Reggio, via lo spettro commissariamento ma rimane la crisi: Falcomatà senza maggioranza che fa?

Dicembre 2, 2025 - 15:00
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Reggio, via lo spettro commissariamento ma rimane la crisi: Falcomatà senza maggioranza che fa?

Consiglio Regionale Giuseppe Falcomatà ()

Comune di Reggio Calabria, lo scontro tra maggioranza e opposizione si sposta dall’Aula Battaglia alle sedute di commissione. Questa mattina la seduta della commissione presieduta dal capogruppo del Pd Giuseppe Marino, sul tema delle circoscrizioni, la prima parte però è dedicata allo scontro politico tra centrosinistra e centrodestra dopo quanto accaduto sabato nel corso dell’ultimo consiglio comunale.

Da un lato, Rinascita Comune e Partito Democratico (attraverso le parole dei consiglieri Giuseppe Sera e Giuseppe Marino) hanno motivato l’assenza dall’aula nel corso del consiglio comunale parlando di ‘scelta politica’ all’interno di una battaglia con il sindaco Falcomatà e chiesto inoltre ai consiglieri di centrodestra come mai hanno scelto di uscire dall’aula, consentendo così alla maggioranza di avere i numeri per approvare i punti all’ordine del giorno.

Di contro, l’opposizione (in modo specifico attraverso l’intervento del capogruppo della Lega Giuseppe De Biasi) ha chiesto serietà e coerenza ai gruppi Pd e Rinascita Comune: ‘Più di 10 giorni fa avete chiesto al sindaco Falcomatà l’azzeramento della giunta altrimenti avreste presentato le dimissioni, dopo quasi due settimane non si è verificato ne uno ne l’altro’, ha evidenziato De Biasi.

Furiosa la consigliera Angela Marcianò nel sentir parlare di inciucio tra centrodestra e centrosinistra: ‘Sono stata la più fiera avversaria politica del sindaco Falcomatà in questi anni e continuo ad esserlo’, le parole dell’ex candidata a sindaco, la quale ha spiegato che il centrodestra ha scelto di uscire dall’aula perchè “non approvare la variazione di bilancio avrebbe avuto ripercussioni per il pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali”.

Successivamente, la discussione si è spostata sul tema delle circoscrizioni, dopo che il capogruppo di Forza Italia Federico Milia ha presentato un odg in consiglio comunale che sarà votato nella seduta in programma tra pochi giorni, quando sarà ufficialmente decretata la decadenza del sindaco Highlander.

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Lo scontro tra il primo cittadino e la maggioranza ostile intanto prosegue: quantomeno nelle ultime 48 ore non siamo stati costretti a leggere di nuovi ‘documenti’ e questo è già un piccolo passo avanti.

Giuseppe Marino ha parlato di “battaglia politica portata avanti con serietà”, Giuseppe Sera invece ha assicurato che nessun incontro o passo avanti si è registrato dal duro comunicato emesso ormai 2 settimane fa dai 7 consiglieri comunali di Pd e Rinascita Comune.

Da capire come e se si risolverà lo strappo, e chi sarà a guidare Palazzo San Giorgio, in qualità di facente funzioni, sino all’appuntamento con le elezioni fissate nella primavera del 2026. Rimarrà Paolo Brunetti o ci saranno modifiche? Di sicuro il tempo stringe, perchè una volta decaduto -ovvero tra pochi giorni- Falcomatà ovviamente non potrà più nominare un nuovo f.f., ne Brunetti (attuale vice sindaco), potrà nominare un suo erede.

Tutto tace riguardo le trattative e nuovi dialoghi tra le parti. Rumors riferiscono di un possibile ritorno a Reggio Calabria del “Mr.Wolf” del Pd, ovvero il senatore Alessandro Alfieri, per provare a sbrogliare la matassa. Secondo altre indiscrezioni invece, Alfieri non vorrebbe sapere più nulla delle dinamiche legate al Pd reggino e lo scontro con Falcomatà, perchè deluso dall’esito del suo recente approdo in riva allo Stretto, conclusosi con una fumata nera.

Di sicuro, allo stato attuale, non esiste più una maggioranza a Palazzo San Giorgio. Pd e Rinascita Comune infatti fanno sapere a microfoni spenti che sino a quando non si troverà un’intesa con il sindaco Falcomatà sulla rimodulazione della Giunta, continueranno (a seconda delle circostanze) a non partecipare ai consigli comunali o in alternativa a non votare a favore della maggioranza.

Per riuscire nell’intento, non sembrano aver fretta e sono pronti ad attendere anche la decadenza del sindaco Falcomatà, mantenendo lo stesso atteggiamento anche con quello che sarà il f.f., Brunetti o chi per lui.

Una presa di posizione forte, il che vorrebbe dire in pratica paralisi totale dell’Aula Battaglia sino a maggio: difficile credere infatti ad un centrodestra ‘stampella’ dell’amministrazione Falcomatà per tutti questi mesi, dopo l’assist fornito a quello che restava della maggioranza in occasione dell’ultimo consiglio comunale.

Di scioglimento anticipato dell’amministrazione e arrivo dei commissari in riva allo stretto, nessuno vuole più crederci e in realtà nessuno ne parla più nemmeno a Palazzo San Giorgio.

Per il bene della città…e per il mantenimento della poltrona: per una volta, le due cose sembrano davvero combaciare.

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Redazione Redazione Eventi e News