Il WWF Insubria: “L’area umida della Moriggia va tutelata. Sì alla prevenzione, no al consumo di suolo”

Dicembre 2, 2025 - 07:30
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Il WWF Insubria: “L’area umida della Moriggia va tutelata. Sì alla prevenzione, no al consumo di suolo”
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Il WWF Insubria interviene sul tema della tutela dell’area della Moriggia, nel Comune di Gallarate, dove è presente una zona umida di particolare rilievo naturalistico. Si tratta infatti di uno degli habitat che ospitano il Pelobate fosco insubrico, una delle specie di anfibi più rare d’Italia, endemica della pianura Padana.

Una zona di pregio per la biodiversità

La presenza del Pelobate fosco è ben nota nelle aree del Parco Naturale Lombardo della Valle del Ticino, che negli anni ha avviato specifici progetti di riqualificazione, monitoraggio e conservazione per questa specie. L’area della Moriggia si trova non distante dal sito Natura 2000 “Paludi di Arsago” (ZSC IT2010011), considerato il più importante a livello nazionale e internazionale per la densità e lo stato di salute delle popolazioni di questo anfibio.

Il Parco, sulla base di numerosi studi, ha individuato proprio in queste zone umide un patrimonio di biodiversità unico, che merita attenzione, cura e protezione. Secondo il WWF, «queste aree rivestono una straordinaria importanza dal punto di vista conservazionistico».

Urbanizzazioni e tutela ambientale: la posizione del WWF

A seguito di un confronto con i tecnici del Parco, il WWF fa sapere di essere stato informato e coinvolto sullo stato della progettazione urbanistica in corso nell’area. Al momento, l’intervento non risulterebbe impattante né sul bosco né sull’area umida e, quindi, non sembrerebbe arrecare danni al Pelobate fosco.

Tuttavia, l’associazione ambientalista sottolinea che il coinvolgimento delle realtà come il WWF dovrebbe avvenire fin dalle fasi preliminari della progettazione, per permettere un confronto tempestivo e potenzialmente correttivo. «Citare il WWF quando le reti di cantiere sono collocate e tutto è stato autorizzato – si legge nella nota – lascia spazio solo a soluzioni legali, non sempre percorribili. Meglio prevenire, molto meglio».

Un invito alla cittadinanza: partecipare e vigilare

Il WWF esprime apprezzamento per l’attività del Parco della Valle del Ticino e invita i cittadini a sostenerla attivamente, così come a prestare attenzione alle scelte urbanistiche e infrastrutturali proposte a livello locale. A preoccupare è, in particolare, la ventilata Variante del Sempione, un progetto che – secondo l’associazione – rischia di compromettere ampie porzioni di area boschiva in nome di un modello di mobilità considerato ormai superato.

“Consumo di suolo zero” come obiettivo comune

«Servono consapevolezza, condivisione e soprattutto competenza e tempestività – sottolinea il WWF – per orientare le scelte pubbliche in favore della tutela ambientale. Solo così si può lavorare verso l’obiettivo, non più rimandabile, di un reale consumo di suolo zero».

L’associazione conclude rinnovando il suo impegno per la conservazione, e ricordando che i Parchi Regionali spesso operano in condizioni di scarsità di risorse, motivo in più per sostenerne l’azione e difendere il valore delle aree protette anche attraverso la partecipazione attiva alla vita pubblica.

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