Cia: inaccettabile accordo Ue su riso, mette settore in ginocchio
Roma, 2 dic. (askanews) – L’accordo sulle clausole di salvaguardia per il riso proveniente dall’Asia raggiunto a Bruxelles è “inaccettabile e metterebbe in ginocchio il comparto italiano del riso”. Questo perché le clausole di salvaguardia scatterebbero a una soglia troppo alta, determinando l’invasione di prodotto asiatico a dazio zero sul mercato. Così il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, commenta la revisione del Regolamento del sistema delle preferenze generalizzate.
Un regolamento che, se applicato nelle modalità che sono state proposte, farebbe scattare le clausole di salvaguardia a difesa del riso europeo a 562mila tonnellate di riso su base annua, mentre l’intera filiera aveva fissato come limite massimo il quantitativo di 200mila. Cia ha più volte manifestato tutte le proprie preoccupazioni ma questo accordo raggiunto in sede comunitaria, sotto presidenza danese, segna quanto di peggio il settore potesse aspettarsi.
Un import eccessivo di riso a tariffe agevolate da Paesi come Cambogia e Myanmar, molto lontani dai nostri standard di produzione, ricorda Cia, potrebbe avere conseguenze nefaste per una coltura che è un’eccellenza del Made in Italy. L’Italia, infatti, è il primo produttore europeo di riso, con oltre 230mila ettari di superficie coltivata, una produzione che ruota intorno a 1,6 milioni di tonnellate e un export che supera le 700mila tonnellate.
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




