Con una media di 24 alberi ogni 100 abitanti, l’Italia mostra una presenza di verde urbano ancora insufficiente

In vista della trentesima edizione di Festa dell’Albero che si svolge dal 21 al 23 novembre con oltre 120 iniziative in tutta Italia per mettere a dimora piante e arbusti, Legambiente fornisce una serie di dati riguardanti quelle che di fatto sono infrastrutture verdi fondamentali nella lotta alla crisi climatica. Con una media di 24 alberi ogni 100 abitanti, calcolata sui capoluoghi italiani, l’Italia mostra nel 2024 una presenza di verde urbano ancora insufficiente. Anche i dati nel dettaglio indicano che serve ancora migliorare: solo otto su 93 capoluoghi, di cui si hanno dati aggiornati, superano la soglia dei 50 alberi ogni 100 abitanti e, tra queste, tre superano i 100 alberi ogni 100 residenti. All’opposto, 27 capoluoghi contano meno di 20 alberi ogni 100 abitanti, e più della metà di questi non raggiunge nemmeno i 10. Un quadro che mette in evidenza la distribuzione disomogenea del verde urbano nel Paese e sottolinea l’importanza di attuare interventi mirati di forestazione nelle aree cittadine (dati Ecosistema Urbano 2025).
Un’importante opportunità arriva dalla legge n. 10/2013, che disciplina lo sviluppo degli spazi verdi urbani e la cui applicazione è stata analizzata da Legambiente, in occasione del trentennale di Festa dell’Albero, la storica campagna che quest’anno si apre il 23, in partnership con AzzeroCO₂, FRoSTA, INWIT e Biorepack come partner tecnico.
Nei giorni della Festa dell’Albero, che cade in concomitanza con la Giornata nazionale degli alberi (istituita proprio dalla legge n. 10/2013 e celebrata ogni anno il 21 novembre), si terranno in 14 regioni oltre 120 iniziative di forestazione urbana organizzate da Legambiente insieme a cittadini, scuole, aziende e amministrazioni uniti dallo slogan “Gli alberi ci danno tanto, ora tocca a noi”. Più alberi in città contrastano gli effetti della crisi climatica. Nelle città, gli alberi rappresentano un alleato indispensabile per affrontare le attuali sfide ambientali, perché contribuiscono all’adattamento ai cambiamenti climatici, al contrasto dell’inquinamento atmosferico e alla tutela della biodiversità. Oltre a questi benefici, gli alberi stabilizzano i terreni, favoriscono l’assorbimento delle acque piovane e attenuano gli effetti degli eventi climatici estremi. Riducendo le polveri sottili e i rumori urbani fino al 70%, migliorano la qualità della vita e contribuiscono a catturare CO₂. Inoltre, grazie alla loro capacità di mitigare l’effetto isola di calore, possono ridurre il fabbisogno energetico per il raffrescamento degli edifici fino al 50%.
Tra gli eventi di punta della Festa dell’Albero, il 20 novembre Legambiente e INWIT promuovono nella Riserva Naturale di Monte Mario di Roma un’anteprima della Festa dell’Albero, con circa 70 dipendenti di INWIT impegnati in laboratori sulla biodiversità: come riconoscerla, valorizzarla e conservarla anche attraverso nuove messe a dimora di alberi. L’iniziativa rientra nel piano d’azione congiunto tra Legambiente, INWIT e RomaNatura, che prevede un progetto pilota di monitoraggio degli incendi nelle aree naturali protette della Capitale, grazie all’uso delle torri INWIT per il rilevamento tempestivo di fumi e fiamme.
Il 21 novembre Legambiente sarà in provincia di Caserta, a Succivo, con FRoSTA per l’iniziativa “W l’Asprinio”, che prevede la piantumazione di 50 barbatelle nel Biodistretto Terra Felix, area rinata da un ex vigneto abbandonato. L’intervento punta a recuperare la tradizionale coltivazione a spalliera della vite maritata al pioppo, simbolo del paesaggio dell’Asprinio di Aversa, la cui diffusione è stata nel tempo compromessa dall’abusivismo edilizio. All’iniziativa del 21 parteciperanno anche persone con fragilità inserite in percorsi lavorativi grazie alla Cooperativa Sociale Terra Felix. Sabato 22, a Torino, a partire dalle ore 14, il Circolo Legambiente Molecola, insieme a greenTO, realizzerà al Pratone Parella una giornata di cura della terra e riflessione sulla pace. Dopo aver messo a dimora un ulivo per la Palestina e alcuni giovani alberi nell’area rinnovazione del Pratone, si proseguirà alle 15 con l’incontro “Difendiamo la Terra, la Vita e la Pace” con interventi su guerra e ambiente, testimonianze da Gaza e letture di resistenza con Diario da Gaza. La giornata si concluderà con un dibattito, musica dal vivo e una merenda condivisa offerta da Incursioni Saporite. Domenica 23, a Cesano Boscone (MI), a partire dalle 9:30, il circolo Legambiente Abete Rosso, con il patrocinio del Comune, sarà al Parco Gobetti per mettere a dimora 180 piante dedicate alle nuove nate e ai nuovi nati del 2024. Sarà un evento aperto alle famiglie dei neonati e delle neonate che potranno direttamente piantare il loro alberello, ma anche a tutti i cittadini interessati a dare nuova vita al verde urbano.
Come viene applicata la legge n. 10/2013? Sulla base delle informazioni raccolte attraverso i questionari di Ecosistema Urbano 2025 di Legambiente, elaborate su dati comunali relativi al 2024, l’associazione traccia un quadro complessivo sullo stato di attuazione della legge n. 10/2013, valutando l’applicazione delle principali misure previste: la pianificazione e regolamentazione del verde urbano, la redazione del bilancio arboreo alla fine di ogni mandato amministrativo e il censimento del verde urbano. Tra i 93 capoluoghi analizzati, 30 città (32%) dichiarano di aver adottato un Piano del Verde, mentre in 26 casi (28%) risulta attivo un Regolamento del Verde Urbano. La misura più diffusa è il censimento del verde urbano, realizzato in 75 capoluoghi su 93 (80%). Meno diffusa invece la pubblicazione del Bilancio Arboreo comunale: solo 44 città (47%) lo hanno reso disponibile al termine del mandato del sindaco uscente.
«Un dato significativo emerso dall’analisi di Legambiente sull’applicazione della legge n. 10/2013 riguarda la Giornata nazionale degli alberi, promossa da quasi l’80% dei capoluoghi italiani, ben 74 su 93», commenta Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente. «Si tratta di una percentuale incoraggiante ma che rischia di rimanere un impegno simbolico se la gestione strutturale del verde urbano è marginale», aggiunge. «Lo dimostrano, ad esempio, le percentuali relative al numero di città che non hanno ancora adottato un regolamento o un piano formale per la gestione del verde. Anche sul fronte della trasparenza, i dati mostrano come la diffusione del Bilancio Arboreo rimanga ancora limitata, ostacolando una visione chiara e condivisa delle politiche verdi messe in atto dalle amministrazioni comunali. Per questo motivo - conclude - lanciamo un appello ai Comuni, invitandoli a un impegno più deciso e concreto nell’attuazione della legge n.10/2013. In questa direzione, le iniziative di messa a dimora di piante e arbusti che Legambiente promuove su tutto il territorio nazionale vogliono rappresentare un punto di partenza per costruire, anche insieme alle amministrazioni locali, uno standard condiviso di buone pratiche per città più verdi e resilienti al cambiamento climatico».
Qual è la tua reazione?
Mi piace
0
Antipatico
0
Lo amo
0
Comico
0
Furioso
0
Triste
0
Wow
0




