Crisi al Comune, Falcomatà ha l’asso nella manica: spunta un assessore…in più
Venerdi di passione per l’amministrazione Falcomatà, novità costanti in uno scenario come non mai suscettibile di variazioni. La situazione al momento è rimasta quella descritta ieri: le trattative a 3 (Falcomatà-Pd-Rinascita Comune) proseguono, con la volontà di ricucire e non arrivare allo strappo definitivo.
Da risolvere intanto il nodo del sindaco f.f. che guiderà Palazzo San Giorgio sino alle elezioni del 2026. Giuseppe Marino il nome proposto dal Pd ma non gradito da Falcomatà, Mimmetto Battaglia la soluzione prospettata dal ‘sindaconsigliere’, nome che non sembra soddisfare i dem.
In tutto questo, il clamoroso rifiuto di Anna Briante di rientrare in Giunta e quello che sarebbe altrettanto clamoroso, ovvero assessori che rischiano di essere allontanati a due settimane dalla nomina. Da capire, con quale faccia si giustificherebbe davanti alla città (e agli stessi assessori) una simile, imbarazzante, scelta.
Nel pomeriggio di oggi, secondo quanto raccolto è previsto un incontro del gruppo Rinascita Comune, guidato in consiglio da Filippo Quartuccio e dietro le quinte dall’ex consigliere regionale Giovanni Muraca. Quest’ultimo, potrebbe ottenere un incarico presso il Consiglio Regionale, mentre non si è parlato ad oggi di possibili ingressi in Giunta per l’ex fedelissimo di Falcomatà.
A proposito di Giunta, emerge un’interessante novità di queste ore, asso nella manica che potrebbe favorire il sindaco Falcomatà nella trattativa. A partire dalla prossima settimana, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, decadrà dal suo incarico a causa della sua elezione a consigliere regionale. Questo passaggio obbliga l’amministrazione comunale a intraprendere una serie di adempimenti burocratici, tra cui la nomina di un nuovo sindaco facente funzioni e la riorganizzazione della giunta.
Secondo quanto raccolto, esiste una normativa vigente – confermata da un parere del Ministero dell’Interno – secondo la quale il sindaco facente funzioni avrà la possibilità di nominare un assessore aggiuntivo per portare a compimento la composizione della giunta. In particolare, il parere tecnico, datato 22 ottobre 2008, chiarisce che tale nomina è ammissibile allo scopo di completare l’organo collegiale, che a seguito della decadenza del sindaco sarà ridotto di un’unità.
Il vicesindaco, chiamato a esercitare le funzioni del sindaco in attesa della nomina di un successore definitivo, avrà pieni poteri per procedere alla nomina di un nuovo assessore, allo scopo di ripristinare la piena operatività della giunta comunale. Come sottolineato dal parere, la nomina del vicesindaco reggente implica l’attribuzione di tutti i poteri tipici del sindaco, tra cui la possibilità di procedere alla revoca o alla nomina di assessori.
L’intento di garantire la continuità amministrativa è al centro di questa disposizione, che riconosce al vicesindaco la responsabilità di mantenere la funzionalità dell’ente locale, anche in assenza del sindaco. In questo contesto, la nomina di un nuovo assessore consente di ripristinare il numero di componenti della giunta previsto dallo statuto comunale.
Lo stesso parere evidenzia alcune limitazioni specifiche. Il vicesindaco potrà procedere alla nomina di un nuovo assessore, ma non potrà nominare un nuovo facente funzioni al suo posto. Nel caso in cui il vicesindaco decada o venga rimosso, la sua posizione sarà assunta da un commissario prefettizio, secondo quanto previsto dal sistema normativo.
Falcomatà al tavolo delle trattative ha quindi un jolly da giocarsi, concordando con la maggioranza e con quello che sarà il prossimo sindaco f.f., un nome in più da inserire all’interno della Giunta. Quale lo scenario ad oggi più plausibile? Azzardato fare ipotesi plausibili in un simile scenario, che tanto assomiglia ad un flipper impazzito.
Un nuovo vicesindaco (Mimmetto Battaglia?) con spostamento di Brunetti in Giunta, un assessore in quota Pd (al posto di Mary Caracciolo?) e un assessore in più, quello consentito dalle norme, da offrire al gruppo Rinascita Comune: questa, al momento, sembra essere l’opzione favorita. Ma -mentre il delicato consiglio comunale di domani si avvicina sempre più- tutto può ancora succedere…
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