Sinagoga vandalizzata a Roma, procura indaga per odio razziale
La Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di istigazione all’odio razziale dopo che nella notte tra domenica e lunedì sono state vandalizzate la targa e il muro della sinagoga di Monteverde Vecchio a Roma. La Digos è sulle tracce di due persone incappucciate, che sono state inquadrate dalle telecamere mentre con della vernice aerografavano scritte sulla targa e sul muro perimetrale. La targa vandalizzata è dedicata a Stefano Gaj Tachè, il bimbo ebreo rimasto vittima dell’attentato al ghetto di Roma nel 1982.
Cosa è successo
- Nella notte tra domenica e lunedì la sinagoga di Monteverde è stata imbrattata con scritte come “Monteverde antisionista e antifascista” e “Palestina Libera”. È stata inoltre danneggiata con vernice nera la targa dedicata a Stefano Gaj Tachè, bambino di due anni ucciso nell’attentato terroristico del 1982 al Tempio Maggiore di Roma.
- Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha condannato con forza l’accaduto, definendolo un gesto di odio e antisemitismo. Ha telefonato al presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun, per esprimere solidarietà.
- Fadlun ha parlato di un clima intimidatorio crescente, collegando l’episodio ad altre manifestazioni e attacchi recenti. Ha chiesto un intervento deciso del Governo per fermare la spirale d’odio.
- Ha sottolineato che la sinagoga è un luogo di incontro e comunità, e colpirla significa negare agli ebrei il diritto di vivere normalmente.
- Le scritte e la targa sono già state ripulite.
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