Istat: anche a novembre prosegue la frenata dei prezzi

Dicembre 2, 2025 - 01:30
 0
Istat: anche a novembre prosegue la frenata dei prezzi
La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti dei diversi raggruppamenti di spesa
La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti dei diversi raggruppamenti di spesa Credits: FashionUnited, immagine generata con l'ausilio dell'Ia

Secondo le stime preliminari dell'Istat nel mese di novembre 2025 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra una variazione del -0,2% su base mensile e del +1,2% su base annua (come nel mese precedente).

La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti dei diversi raggruppamenti di spesa: risultano in rallentamento i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +2,0% a +0,8%), degli alimentari non lavorati (da +1,9% a +1,4%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,3% a +2,9%) e quelli dei beni non durevoli (da +1,3% a +1,0%), cui si aggiunge il calo più marcato dei prezzi degli energetici regolamentati (da -0,5% a -3,3%) e dei servizi relativi alle comunicazioni (da -0,3% a -0,8%); risultano in accelerazione i prezzi degli alimentari lavorati (da +2,5% a +2,7%) e si riduce la flessione di quelli dei beni durevoli (da -0,8% a -0,1%) e degli energetici non regolamentati (da -4,9% a -4,4%).

Confcommercio: "si conferma la stabilizzazione dell'inflazione"

Nel mese di novembre l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici decelerano (entrambe da +1,9% a +1,8%).

In lieve aumento, stando ai dati dell'Istat, la crescita tendenziale dei prezzi dei beni (da +0,2% a +0,3%), in rallentamento quella dei servizi (da +2,6% a +2,2%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni, dunque, si riduce portandosi a +1,9 punti percentuali (dai +2,4 del mese precedente).

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano (da +2,1% a +1,9%), quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano leggermente (da +2,1% a +2,2%).

La variazione congiunturale negativa dell’indice generale riflette soprattutto la diminuzione dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e di quelli dei servizi relativi ai trasporti (rispettivamente -1,7% e -1,4% soprattutto per effetti stagionali), solo in parte compensata dall’aumento dei prezzi degli alimentari non lavorati (+0,7%), degli energetici non regolamentati (+0,6%) e di quelli degli alimentari lavorati (+0,5%).

L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,5% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo.

In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra una variazione pari a -0,2% su base mensile e a +1,1% su base annua (da +1,3% del mese precedente).

Commentando i dati preliminari sull'inflazione, il direttore dell'Ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, ha osservato che "il dato sull’andamento di prezzi al consumo di novembre, ancora in calo per in terzo mese consecutivo e in linea con le nostre stime, conferma la stabilizzazione dell’inflazione tendenziale su valori decisamente contenuti". "Il quadro d’insieme indica come, al netto del permanere di alcuni movimenti nel campo degli alimentari trasformati (carni e latticini), le dinamiche dei prezzi si stanno azzerando o quasi. In particolare, il “carrello della spesa”, su cui si concentra l’attenzione mediatica, ha conosciuto negli ultimi mesi un deciso rallentamento, passando da una variazione, su base annua, del 3,4% di agosto all’1,9% di novembre". "L’ulteriore ridimensionamento dell’inflazione di fondo evidenzia come nel sistema produzione trasformazione-ingrosso-distribuzione non siano presenti tensioni patologiche", ha aggiunto Bella.

"Il consolidarsi di queste dinamiche potrà sostenere la fiducia delle famiglie e ridare un po’ di slancio ai consumi e all’economia in generale. D’altra parte, il modesto miglioramento dei conti relativi al terzo trimestre dell’anno in corso contenuto alla revisione odierna, mostra qualche indizio di una possibile ripresa della spesa delle famiglie. Proprio in questa direzione vanno le prospettive favorevoli che dal Black friday portano ai consumi di dicembre e del Natale".

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia