Il Gruppo Prada investe 60 mln sulla filiera. Lorenzo Bertelli: “Sinergie produttive con Versace completate entro due anni”

“Prada nasce con il concetto di poliedricità e nello stesso momento nasce anche la parte industriale, cinquant’anni fa. E questa parte non è mai stata abbandonata, tanto che ormai contiamo circa 5mila persone occupate sul fronte industriale”. Andrea Guerra, CEO del Gruppo Prada ci tiene a sottolineare quanto design e gestione verticale e diretta della manifattura siano stati sempre fondamentali per l’azienda che, difatti, sta continuando a investire su questo fronte con nuovi stabilimenti in pipeline nel 2026, tra cui Milano, a Piancastagnaio (in provincia di Siena) e nelle Marche. Continua poi l’impegno del gruppo nella formazione, un tema caldo nel mondo del lusso, con la Prada Academy Group che quest’anno festeggia 25 anni di attività.

Proprio nell’academy di Scandicci il gruppo ha celebrato l’anniversario aprendo le porte dello stabilimento alla stampa italiana ed internazionale e raccontando numeri in crescita. Nel 2024, infatti, sono stati complessivamente 120 giovani formati negli spazi formativi presenti in Toscana, Marche, Veneto e Umbria di cui 82 assunti (69%). Nel 2025 gli iscritti sono aumentati arrivando a 150 partecipanti iscritti e lo scorso settembre è partita una nuova edizione del percorso per la categoria calzature uomo a Montegranaro, mentre lo scorso ottobre a Torgiano è stata avviata la formazione per profili tecnici dedicati alla maglieria. Per il gruppo la formazione resta un punto fondamentale: “Noi facciamo parte di un mondo che deve essere e rimanere lento, abbracciare le tecnologia ma dare valore alla manualità, all’ingegno e al valore umano”, ha rimarcato Guerra nel corso dell’incontro con la stampa. E sul fronte dell’Academy, Lorenzo Bertelli, Chief marketing officer e head of corporate social responsibility del Gruppo Prada ha annunciato che il tema della formazione riguarderà anche la neoacquisita Versace, marchio nell’orbita del gruppo dallo scorso aprile e di cui si attende domani il closing.

Proprio sull’ingresso imminente di Versace nella compagine del gruppo e sulle sinergie produttive con i marchi già presenti all’interno, Lorenzo Bertelli, che sarà presidente esecutivo di Versace, ha dichiarato a PambiancoNews: “Siamo pronti, molti delle sinergie produttive saranno completate in un anno o due”, ha spiegato, aggiunge che: “la priorità del nostro settore è riuscire ad ottenere una top line ancora prima delle sinergie. Siamo comunque un gruppo multibrand, quindi non è qualcosa di totalmente diverso da quel che già facciamo”. Al momento il Gruppo Prada sarà dunque impegnata nel consolidamento e nell’integrazione del marchio all’interno del gruppo. “Per almeno tre anni non faremo altre acquisizioni”, ha aggiunto Andrea Guerra, sottolineando poi come l’idea di acquisire un marchio come Versace è nato da un’opportunità che il management si è trovato davanti: “abbiamo valutato da un punto di vista valore, di contenuto, di futuro, di marchio”, giungendo alla conclusione che “era giusto e ce la potevamo permettere, non da un punto di vista finanziario ma organizzativo”.

Oltre che su Versace, il gruppo sarà impegnativo anche sul rafforzamento produttivo. Al momento il gruppo conta su 25 siti industriali, di cui 23 in Italia e oltre 200 milioni di euro investiti dal 2019 al 2024, a cui si aggiungono i circa 60 milioni del 2025 per progetti rilevanti tra cui la costruzione di un nuovo stabilimento per la
pelletteria a Piancastagnaio a Siena, la creazione di un polo produttivo per la maglieria a Gubbio, il rafforzamento della capacità produttiva dello stabilimento di Northampton, Inghilterra ed, infine, l’ampliamento dello stabilimento di Foiano. “Per il 2026 – aggiunge Guerra –  abbiamo lo spazio a Milano per la lavorazione del pregiato, lo stabilimento in Toscana per la pelletteria a Piancastagnaio dove abbiamo già uno stabilimento che andremo ad ampliare oltre a quello per le calzature nelle Marche”.