La rivoluzione di Jovanotti: nel 2026 nuova musica e nuovi live
Milano, 14 nov. (askanews) – Nel 2026 Jovanotti rimette il mondo in moto. Pedala, canta, sogna, attraversa paesi e città come un esploratore del presente. Ogni viaggio è diverso dal precedente, perché per lui la regola è una sola: non ripetersi mai. Lorenzo inventa nuove rotte, cambia prospettiva, mescola le carte e ogni volta trasforma la musica in un esperimento di felicità, un modo per ricordarci che muoversi è vivere, e che la musica serve a farlo meglio. Dopo i 600.000 spettatori del PalaJova, Lorenzo finalmente riparte e ancora una volta reinventa ancora una volta l’idea stessa di tournée. Il nuovo progetto è L’Arca di Loré, un viaggio musicale e simbolico, una festa itinerante che nel 2026 porterà Jova in tutto il mondo fino a Roma, dove il viaggio si concluderà o forse ricomincerà con Jova al Massimo , al Circo Massimo, nella sua città natale approdo finale dell’Arca. È un progetto che unisce musica nuova, pedalate, incontri, avventura, gioia, balli, feste ed è pensato come un racconto collettivo di tutti coloro che saliranno sull’Arca e lo vorranno scrivere. Un giro del mondo, e poi dell’Italia, come un nuovo Cantagiro, ma in bicicletta: una carovana di ruote e canzoni, di ritmo e respiro. Dopo il PalaJova, Lorenzo torna nel centro della musica scegliendo, tra i tanti, una serie di festival internazionali che rappresentano il cuore creativo della scena musicale contemporanea: luoghi dove la programmazione è viva, curiosa e sorprendente, e dove la musica si mescola a cultura, tecnologia e immaginazione. Non torna nei luoghi dove tutto è già scritto, ma in quelli dove ogni sera può accadere qualcosa di nuovo. Non cerca le grandi arene, ma gli spazi dove la musica è vera, si genera e si rigenera, dove la regola è l’imprevisto e il gioco è ricominciare ogni volta da capo. È un viaggio che nasce dal desiderio di tenere acceso il fuoco della scoperta, di guardare la musica da prospettive diverse, di non dare mai per scontato il proprio posto nel mondo della musica . Di stare sempre sul crinale, che è il posto che a Lorenzo è sempre suonato più congeniale. È un ritorno alla musica come linguaggio universale, come incontro, come libertà che, per Lorenzo, coincide con l’arte di restare vivi, curiosi e in movimento. Dopo il giro estero l’Arca approda in Italia per un a nuova avventura. Un tour che nasce dall’esperienza unica e meravigliosa dei Jova Beach Party, che ora si apre a nuove geografie e nuovi spazi, scelti per la loro energia e per la possibilità di trasformarsi in luoghi di incontro e di festa. Il Jova Summer Party 2026, prodotto e organizzato da Trident Concerts, toccherà diverse zone al sud rimaste fuori dal giro del PalaJova 2025, che si era spinto fino a Roma. Anche questa volta il viaggio avrà come traguardo la Capitale, ma il percorso sarà inverso: dalla Sardegna all ‘ Abruzzo, passando per la Puglia, la Calabria, la Campania e fino alla Sicilia , dove Lorenzo torna dopo otto anni, dall ‘ ultima volta nel 2018. Un itinerario che diventa racconto, attraversamento, festa in movimento fino ad arrivare a Jova al Massimo, al Circo Massimo . I luoghi sono stati immaginati, progettati a volte inventati per allestire una grande festa, in un evento che unisc a la potenza di un concerto all’atmosfera libera di un festival. Una giornata intera di festa. Una vera esperienza di avventura e scoperta per chi parteciperà. Gli spostamenti tra una tappa e l’altra per Lorenzo saranno in bici. È il JOVAGIRO, la versione contemporanea e sostenibile del leggendario Cantagiro degli anni ’60, che portava la musica in ogni piazza d’Italia. Oggi quell’idea torna, con un ritmo diverso: su due ruote, a energia umana, con la musica come motore e la meraviglia come destinazione.
Ma ovviamente Lorenzo ci mette tanta nuova musica. Dentro l’Arca viaggia anche un disco nuovo: “NIUIORCHERUBINI”, in uscita da Island Records in uscita il 20 novembre prossimo su tutte le piattaforme digitali e qualche settimana dopo su supporto fisico e che sceglie una sua strada precisa, non codificata. Un album nato in soli sei giorni di jam session a New York, nell’ottobre 2025, registrato in presa diretta su nastro analogico, senza sovraincisioni e senza correzioni. Un disco libero, urgente, istintivo. Un gesto d’amore verso la spontaneità, verso il suonare insieme, verso quella parte imprevedibile della musica che oggi rischia di perdersi tra algoritmi e produzione digitale. Per Lorenzo una vera immersione nella sua passione più grande. L’album, il cui titolo è un omaggio a dallamericaruso, è prodotto da Jovanotti con Federico Nardelli, con la collaborazione del maestro Oscar Hernandez – figura di culto della scena latina newyorkese – per la versione “salsa dura” di Senza se e senza ma, incisa al Mozart Studio di Hoboken (New Jersey), l’album è un viaggio sonoro e sentimentale dentro la città madre della musica: New York. Ogni brano è nato da un incontro, da un’idea lanciata e catturata in tempo reale, in uno studio di Brooklyn dove la parola chiave era “suonare, non pensare”. Le canzoni sono nate da appunti nel cellulare, frasi appuntate per strada, ritmi improvvisati, linee di basso scoperte in un pomeriggio e diventate brani interi in due take. È un disco che racconta la ricerca della musica più vera, un ritorno alle origini istintive del ritmo e della parola, un viaggio dentro la metropoli e la mente. Ogni take era una fotografia emotiva: se funzionava, restava così com’era. È la colonna sonora naturale dell’Arca di Loré: viva, imperfetta, vera, energetica e… in movimento!
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