Papa Leone in Libano: quarta giornata del viaggio apostolico, a Beirut, nel pomeriggio, accoglienza calorosa
Mattinata ancora in Turchia per Papa Leone XIV, poi pomeriggio nel vicino Libano. La quarta giornata del viaggio del Papa “messaggero di pace”, e’ stata molto intensa.
A Istanbul ha pregato nella Cattedrale Armena Apostolica (“Cattolici e ortodossi chiamati a costruire la pace”). Poi si è trasferito per la Divina Liturgia nella chiesa Patriarcale di San Giorgio dove ha pronunciato un discorso seguito da una benedizione ecumenica del Papa con il Patriarca.
La sua visita in Turchia ha lasciato il segno. Papa Leone ha compiuto venerdi una storica visita alla Moschea Blu di Istanbul dove si è tolto le scarpe ma non ha pregato. È rimasto in silenzio, in raccoglimento e in ascolto. Forte il messaggio lasciato in Turchia ai suoi interlocutori illustri, Erdogan in testa: “No all’uso della religione per giustificare le guerre”.
INTERVENTO SULL’AIRBUS A320 DEL PAPA

Anche l’airbus del Papa, come accaduto per altri 6.000 aerei, ha avuto problemi: è stato necessario sostituire il software di controllo. Intervento effettuato in poche ore. Le cause del problema sono state individuate nelle radiazioni solari in grado di interferire con un componente critico del sistema di controllo volo.
Un nemico invisibile che ha costretto il primo produttore mondiale di aerei civili a ordinare un immediato stop operativo e un aggiornamento lampo dei computer che manovrano elevatori e alettoni. L’airbus del Papa è stato immediatamente sistemato. Il volo a Beirut è stato regolare e tranquillo. Un volo scortato da due caccia libanesi.
LA CERIMONIA DI BENVENUTO
Al suo arrivo a Beirut Papa Leone e’ stato accolto dal presidente del Libano Joseph Aoun e signora, dal presidente dell’Assemblea Nazionale Nabuh Berri, dal Primo Ministro Nawaf Salam, dal Patriarca Maronita.
Quindi si è recato al Palazzo Presidenziale per una visita di cortesia al Presidente e alla sua famiglia. E’ seguito un incontri privato tra il Santo Padre e il presidente libanese. Dopodiché c’è stata la piantumazione simbolica di un “ cedro dell’amicizia” nel giardino del palazzo presidenziale cui hanno preso parte anche il cardinale Segretario di Stato Vaticano e il Patriarca di Antiochia dei Maroniti.
Al termine della piantumazione il Papa ha firmato il Libro d’Onore prima di incontrare le autorità, la società civile, il Corpo Diplomatico e pronunciare l’atteso discorso sulla Pace e il dialogo.
Il motto delle tre giornate del Papa nel Paese dei cedri è:
“Beati gli operatori di pace”. Durante la tre giorni libanese il Pontefice potrà toccare con mano le lacerazioni che ha provocato il conflitto. Nel Sud continuano gli attacchi di Israele, la tensione è sempre alta. Papa Leone farà del Libano un “pulpito” per parlare alla intera umanità.
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