Ex Ilva, continua la protesta dei lavoratori: corteo verso l’aeroporto insieme agli operai di Ansaldo e Fincantieri

Dicembre 2, 2025 - 10:30
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Ex Ilva, continua la protesta dei lavoratori: corteo verso l’aeroporto insieme agli operai di Ansaldo e Fincantieri
Sciopero ex ilva corteo verso l'aeroporto

Aggiornamento ore 9.45 – Il corteo dei lavoratori ex Ilva, dopo essere uscito dall’area industriale è stato raggiunto in via Cornigliano da quello di lavoratori in sciopero di Ansaldo. Adesso la manifestazione punta verso Sestri Ponente, direzione aeroporto

Aggiornamento ore 9.00 – Dopo l’assemblea i lavoratori hanno dati vita ad un nuovo corteo – aperto dallo striscione “Genova lotta per l’industria” che si sta dirigendo verso l’aeroporto. Con i lavoratori ex Ilva anche i colleghi di Ansaldo e Fincantieri.

“Non è il momento delle passerelle, l’avete capito Oggi sfidiamo il Governo – ha sottolineato al megafono Armando Palombo di Fiom Cgil – Glielo abbiamo detto in maniera chiara. È una sfida contro un Governo che sta chiudendo l’industria siderurgica. È chiaro? Noi siamo per il lavoro. Il messaggio che mandiamo noi a livello nazionale, è che vogliamo difendere l’industria e che – lo dico in italiano – non ci possono prendere per i fondelli facendoci fare dei corsi finti. Quindi questa è la giornata della difesa dell’industria. E il Governo non può far finta di niente. Il Ministro non può far finta di niente e la Presidente del Consiglio non può far finta di niente. Perché altrimenti noi radicalizziamo”.

“Siamo preoccupati perché, dopo che il Governo, dopo che Urso ha dichiarato che si vorrà andare avanti col ciclo corto, noi continuiamo a chiedere – noi, come lo stanno chiedendo anche a Taranto – di ritirare questo piano – ha poi aggiunto Nicola Apice della Fim Cisl – Perché questo piano sta portando alla chiusura definitiva dei siti del Nord. ​Oggi siamo qua, ci saranno anche i colleghi dell’Ansaldo e i colleghi della Fincantieri. L’Ansaldo è già in sciopero, la Fincantieri in solidarietà, perché abbiamo bisogno di tutti i lavoratori di Genova. Perché la vertenza dell’Ilva non è una questione che riguarda soltanto i dipendenti diretti, i dipendenti dell’indotto dell’Ilva. Qua si sta parlando del tessuto industriale di una città e dell’intero Paese. Quindi è importante che la città, i lavoratori delle altre aziende, siano solidali. E come oggi abbiamo visto, avremo la possibilità di fare una passeggiata con i nostri colleghi per Cornigliano. E poi vedremo anche se questa passeggiata andrà oltre Cornigliano”.

“Non è la battaglia soltanto del sito di Genova, è la battaglia per l’industria. Oggi dobbiamo di nuovo dare un segnale forte perché non abbiamo avuto nessuna risposta. Il Governo e la Meloni non ha parlato neanche un minuto di quello che sta succedendo alla siderurgia italiana – ha sottolineato Fabio Ceraudo, Usb – ​Finanziano 35 miliardi per le armi e il 2% di PIL e lo scostamento per riuscire a fare quello che gli chiede Trump e il mondo internazionale e non si preoccupano delle esigenze del lavoro e del mondo del lavoro del nostro Paese. Dobbiamo dare una scossa. La daremo da Genova, la daremo da Taranto, la daremo da Novi, da Racconigi. Bisogna che questo Governo si prenda seriamente delle responsabilità”.

Genova. Come annunciato ieri dai sindacati, continuerà anche oggi la dura protesta dei lavoratori Ex Ilva, tornati ieri sulle strade di Genova per protestare contro le ipotesi di riduzione o addirittura chiusura della lavorazioni nello stabilimento di Cornigliano. Dopo aver passato la notte nel presidio di piazza Savio, questa mattina prosegue quindi il blocco stradale che di fatto sta tagliando in due la città con gravissime ripercussioni sul traffico urbano e autostradale.

Questa mattina è prevista l’assemblea davanti alla portineria, sempre alle 8.30, dopodiché “sicuramente questo blocco diventerà qualcos’altro“, come hanno sottolineato ieri i rappresentanti sindacali. Nelle vicinanze ci sono l’aeroporto, la ferrovia e il casello autostradale: probabile che uno di questi punti nevralgici possa essere l’obiettivo della protesta, che finora si è svolta senza alcun tipo di interferenza con le forze dell’ordine. “Se vogliono arrestarci, vengano pure“, è la sfida (simbolica) lanciata ieri da Franco Grondona, protagonista di numerose lotte del passato, a partire da quella in difesa di Fincantieri.

Secondo le prime informazioni in mattinata potrebbe partire un corteo in direzione di piazza Massena, dove si riuniranno con i colleghi di Ansaldo, anche loro in sciopero da ieri, per poi far scattare una mobilitazione congiunta con eventualmente qualche azione più clamorosa. In questa fase potrebbero unirsi anche i lavoratori di Fincantieri, di fatto a pochi metri dai “colleghi”.

assemblea ilva
I lavoratori prima dell'assemblea di questa mattina

L’obiettivo del “salto di qualità” è anzitutto anticipare la data dell’incontro: “Venerdì è troppo tardi, noi pretendiamo subito risposte in merito al futuro di questo stabilimento“. In primo luogo salvaguardare i livelli attuali di produzione, senza fermare le zincature, mentre l’ultimo piano di ridimensionamento prevede di lasciare in funzione solo il ciclo della latta con lo stabilimento al 10% del potenziale effettivo. Bucci ha assicurato che su questo “sono tutti allineati“. E poi garanzie a lungo termine: “Il Governo ci dica qual è la strategia”, ha ribadito Salis. Entrambi hanno parlato di possibile nazionalizzazione e il governatore ha spiegato che la Regione è pronta a chiederla “ufficialmente” se al 28 febbraio non si saranno presentati investitori.

Traffico ancora una volta in tilt

Come successo ieri, anche oggi si prevede una giornata nera per il traffico cittadino. Con i blocchi di Cornigliano permangono chiuse l’omonima via e la Guido Rossa direzione ponente, con deviazioni da lungomare Canepa verso il centro di Sampierdarena.

Si registrano già i primi ingorghi con rallentamenti e congestionamenti in zona San Benigno, con code in direzione dei varchi portuali e verso il casello di Genova Ovest. Code anche nel tratto terminale della A7 e dalla A10 in direzione del casello. Code e traffico a passo d’uomo in via Cantore.

Percorribile in alternativa il percorso attraverso via Borzoli ( no mezzi superiori 7,5 t.) oppure in ambito autostradale, anche se quest’ultima opzione è già in difficoltà. Esistono tuttavia strade e modalità per attraversare la città evitando il blocco di Cornigliano, che abbiamo raccolto qua, e che possono essere una validata alternativa per i mezzi leggeri.

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Redazione Redazione Eventi e News