Sotto il Colosseo c’è una città segreta, un tesoro mai visto aperto al pubblico: come visitarlo subito
In pochi lo sanno ma sotto al Colosseo c’è una città segreta che è possibile visitare: ingresso, biglietti e cosa ammirare.
Nel cuore pulsante di Roma, a pochi passi dal celebre Colosseo e dalla Fontana di Trevi, si cela un tesoro archeologico di straordinaria importanza: il Vicus Caprarius, noto anche come la Città dell’Acqua.
Questo sito unico nel suo genere apre le sue porte al pubblico, offrendo uno sguardo raro e affascinante su un pezzo di storia romana sotterranea, dove l’acqua dell’Aqua Virgo continua a scorrere, alimentando ancora oggi il mito e l’ingegneria di un tempo.
La scoperta di una Roma nascosta sotto la città eterna
Nel trambusto quotidiano di turisti e romani, sotto il rumore dei selfie e il tintinnio delle monete alla Fontana di Trevi, scorre una Roma segreta che pochi conoscono. Il Vicus Caprarius è un microcosmo archeologico che si estende sotto la superficie della capitale, un sito che custodisce oltre duemila anni di storia. Qui l’acqua ha un ruolo da protagonista, non solo come elemento naturale ma come simbolo di un’antica ingegneria idraulica ancora perfettamente funzionante.
La visita a questo luogo è come aprire una finestra sul passato: sotto il barocco visibile sopra, si estendono domus romane, antichi serbatoi e tracce di vita quotidiana, con frammenti di piatti, lucerne e intonaci colorati che raccontano storie di un’epoca lontana ma ancora vibrante. Il percorso di visita al Vicus Caprarius – La Città dell’Acqua è breve ma estremamente intenso. Camminando tra passerelle sospese e reperti ben conservati, i visitatori possono ammirare:
- Il castellum aquae, un antico serbatoio di decantazione collegato all’Aqua Virgo, che ancora mostra le canalizzazioni originarie con cui l’acqua veniva raccolta e distribuita in città.
- I resti di una domus di età imperiale, trasformata nei secoli, con pavimenti in cocciopesto, intonaci affrescati e ambienti che testimoniano la continuità abitativa.
- Vetrine espositive contenenti ceramiche, lucerne e monete, piccoli ma preziosi frammenti della vita quotidiana degli abitanti, capaci di evocare un’immagine vivida del passato.
- Murature tardoantiche e medievali, che mostrano la stratificazione storica di Roma, dal lusso imperiale fino agli usi pratici e al riutilizzo dei materiali che caratterizzano il tessuto urbano.
L’aspetto più suggestivo e memorabile dell’esperienza è vedere l’acqua che scorre sotto i piedi, un elemento vivo che ricorda come la famosa Fontana di Trevi non sia solo un monumento scenografico ma la facciata visibile di un complesso sistema idraulico romano. L’ingresso del Vicus Caprarius si trova in Vicolo del Puttarello 25, a pochi metri dalla Fontana di Trevi, all’interno del complesso del Cinema Trevi. La posizione è facilmente raggiungibile con i principali mezzi pubblici della città:
- Metro A: fermate Barberini o Spagna, seguite da una passeggiata di 8-12 minuti verso via del Tritone e la Fontana di Trevi.
- Autobus: numerose linee collegano la Stazione Termini e il centro storico con via del Tritone e la zona della Fontana di Trevi.
- A piedi: una piacevole camminata da Piazza di Spagna o Via del Corso permette di immergersi nella bellezza dei vicoli romani.

Gli orari di apertura possono variare in base alla stagione e ai giorni festivi, pertanto è consigliabile consultare il sito ufficiale del Vicus Caprarius prima della visita e prenotare soprattutto nei weekend. Il costo del biglietto è contenuto, generalmente tra 4 e 6 euro, con riduzioni per studenti e over, mentre l’ingresso è gratuito per i bambini piccoli. La durata media della visita è di circa 30-45 minuti. Si segnala la presenza di scale e spazi stretti, per cui si consiglia di informarsi anticipatamente in caso di esigenze particolari di mobilità.
Per vivere al meglio l’atmosfera della Città dell’Acqua, si suggerisce di visitarla nelle ore meno affollate, come la mattina presto o il tardo pomeriggio. In estate, il sito offre un piacevole sollievo dal caldo esterno grazie alla sua frescura naturale; in caso di pioggia, diventa una valida alternativa al piano esterno. La luce radente e soffusa è ideale per scattare fotografie suggestive, meglio evitare il flash per non rovinare i dettagli dei reperti. È utile portare con sé una felpa leggera, dato che l’umidità si percepisce chiaramente all’interno del sito.
Una volta terminata la visita, la zona circostante offre ulteriori opportunità di cultura e bellezza: la Fontana di Trevi, da ammirare all’alba quando la piazza è quasi deserta, la Galleria Sciarra con il suo suggestivo cortile in stile liberty e la chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio, ricca di marmi e decorazioni barocche. Infine, tornare alla sera davanti alla Fontana di Trevi con una moneta in tasca, consapevoli che sotto i piedi scorre ancora una Roma antica che alimenta quella moderna, regala un’emozione unica.
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