Bruxelles sosterrà 235 progetti energetici per connettere meglio l’Unione. Anche in Italia

Dicembre 2, 2025 - 13:30
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Bruxelles sosterrà 235 progetti energetici per connettere meglio l’Unione. Anche in Italia

Bruxelles – La Commissione europea ha annunciato oggi, primo dicembre, il sostegno a 235 progetti energetici transfrontalieri. L’obiettivo è ammodernare la rete di circolazione dell’energia entro il 2040, quando gli obiettivi di decarbonizzazione imporranno ai 27 un taglio alle fonti non rinnovabili del 90 per cento.

Il piano non si prefigge obiettivi solo all’interno dell’Unione, ma ha intenzione di interconnettere in maniera efficiente anche economie limitrofe come quelle dei Balcani Occidentali, Ucraina, Moldova, Israele e Nord Africa. “L’Europa ha bisogno di un sistema energetico resiliente e a prova di futuro. I progetti che abbiamo scelto di sostenere svolgeranno un ruolo fondamentale nel fornire energia più pulita, più economica ai nostri cittadini”, ha commentato il commissario all’energia Dan Jørgensen.

L’elenco delle iniziative

Proprio per questo, l’elenco stilato divide le iniziative in due categorie: quelle di interesse comune, detti PIC, che hanno effetto solo all’interno dell’Unione, e quelli di reciproco interesse, detti PMI, con ambizioni extra-UE.

Scendendo nel dettaglio, è forte il focus per la circolazione dell’idrogeno. Sono 100 le iniziative dedicate all’H2 che svolgeranno un ruolo fondamentale nella circolazione del gas del futuro. La maggior parte dei progetti (113) comprenderanno invece reti elettriche intelligenti, dedicate alla circolazione di energia prodotta dalle rinnovabili. Con l’obiettivo di evitare surplus pericolosi come quelli accaduti in Spagna nel aprile del 2025.  Saranno 17 i progetti infrastrutturali per il trasporto del carbonio, finalizzati allo stoccaggio della CO2. L’elenco comprende anche 3 progetti di reti intelligenti del gas per digitalizzare e modernizzare la rete del gas naturale e 2 progetti di lunga data che collegano Malta e Cipro alla rete dell’Europa continentale.

Le nuove infrastrutture italiane

Nei progetti comunitari c’è anche una particolare attenzione per l’Italia. L’infrastruttura più ambiziosa è quella che permetterà la circolazione dell’idrogeno da nord a sud entro il 2029. Il progetto prevede la messa in esercizio di circa 1.920 km che consentiranno l’importazione di H₂ dal punto di ingresso di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, fino a Tarvisio, al confine con l’Austria. L’elenco è pubblico sul sito dedicato dell’Unione Europea.

I vantaggi alle infrastrutture

In ogni caso fare parte di questa lista non significa avere la certezza di essere finalizzati. Il vantaggio principale è la possibilità di richiedere finanziamenti UE, il beneficio di procedure di autorizzazione e regolamentazione accelerate per un rapido inizio lavori. L’annuncio avvenuto oggi anticipa gli incontri di domani e dopodomani durante il sesto meeting per i PCI Energy Days: occasione di incontro tra i rappresentanti delle amministrazioni dei paesi dell’UE, tra cui il commissario Jørgensen e i portatori d’interesse in materia di energia: finanziatori, società civile, gestori di rete ed enti regolatori.

I precedenti

Per fare previsioni sull’efficacia di questa iniziativa si può guardare al passato. Dal 2014, lo strumento Connecting Europe Facility (CEF-Energia) ha stanziato 8 miliardi di euro per progetti faro. Un esempio lampante quelli transfrontalieri con gli stati baltici che hanno riconquistato l’indipendenza dalla rete elettrica russa, integrandosi con quella dell’UE. Nell’ambito del Quadro finanziario pluriennale 2028-2034, la Commissione ha proposto di quintuplicare la dotazione del CEF per l’energia, passando da 5,84 miliardi di euro a 29,91 miliardi di euro.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia