Rummu, la prigione sovietica in Estonia sommersa e inghiottita dalla natura

Dicembre 1, 2025 - 06:35
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Rummu, la prigione sovietica in Estonia sommersa e inghiottita dalla natura

Immaginate questo: giorni grigi e gelidi, il lavoro forzato, il rumore incessante delle macchine che estraggono il calcare. Questa era la vita quotidiana dei detenuti della prigione sovietica di Rummu, in Estonia, che difficilmente avrebbero potuto immaginare il destino bizzarro che attendeva il luogo della loro pena. Il tempo, tuttavia, scorre e porta con sé il mutamento, riservando svolte surreali.

Oggi, quelle stesse mura e gli edifici della prigione giacciono silenziosi sotto le acque di un’incredibile laguna. Quando l’attività mineraria cessò, la cava si riempì rapidamente, trasformando un luogo di reclusione in un paradiso sommerso.

Benvenuti a Rummu, dove la storia distopica della Guerra Fredda è stata inghiottita da acque color verde-blu cristallino. L’insolita combinazione di rovine carcerarie sommerse, una collina artificiale e una spiaggia idilliaca ha dato vita a una destinazione estremamente particolare dove trascorrere le proprie vacanze. Che siate subacquei in cerca di un relitto storico o semplicemente viaggiatori affamati di luoghi incredibili, Rummu vi aspetta con un fascino che non troverete da nessun’altra parte.

La storia della prigione sommersa di Rummu

Per decenni, il nome Rummu evocava un solo pensiero: una brutale prigione di lavoro stabilita dall’Unione Sovietica negli anni Quaranta. Fu costruita sul bordo di una cava di calcare, dove i detenuti erano costretti a faticare in condizioni estreme.

Eppure, con il crollo del regime sovietico e la riconquista dell’indipendenza estone nel 1991, la prigione fu abbandonata in fretta. Quando l’uomo si ritirò, la natura prese il sopravvento. Senza più le pompe a controllare le falde acquifere, la cava iniziò a riempirsi con una rapidità sbalorditiva, trasformandosi in un lago cristallino. L’inondazione fu così veloce e inattesa che macchinari pesanti e persino intere sezioni degli edifici carcerari furono inghiottite intatte dalle acque in ascesa.

Oggi, le torrette di guardia e le strutture di detenzione che spuntano fuori dalla superficie dell’acqua fungono da testimoni inquietanti di un’epoca passata. Sotto la superficie, le rovine sommerse offrono ai subacquei una spedizione unica al mondo, un’immersione in un museo storico congelato nel tempo, trasformando per sempre un simbolo di dolore in una meta d’avventura tra le più frequentate in Estonia.

Dove si trova e come arrivare

Rummu si trova nell’Estonia nord-occidentale, a circa 45 chilometri a ovest della capitale, Tallinn. Sebbene la sua storia sia stata plasmata da un’era di isolamento, raggiungerla oggi è sorprendentemente semplice. L’opzione più comoda è noleggiare un’auto da Tallinn: un tragitto di circa 45 minuti che vi lascerà la libertà di esplorare l’area circostante. In alternativa, diversi autobus di linea collegano la capitale a questa attrazione.

Una volta arrivati, preparatevi a cambiare completamente prospettiva. Nonostante l’aura storica, il sito è ora una popolare destinazione estiva. Gli amanti del brivido non vedono l’ora di affrontare le immersioni o lo snorkeling, nuotando tra i resti dei muri e dei macchinari sommersi. Se preferite rimanere all’asciutto, l’alta collina artificiale adiacente (formata dagli scarti di cava) offre una vista panoramica spettacolare sulla laguna turchese e sui fantasmi di pietra della vecchia prigione.

Rummu
iStock
Le rovine sommerse di Rummu

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Redazione Redazione Eventi e News