Google Messaggi per dispositivi aziendali sta diventando meno privato
Google Messaggi installato su dispositivi aziendali permetterà ai datori di lavoro, o quantomeno agli amministratori IT, di "spiare" i messaggi inviati e ricevuti dal dipendente: non è una scelta deliberata del colosso di Mountain View, è una modifica che è stata imposta dalle leggi locali statunitensi (e probabilmente non solo), secondo cui tutti i messaggi scritti aziendali devono essere archiviati e conservati in caso ce ne sia bisogno, a livello legale e/o giudiziario, in futuro.
Ai tempi dei normali SMS il problema non si poneva, perché non erano criptati, e il backup avveniva automaticamente a livello operatore telefonico; con l’avvento del protocollo RCS (Rich Communication Services, in altre parole un “SMS 2.0”), che tra le caratteristiche principali include anche la cifratura end-to-end; un backup a livello operatore sarebbe perfettamente inutile perché sarebbero salvati solo contenuti criptati e indecifrabili da dispositivi che non siano il mittente e il destinatario.
Concretamente l’app ora include una funzionalità di archiviazione che non è abilitata su tutti i dispositivi per default, dovranno intervenire gli amministratori IT. In caso positivo, tutti i messaggi inviati o ricevuti saranno archiviati, e verrà perfino precisato se sono stati cancellati o modificati, quando e da chi.
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