Champéry, il borgo storico che sembra uscito da un libro di fiabe
C’è un momento, arrivando a Champéry, in cui si trattiene il fiato: il profilo delle Dents du Midi appare all’improvviso, possente e immobile, e davanti ai suoi sette pilastri di roccia il borgo si svela come una piccola meraviglia ai piedi della montagna. A 1050 metri di altitudine, l’antico villaggio del Vallese custodisce una delle identità alpine più autentiche della Svizzera e oggi, con il suo ingresso tra I Borghi più Belli della Svizzera, trova il riconoscimento che da tempo meritava.
L’associazione, fondata a Lugano nel 2015, promuove i piccoli tesori della Confederazione e del Liechtenstein, difendendo e valorizzando i luoghi che riescono ancora a raccontare il loro passato senza perdere vitalità. Champéry è una destinazione turistica storica che ha saputo crescere, innovarsi e accogliere il mondo, senza mai intaccare l’anima del suo borgo in legno.
Un villaggio alpino che abbraccia il Medioevo
Passeggiando lungo la via principale si ha l’impressione di entrare in un racconto illustrato. Gli chalet secolari si susseguono uno dopo l’altro con le facciate scolpite, i balconi in fiore che profumano d’estate anche quando fuori nevica, le insegne dipinte che ricordano le antiche botteghe alpine.
Le radici di Champéry affondano nel Medioevo, quando la Val d’Illiez era una valle di contadini e allevatori, dove il ritmo della vita seguiva la transumanza e il ciclo delle stagioni. Quel passato rurale non è mai scomparso: vive nelle stalle ancora in funzione, nei pascoli tutt’intorno, nelle feste tradizionali che scandiscono l’anno.
Eppure, tutto questo si intreccia in modo sorprendente con un’ospitalità antica che ha trasformato Champéry in una meta pionieristica del turismo alpino.

Una storia turistica che parte da lontano
Il XIX secolo è stato il momento della svolta. Gli alpinisti e i primi viaggiatori in cerca di paesaggi incontaminati arrivavano nella valle con lo stupore di chi si trova davanti a una montagna ancora sconosciuta. La posizione strategica, a pochi passi dal confine francese, trasformò Champéry in una porta privilegiata verso le Alpi. Nel 1857 venne costruito l’Hôtel de la Dent-du-Midi, uno dei primi grandi alberghi di montagna della Svizzera, che divenne un punto di riferimento per l’alpinismo nascente e per i visitatori dell’epoca.
Da allora il borgo non si è più fermato, conservando però la capacità di accogliere senza snaturarsi. Lo testimoniano le stesse case di legno, rimaste intatte dopo oltre un secolo e mezzo di storia turistica.
Sport, natura e un’anima olimpica

Il legame con lo sport è parte integrante dell’identità del borgo: Champéry è infatti una delle località turistiche più antiche della Svizzera e, più di recente, anche il primo sito olimpico del Vallese, dopo aver ospitato le gare di curling durante i Giochi Olimpici Giovanili del 2020, un riconoscimento che ha dato nuova luce alla vocazione sportiva della valle.
Il villaggio è parte del celebre comprensorio sciistico dei Portes du Soleil, un universo di piste che si estende per 650 chilometri e collega dodici località tra Svizzera e Francia. In inverno è un paradiso per sciatori e snowboarder, ma quando la neve si scioglie rivela un’altra anima, quella amata dagli escursionisti che risalgono i sentieri tra pascoli, laghi alpini, foreste e panorami che sembrano non finire mai.
In estate Champéry diventa anche una meta molto apprezzata dagli appassionati di mountain bike, che si misurano con percorsi tecnici e discese adrenaliniche immerse nella natura selvaggia della Val d’Illiez.
Il Palladium, cuore sportivo e sociale
Tra i luoghi simbolo del villaggio spicca il Palladium, un centro sportivo e ricreativo moderno che rappresenta il cuore pulsante della comunità, dove si allenano atleti professionisti di hockey e pattinaggio, ma è anche dove famiglie, bambini e visitatori trovano spazi per praticare sport in ogni stagione.
Piscine, arrampicata indoor, campi da gioco, piste su ghiaccio: tutto è pensato per rendere la montagna un’esperienza accessibile, dinamica e coinvolgente. Il Palladium è un vero centro di aggregazione, un palco che ospita concerti, eventi e manifestazioni culturali, un crocevia in cui si incontrano la vocazione turistica e la vita quotidiana del borgo.

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