Giubileo 2025, gli eventi ufficiali del mese di dicembre
Dicembre a Roma ha sempre un sapore diverso: l’aria è pungente ma ha un calore magico con le luci natalizie che si riflettono nelle vetrine e l’atmosfera festiva. Questo dicembre , poi, è ancora più speciale, essendo l’ultimo atto dell’Anno Santo che volge al termine. Dopo dodici mesi di Porte Sante aperte, di passi lenti sui sampietrini e di voci straniere che hanno riempito le basiliche, la città si prepara infatti a chiudere il Giubileo con la dolcezza di un abbraccio natalizio.
Piazza San Pietro, cuore del mondo cristiano, in particolare, va illuminandosi piano, quasi timidamente, per accompagnare gli ultimi appuntamenti del Santo Padre in un anno che ha visto la Chiesa affrontare momenti molto importanti. Uno su tutti la scomparsa di Papa Francesco. Nelle ultime settimane dell’anno, muoversi per la città sa di festa. Ci sono i presepi viventi di Piazza Navona, gli zampognari sotto i portici di Santa Maria Maggiore oltre al tradizionale allestimento con albero e presepe in Vaticano.
Ma dicembre 2025, dicevamo, è anche il mese che porta alla chiusura del Giubileo 2025, con la chiusura delle Porte Sante a fine mese. Leone XIV si prepara, dunque, a settimane impegnative per celebrare al meglio la stagione festiva e la conclusione di anno dedicato alla speranza. Ecco, di seguito, gli eventi ufficiali che coinvolgeranno i fedeli a Roma.
Il Giubileo dei Detenuti
Il calendario ufficiale del mese regala a Roma il Giubileo più commovente: quello dei Detenuti (12-14 dicembre), un inno alla “speranza che non delude” anche dietro le sbarre. Così, mentre la città comincia ad assaporare il Natale, centinaia di persone private della libertà – insieme a cappellani, familiari e volontari – vivranno tre giorni di grazia e riconciliazione.
Venerdì 12, all’Università LUMSA, si apre il convegno “Il diritto alla speranza” nel cinquantennale dell’Ordinamento Penitenziario. Nel pomeriggio, alla Fraterna Domus di Sacrofano, il programma prevede l’ascolto del podcast di Roberta Barbi su Papa Francesco e il mondo del carcere, quindi la Messa presieduta da Monsignor Gian Franco Saba e Monsignor Carlo Redaelli seguita dalle riflessione sul libro I Volti della povertà in carcere.
Il giorno successivo, sabato 13, sempre a Sacrofano, sono previsti i saluti istituzionali del Sottosegretario Ostellari e del Capo DAP Di Michele. A seguire, la preghiera per la pace con testimonianze guidata da Monsignor Marco Gnavi. E ancora, verrà proiettato il documentario TV2000 dal titolo Papa Francesco e i fratelli carcerati a cui seguirà un incontro sulla giustizia riparativa e un momento di festa con la corale RNS.
La tre giorni si concluderà, poi, domenica 14, con la celebrazione della Messa giubilare in San Pietro guidata da Papa Leone XIV alle 10.00. L’Auditorium Conciliazione (ingresso libero fino a esaurimento) accoglierà, infine, dalle 13:30 la commedia musicale Oltre le grate.

Proprio in vista del Giubileo dei Detenuti, il 5 dicembre, nella Cappella Santa Maria Maddalena della Casa di Reclusione Femminile della Giudecca, apre la mostra I Volti della povertà in carcere cui è dedicato l’omonimo volume (EDB), nato dal progetto di Matteo Pernaselci e Rossana Ruggiero per dare voce a chi, dietro le sbarre, spesso non ne ha.
Dopo aver girato l’Italia – da San Vittore alla Basilica di Sant’Ambrogio di Milano, dove alcuni protagonisti, ormai liberi, hanno rivisto i propri ritratti – il lavoro arriva tra le detenute della Giudecca. Foto, parole, silenzi: ogni volto è un canto di dignità riconquistata, un gesto concreto di quel “metodo dell’incontro” che Papa Francesco indica come strada maestra per gli ultimi.
Il Giubileo entra, così, nelle celle, accende candele dove di solito c’è solo buio, ricorda che la speranza ha le chiavi più forti di qualsiasi sbarra. A Venezia, in mezzo alla laguna, il Natale inizia presto: con gli occhi di donne che, per la prima volta dopo tanto tempo, si sentono viste davvero.
Le Udienze Giubilari di Papa Leone XIV a dicembre
Le Udienze Giubilari del Santo Padre sono un dono unico dell’Anno Santo, momenti intimi per accogliere i pellegrini con la parola di papa Leone XIV. A differenza delle udienze generali del mercoledì, queste si tengono spesso il sabato, focalizzandosi sulla speranza – virtù teologale che dà forza contro il male, come recita il Catechismo. Questi incontri durano un’ora circa in Piazza San Pietro o in Aula Paolo VI, con riflessioni su temi giubilari. E al termine, si varca la Porta Santa per l’indulgenza plenaria, senza registrazione extra (biglietti gratuiti dalla Prefettura della Casa Pontificia, da ritirare in anticipo o online).
Sono due le Udienze Giubilari di dicembre. La prima è in programma il 6 dicembre alle 9:30 in Piazza San Pietro e invita a un “nuovo inizio” dalla fede, con Leone XIV che abbraccia i fedeli dal mondo. La Porta Santa resta chiusa durante l’incontro, ma si apre al termine. La seconda Udienza del mese sarà, poi, il 20 dicembre sempre alle 9:30, preludio al Natale che infonde speranza nei cuori stanchi. Anche in questo caso la cornice sarà la piazza, con la stessa dinamica: catechesi e poi il varco della Porta Santa.
Una tavola rotonda dedicata al Giudizio Universale di Michelangelo
Tra gli eventi patrocinati, il 20 dicembre nella splendida chiesa barocca di San Silvestro al Quirinale (via XXIV Maggio 9) si terrà Maria Maddalena nel Giudizio di Michelangelo, tavola rotonda per riscoprire Maria Maddalena nel Giudizio Universale di Michelangelo. Per secoli gli studiosi si sono chiesti perché, tra i dannati e i risorti della Cappella Sistina, appaia una figura femminile che non dovrebbe esserci.
Sara Penco, restauratrice e autrice di studi pionieristici, dimostrerà che quella donna è proprio la Maddalena: contrappeso di grazia alla violenza del peccato e annuncio silenzioso che il giudizio di Dio è sempre giudizio d’amore. Michelangelo, con il linguaggio dell’arte, trasforma l’affresco da scena terrificante a inno di speranza, rendendolo perfetto sopra l’altare e universale per ogni cuore.

Moderati da don Walter Trovato, presidente de La Migliore Italia, interverranno la stessa Sara Penco e il professor Roberto Fusco, preside della Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche alla Salesiana. Un incontro che lega bellezza, teologia e misericordia proprio mentre le Porte Sante stanno per chiudersi.
La chiusura delle Porte Sante
Il momento, certamente, più emozionante arriverà negli ultimi giorni di dicembre quando è in programma la chiusura ufficiale delle Porte Sante nelle Basiliche Giubilari di Roma. Come la loro apertura, tra fine 2024 e inizio 2025, ne ha segnato l’avvio così la chiusura rappresenta il momento in cui il Giubileo si congeda dai fedeli. Come spiegato nella Bolla Spes non confundit e nei Decreti della Penitenzieria Apostolica, queste porte verranno chiuse progressivamente, segnando la fine dell’Anno Santo il 6 gennaio 2026, Epifania.
Il rito è solenne. Il Papa, dopo una Messa o preghiera, chiuderà la porta con un gesto simbolico, accompagnato da canti e benedizioni, evocando la riconciliazione e l’invito a portare la grazia nel mondo. Non è una fine, ma un “andate e annunciate”, come i discepoli dalla tomba vuota. Si comincia il 25 dicembre, Solennità di Natale, si chiude la Porta Santa di Santa Maria Maggiore, la prima basilica mariana, seguita il 27 dicembre, Festa di San Giovanni Apostolo, da San Giovanni in Laterano, “madre di tutte le chiese”.
Il 28 dicembre, Festa degli Innocenti, la Porta di San Paolo fuori le Mura si sigilla, onorando l’apostolo con un rito che richiama martirio e redenzione. San Pietro, per ultima, chiuderà il 6 gennaio 2026, con l’Epifania che si porta via non solo le feste ma tutto l’Anno Santo.
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