimo Ferrante ha portato, per la condivisione con la cittadinanza, il piano dei cantieri prossimi e venturi che riguarderanno il quartiere di Sampierdarena. Se i lavori i via Buranello partiranno lunedì con una modulazione a fasi per evitare la chiusura della strada, il rebus di via Cantore ha acceso i malumori dei presenti, divisi sul da farsi.
La premessa dell’assessore ad inizio assemblea è stata “schietta”: “Noi oggi ci troviamo in mano un progetto già finanziato con una scadenza molto stringente senza che in questi anni sia stato opportunamente discusso con i quartieri e senza che siano stati avviate le lavorazioni più impattanti – ha ricordato – oggi dobbiamo correre e i margini di manovra sono molto stretti. Tutte le modifiche devono passare dal ministero, e il mancato raggiungimento del target, trattandosi di lavori finanziati dal Pnrr, può comportare penali pesanti per l’amministrazione civica. L’idea di rafforzare un trasporto pubblico efficiente e sostenibile è corretta, le modalità però sono state discutibili”.
Sul tavolo degli imputati, appunto, via Cantore. Le corsie per i filobus al centro della carreggiata di fatto ridurranno la viabilità per il traffico privato, privandolo di una corsia per direzione, mettendo a rischio la tenuta del traffico della zona, già precaria. Da qui la richiesta di molti cittadini, soprattutto commercianti, di rivedere il progetto portando le corsie protette a bordo strada, a filo con i portici. Una soluzione esclusa dalla progettazione per via delle potenziali interferenze con le utenze che passano sotto strada: “Costruire la linea filobus prevista dal progetto prevede l’installazione di un cavidotto sottosuolo necessario a garantire la funzionalità del sistema elettrico potenziato per garantire il flusso elevato di mezzi particolarmente energivori – hanno spiegato i tecnici – il rischio è di trovare interferenze importanti e allungare tempi e costi, nella migliore delle ipotesi”. Ma, soprattutto, vedrebbe la cancellazione di un centinaio di parcheggi.
Per questo in molti hanno chiesto di depennare totalmente via Cantore dal progetto degli assi di forza, cosa però impossibile a questo punto della messa a terra dei cantieri, secondo quanto ricordato dai tecnici di Comune di Genova, visto che il finanziamento di tutto il pacchetto – che cubo quasi mezzo miliardo di euro – è vincolato al risultato anche chilometrico delle linee di trasporto pubblico potenziate, ed escludere questa strada farebbe saltare la progettazione attuale dell’asse di ponente, rischiando di far perdere il target del 30 giugno.
Nel corso dell’assemblea, l’assessore Ferrante, ha quindi aperto alla valutazione tecnica dello spostamento della corsia filobus nelle carreggiate esterne: “In entrambe le varianti è evidente che ci saranno criticità e malumori – ha sottolineato – valuteremo tutte le possibilità dal punto di vista tecnico, ci confronteremo ancora con il territorio, ma poi si dovrà partire coi lavori, i tempo è strettissimo”
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