Dopo l’incendio a Laveno una ventina di persone senza casa

Disorientati e infreddoliti, si sono ritrovati sul marciapiedi sotto le coperte termiche fornite dai soccorritori, mentre divampavano le fiamme nella palazzina con le loro case. Sono gli abitanti – una ventina – fuggiti nel giro di pochi minuti dai loro appartamenti nell’edificio andato a fuoco a Laveno, in via XXV Aprile.
Mentre ancora i vigili del fuoco erano al lavoro, i tecnici comunali che hanno disposto l’inagibilità dell’intero stabile composto dalla superficie commerciale andata distrutta, e da alcuni appartamenti situati al piano superiore. In tutto è stata disposta l’evacuazione appunto di una ventina di residenti nell’immobile.
Il sindaco Luca Santagostino è andato a verificare la situazione sul posto. «Abbiamo intercettato i residenti, garantito un’accoglienza immediata e stiamo valutando se qualcuno avrà bisogno di un alloggio per la notte» ha spiegato.
Il primo cittadino si è dovuto allontanare per il consiglio comunale: la seduta si è tenuta lo stesso perché era necessaria ad approvare la variazione di bilancio di fine anno, un provvedimento che non si poteva rinviare. Sul posto è rimasto il vicesindaco Bardelli.
Come detto i vigili del fuoco hanno lavorato per oltre due ore allo spegnimento, con diverse squadre e mezzi, arrivati da mezza provincia: prima da Ispra (la prima squadra ad arrivare in posto), poi dal comando provinciale di Varese e da altri distaccamenti, anche con veicoli specializzati come il “carro aria” – per assicurare continuità di rifornimento alle bombole dei singoli pompieri – e il “carro schiuma” adatto a grandi incendi. Nel pomeriggio continuano le operazioni di messa in sicurezza dello stabile, cui dovrò seguire la verifica e bonifica.
L’incendio era visibile anche da lontano, anche dal lago e da Intra. Quel che non si vedeva era appunto la paura delle persone coinvolte, ben sei delle quali hanno avuto bisogno di assistenza medica (nessuno in modo grave) dai soccorritori del 118 intervenuti con quattro ambulanze – due della Cri Gavirate e due del Cva Angera – e un’automedica.
Alle 18 l’incendio era sotto controllo anche se restano ancora alcune zone dell’edificio in cui abbiamo importante presenza di fiamme. A causa della quantità e tipologia di materiale stoccato si è reso necessario l’utilizzo di schiuma estinguente per poter soffocare le fiamme (era stato inviato un carro specifico per l’erogazione di schiuma); vi sono ancora zone a cui è difficile accedere ma i vigili del fuoco escludono la presenza di persone intrappolate nei locali.
Ci sono circa quaranta vigili del fuoco al lavoro, alle squadre ordinarie del Comando di Varese si sono aggiunte due squadre dal Comando di Como e una dal Comando di Milano. In posto é presente anche un furgone UCL (unità di crisi locale) dei Vigili del fuoco per le necessità relative al coordinamento dei soccorsi e delle operazioni di spegnimento.
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