Omicidio di Francesco Pio Maimone, confermato in appello l’ergastolo a Valda: ucciso per una scarpa sporca a Napoli

Dicembre 2, 2025 - 14:30
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Omicidio di Francesco Pio Maimone, confermato in appello l’ergastolo a Valda: ucciso per una scarpa sporca a Napoli

Quella lettera spedita dal carcere, in cui chiedeva di “credere in me” e di aver “preso coscienza di quello che ho determinato”, in cui si appella ai ragazzi chiedendo di “uscire, ma andate a divertirvi”, non ha convinto i giudici.

In sede di Corte di Appello è stato confermata la condanna all’ergastolo di Francesco Pio Valda, 21enne considerato il killer che a marzo 2023 uccise con un colpo di pistola a Mergellina, a Napoli, il pizzaiolo 18enne Francesco Pio Maimone.

Un omicidio nato a seguito di una lite scoppiata per futili motivi, un paio di scarpe griffate sporcate nella solita calca che affolla l’area degli “chalet” sul lungomare di Napoli.

Come ricostruito in fase di indagine Maimone, totalmente estraneo a contesti criminali, finì in mezzo ad una lite tra Valda ed un gruppo di ragazzi per una scarpa sporcata. Il 21enne Valda, armato di pistola, aprì il fuoco e a perdere la vita fu proprio il 18enne aspirante pizzaiolo, colpito a morte da un proiettile esploso ad altezza d’uomo.

Confermate le pene di primo grado per tutti i presunti complici di Valda: per Alessandra Clemente, la cugina 27enne, condanna a due anni e sei mesi di reclusione; per Giuseppina Niglio, nonna di Valda, 75 anni, a quattro anni e sei mesi di reclusione e a una multa di 6mila euro; per Pasquale Saiz, 23 anni, a quattro anni di carcere. È stata invece rideterminata la pena per il 24enne Salvatore Mancini, condannato a due anni e mezzo di reclusione. Di Valda si parla come di un baby boss, secondo gli inquirenti a soli 21 anni era, per la DDA, al vertice dell’omonimo gruppo malavitoso del quartiere Barra di Napoli.

Una sentenza definita da Antonio Maimone, il padre della vittima, “un risultato positivo per i giovani”. “Noi abbiamo sempre creduto nella magistratura, che si è fatta sentire. Chi commette questi delitti, paga. La giustizia esiste. Ringraziamo i giudici per averci dato giustizia per nostro figlio”, ha commentato il padre di Francesco Pio. Che sulle scuse di Valda, arrivate ancora una volta tramite una lettera, ha aggiunto: “Non posso accettare le parole di Valda che arrivano dopo 32 mesi di sofferenza, dopo averci fatto un video sfottò con una pizza in mano e ferendoci nuovamente. Oggi non si può presentare in aula e chiederci scusa. Il perdono deve chiederlo a Dio, e alla città di Napoli, non a me. Io sono un semplice cittadino, non ho questa forza per accettare. Sui social diceva che si sarebbe fatto la carcerazione forte come un leone, ma dopo 32 mesi non ha più quella forza. Ringraziamo tutti, perché Pio è entrato in tutte le case napoletane e italiane”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia