Monitoraggio e gestione trasferimenti PNRR: obbligo aggiornamento dati

Novembre 11, 2025 - 17:30
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Monitoraggio e gestione trasferimenti PNRR: obbligo aggiornamento dati

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In questo approfondimento a cura del Dottor Luca Leccisotti affrontiamo un argomento molto attuale: il monitoraggio e la gestione dei trasferimenti PNRR, con il conseguente obbligo di aggiornamento dei dati per gli enti attuatori e le conseguenze del mancato adempimento.


La corretta gestione e il tempestivo aggiornamento dei dati relativi all’avanzamento dei progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) costituiscono aspetti fondamentali per garantire l’efficienza e la trasparenza nell’utilizzo delle risorse europee. Il recente aggiornamento delle FAQ della Ragioneria Generale dello Stato (RGS), pubblicato sul portale Italiadomani, ha chiarito alcuni punti critici relativi ai trasferimenti delle risorse ai soggetti attuatori e alle conseguenze in caso di mancato adempimento degli obblighi di aggiornamento dati.

L’aggiornamento regolamentare deriva dall’entrata in vigore del Decreto 6 dicembre 2024, che disciplina le modalità di richiesta ed erogazione dei trasferimenti PNRR, ponendo particolare attenzione all’uso del sistema di monitoraggio ReGiS. Il presente contributo analizza i principali obblighi a carico dei soggetti attuatori, le conseguenze della mancata conformità e le procedure di controllo previste dalla normativa vigente.

L’obbligo di aggiornamento dei dati per la richiesta di trasferimento

La Circolare MEF-RGS n. 27 del 21 giugno 2022 ha stabilito che i soggetti attuatori devono garantire l’aggiornamento periodico dei dati relativi all’avanzamento finanziario, fisico e procedurale dei progetti per poter procedere alla richiesta di trasferimento delle risorse. Tale obbligo è stato ulteriormente rafforzato dal DM 6 dicembre 2024, che prevede:

  • L’aggiornamento obbligatorio del sistema ReGiS con le informazioni relative all’avanzamento del progetto;
  • L’inclusione nella richiesta di trasferimento delle spese giustificate da documenti non ancora quietanzati, purché riconducibili a stati di avanzamento già verificati positivamente;
  • La necessità di aggiornare la sezione relativa al piano dei costi nel sistema ReGiS, valorizzando l’importo realizzato.

L’obiettivo di tale disciplina è quello di garantire una maggiore semplificazione nel processo di trasferimento delle risorse, riducendo i tempi di attesa per i pagamenti e basandosi sulle attestazioni fornite dai soggetti attuatori.

Conseguenze del mancato aggiornamento dei dati entro 60 giorni

Uno dei chiarimenti più rilevanti forniti dalla RGS riguarda le conseguenze della mancata trasmissione dei dati aggiornati entro il termine di 60 giorni dalla richiesta di trasferimento. In tale eventualità, l’amministrazione titolare della misura può adottare le seguenti misure:

  • Sollecitare formalmente il soggetto attuatore all’adempimento dell’obbligo;
  • Sospendere l’erogazione delle risorse per le richieste di trasferimento successive fino al completamento dell’aggiornamento;
  • Effettuare controlli amministrativi e ispettivi per verificare lo stato del progetto e l’eventuale presenza di anomalie;
  • Avviare procedure di recupero delle somme già erogate, qualora venga accertato che la mancata trasmissione dei dati abbia compromesso la regolarità del finanziamento.

Il mancato aggiornamento dei dati costituisce, quindi, una causa di potenziale ritardo nei trasferimenti e di esposizione a sanzioni amministrative, con possibili ripercussioni sulla prosecuzione dei progetti finanziati.

La documentazione da conservare e i controlli sugli interventi

I soggetti attuatori sono tenuti a conservare la documentazione giustificativa relativa ai progetti finanziati, in conformità alle linee guida fornite nei manuali operativi delle amministrazioni titolari delle misure. La documentazione deve essere messa a disposizione per eventuali controlli da parte:

  • Delle amministrazioni titolari della misura, che possono effettuare verifiche sia in fase di esecuzione che prima dell’erogazione del saldo;
  • Delle autorità nazionali ed europee, per assicurare la conformità delle spese dichiarate alle condizioni di finanziamento;
  • Del sistema di monitoraggio ReGiS, che consente alle amministrazioni di richiedere direttamente ai soggetti attuatori i documenti necessari per la verifica delle procedure e della spesa.

La corretta archiviazione e gestione dei documenti è quindi essenziale per evitare contestazioni e ritardi nei trasferimenti.

Le procedure per i rendiconti di progetto presentati prima del DM 6 dicembre 2024

Un ulteriore chiarimento fornito dalla RGS riguarda i rendiconti di progetto presentati prima dell’entrata in vigore del DM 6 dicembre 2024. Secondo la FAQ n. 7, in questi casi l’amministrazione titolare procederà comunque ai trasferimenti, ma con l’obbligo per i soggetti attuatori di integrare eventuali dati mancanti nel sistema ReGiS entro 60 giorni dalla ricezione delle risorse.

Se l’amministrazione titolare rileva incongruenze nei dati di monitoraggio, può:

  • Richiedere l’integrazione delle informazioni, qualora vi siano carenze non sostanziali;
  • Sospendere l’erogazione se le irregolarità compromettono la legittimità del finanziamento;
  • Attivare verifiche supplementari, nel caso di richiesta di saldo o di trasferimento dell’importo totale del finanziamento.

L’adozione di tali misure risponde alla necessità di garantire la regolarità della spesa pubblica e il rispetto degli obblighi assunti con i finanziamenti PNRR.

Conclusioni e prospettive future

L’aggiornamento delle FAQ della Ragioneria Generale dello Stato ha fornito un quadro più chiaro degli obblighi e delle conseguenze connesse alla gestione dei trasferimenti PNRR. Il monitoraggio costante e la corretta gestione della documentazione si confermano elementi centrali per garantire la trasparenza e l’efficacia della spesa pubblica.

Per gli enti attuatori, ciò comporta:

  • La necessità di un aggiornamento costante dei dati nel sistema ReGiS, per evitare ritardi e sospensioni nell’erogazione delle risorse;
  • Un obbligo di rendicontazione rigoroso, con la predisposizione di tutta la documentazione richiesta per i controlli amministrativi;
  • L’adozione di un approccio proattivo nella gestione finanziaria dei progetti PNRR, al fine di rispettare le tempistiche e gli obblighi previsti dalle normative nazionali ed europee.

Nel contesto della programmazione finanziaria dell’Unione Europea, la compliance amministrativa rappresenta un elemento cruciale per garantire la continuità del finanziamento e il raggiungimento degli obiettivi strategici del PNRR. Le amministrazioni dovranno quindi operare con la massima attenzione per assicurare la regolarità della spesa e la tempestiva esecuzione degli interventi programmati.

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