Le dimissioni dei due ministri ucraini coinvolti nell’inchiesta sull’Energoatom

Novembre 13, 2025 - 21:00
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Le dimissioni dei due ministri ucraini coinvolti nell’inchiesta sull’Energoatom

In Ucraina si allarga lo scandalo Energoatom, l’azienda statale che gestisce le centrali nucleari attive nel Paese. In un video pubblicato sui social, il presidente Volodymyr Zelensky ha detto che «il ministro della Giustizia (German Galushchenko, ndr) e la ministra dell’Energia (Svitlana Grynchuk, ndr) non possono rimanere in carica», sostenendo il corso delle indagini dell’anticorruzione sulle tangenti tra il dieci e il quindici per cento richieste ai fornitori dell’Energoatom. Tra gli indagati ci sono anche Timur Mindich, imprenditore molto vicino a Zelensky, e l’ex vice primo ministro Oleksiy Chernyshov. 

Svitlana Grynchuk, la ministra dell’Energia, ha confermato le sue dimissioni in un post su Facebook: «Non ho violato la legge nell’ambito delle mie attività professionali […]. Sono grata al presidente Volodymyr Zelensky, ai ministri dell’Ucraina e ai deputati per l’opportunità di lavorare a beneficio dello Stato», ha scritto. Anche German Galushchenko, alla Giustizia, è stato definitivamente rimosso dall’incarico. 

L’Ufficio nazionale anticorruzione (Nabu) ipotizza l’esistenza di un sistema di tangenti e riciclaggio di denaro «su larga scala» da oltre cento milioni di dollari che ha coinvolto alti funzionari del settore energetico ucraino. Lo schema, stando alle indagini, si baserebbe su un meccanismo di ricatto ai danni dei fornitori dell’Energoatom, costretti a pagare per evitare sanzioni o l’esclusione. Le persone indagate sono al momento sette. 

L’operazione ha riacceso l’attenzione sugli sforzi di Zelensky per sradicare la corruzione, anche nell’ottica del percorso di adesione all’Unione europea. «Deve esserci la massima chiarezza in tutti i processi, sosteniamo ogni indagine delle forze dell’ordine e dei funzionari anticorruzione. Questa è una posizione assolutamente chiara e uguale per tutti, ed è bene che il Consiglio dei Ministri fornisca piena assistenza alle indagini e a tutte le azioni processuali. Se ci sono accuse (i due ministri, ndr) devono rispondere. È una questione di fiducia», ha spiegato Zelensky. 

Sotto la presidenza di Zelensky, Galushchenko era diventato vicepresidente di Energoatom e ministro dell’Energia; a luglio di quest’anno è passato alla Giustizia. Secondo quanto riportato da Pravda Ucraina, l’imprenditore Timur Mindich – considerato la mente dello scandalo – avrebbe esercitato pressioni sull’ormai ex ministro della Giustizia, che ha tuttavia negato le accuse. Mindich è fuggito all’estero poco prima che gli agenti Nabu si presentassero a casa sua per le perquisizioni.

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Redazione Redazione Eventi e News