Fao: zoonosi transfrontaliere minaccia per sicurezza alimentare
Roma, 1 dic. (askanews) – Le malattie animali transfrontaliere rappresentano una minaccia urgente per la sicurezza alimentare globale. Lo ha detto il direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), QU Dongyu, intervenendo a una sessione informativa sul nuovo Programma di Partenariato Globale per le Malattie Animali Transfrontaliere (GPP-TAD) presso la sede centrale della Fao a Roma. Qu ha avvertito che i recenti tagli ai finanziamenti rischiano di compromettere decenni di progressi nella gestione e nella risposta a queste malattie, in un momento in cui i rischi globali si stanno intensificando. Per oltre 20 anni, il Centro di Emergenza per le Malattie Transfrontaliere degli Animali (ECTAD) ha svolto il ruolo di spina dorsale operativa della FAO per la salute animale, supportando oltre 50 paesi e dimostrando costantemente che la prevenzione costa molto meno della risposta alle crisi.
“Non possiamo permetterci di distruggere ciò che ha richiesto decenni per essere costruito – ha detto Qu – Il costo della prevenzione è di gran lunga inferiore al costo dell’inazione”. Le malattie transfrontaliere transfrontaliere (TAD) sono malattie altamente contagiose che attraversano rapidamente i confini. Con la maggiore vicinanza tra animali ed esseri umani e l’aumento degli spostamenti globali, queste malattie si stanno diffondendo più rapidamente, da animale ad animale, da allevamento ad allevamento e da paese a paese.
Tra le recenti epidemie più gravi figurano la peste suina africana, che dal 2007 si è diffusa in oltre 50 paesi in Africa, Europa, Asia e Americhe; l’afta epizootica (FMD), endemica in Africa e nel Vicino Oriente ma che causerà una grave epidemia in Europa nel 2025; e l’influenza aviaria altamente patogena.
Il settore zootecnico globale, valutato tra 1.600 e 3.300 miliardi di dollari, è esposto a gravi rischi a causa delle malattie trasmissibili (TAD). Le perdite annuali di bestiame variano da 48 a 330 miliardi di dollari, con l’acquacoltura che subisce ulteriori 10 miliardi di dollari di perdite annuali legate alle malattie. Solo nelle regioni endemiche, le epidemie di afta epizootica, ad esempio, causano una perdita di produzione e di costi di vaccinazione stimata in 21 miliardi di dollari all’anno.
Dal 2004, la FAO e l’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (WOAH) hanno co-diretto il Quadro Globale per il Controllo Progressivo delle Malattie Transfrontaliere degli Animali (GF-TAD), coordinando gli sforzi per ridurre le minacce delle TAD alla sicurezza alimentare, ai mezzi di sussistenza e alla sicurezza del commercio.
Durante la 44a sessione della Conferenza della FAO all’inizio di quest’anno, i Membri hanno chiesto una rinnovata iniziativa per salvaguardare questo lavoro fondamentale mobilitando risorse, rafforzando i partenariati e garantendo un sostegno duraturo a lungo termine ai paesi. In risposta a ciò, la FAO ha sviluppato un nuovo modello per colmare le lacune esistenti e integrare le linee guida dei Membri per sistemi di salute animale più solidi e resilienti.
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