Una settimana senza social può migliorare l’umore: lo studio che svela cosa succede davvero

Novembre 30, 2025 - 01:40
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Una settimana senza social può migliorare l’umore: lo studio che svela cosa succede davvero

Scorrere il feed, controllare notifiche, rispondere ai messaggi, saltare da una piattaforma all’altra. Per molti giovani questa è una routine che occupa gran parte della giornata. Ma cosa accadrebbe se, per una sola settimana, decidessimo di mettere in pausa Facebook, Instagram, TikTok, X e le altre app che tengono la nostra attenzione costantemente accesa?

Un nuovo studio pubblicato su Jama Network Open dalla ricercatrice Maddalena Cipriani dell’Università di Bath ha provato a rispondere a questa domanda e i risultati sono sorprendenti: anche una breve sospensione dai social sembra sufficiente per ridurre ansia, sintomi depressivi e problemi di sonno.

Lo studio offre una nuova prospettiva sul rapporto tra social network e salute mentale, un tema oggi più che mai centrale tra i giovani adulti.

Lo studio

I ricercatori hanno coinvolto 373 partecipanti, con un’età media di 21 anni, chiedendo loro di mantenere inizialmente le abitudini digitali abituali. Già nelle prime due settimane è apparso evidente un legame significativo tra uso problematico dei social e livelli più alti di ansia, umore depresso e insonnia.

Il terzo step dello studio è stato decisivo: per una settimana, ai partecipanti è stato chiesto di ridurre drasticamente il tempo trascorso sulle piattaforme. Non una disconnessione totale, ma una pausa strutturata, pensata come una vera e propria “disintossicazione” digitale.

Il risultato? I partecipanti hanno registrato un calo dei sintomi d’ansia del 16,1%, una diminuzione di quelli depressivi del 24,8% e un miglioramento della qualità del sonno pari al 14,5%. Una trasformazione evidente ottenuta in soli sette giorni.

Perché i social possono amplificare ansia e stress

utilizzo di smartphone
Perché i social possono amplificare ansia e stress (blitzquotidiano.it)

I social network non sono necessariamente negativi, ma il loro utilizzo eccessivo o impulsivo può avere un impatto sul benessere psicologico. Le ragioni sono molteplici.

Il primo fattore riguarda la costante esposizione a contenuti che stimolano il confronto sociale. Foto perfette, vite idealizzate, successi esibiti: tutto questo può far emergere sentimenti di inadeguatezza, soprattutto nei più giovani. A lungo andare, questa pressione può sfociare in ansia e umore depresso.

Un altro elemento è l’iperstimolazione: notifiche continue, contenuti rapidi e scroll infinito mantengono il cervello in uno stato di allerta costante. È una forma di stress che si accumula e rende più difficile rilassarsi, concentrarsi e, non da ultimo, dormire.

Infine, la dipendenza comportamentale: più si usa un’app, più la si vuole usare. Questo circolo vizioso riduce la capacità di autoregolazione e può compromettere la qualità del tempo libero e delle relazioni offline.

Il sonno migliora quando si limita l’esposizione agli schermi

Uno dei dati più interessanti dello studio riguarda l’insonnia. Molti giovani trascorrono le ultime ore della giornata davanti allo schermo dello smartphone, spesso proprio sui social network. La luce blu inibisce la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno, mentre i contenuti ad alta intensità emotiva mantengono la mente in costante attività.

Ridurre l’utilizzo dei social in serata permette al cervello di “spegnersi” progressivamente, facilitando l’addormentamento e migliorando la qualità del riposo. I dati dello studio lo confermano: anche una settimana di riduzione volontaria dell’utilizzo può portare a un miglioramento significativo del sonno.

Dormire meglio significa anche svegliarsi più riposati e affrontare con più energia la giornata. Un piccolo cambiamento di abitudine che può avere un effetto domino positivo su tutta la routine.

Una pausa che fa bene anche all’umore

Il cambiamento più evidente registrato dallo studio riguarda l’umore: i sintomi depressivi sono calati quasi del 25%. Questo dato apre interrogativi importanti sul ruolo dell’esposizione ai social nelle emozioni quotidiane.

Quando si riduce il tempo trascorso online, cresce automaticamente quello disponibile per attività che portano benessere reale: uscire, muoversi, parlare con amici e familiari, o semplicemente riposare senza stimoli continui. Molti partecipanti hanno raccontato di aver riscoperto momenti di silenzio e noia, condizioni che sembrano favorire una sensazione di calma che spesso manca nella vita digitale.

Inoltre, senza passare ore sui feed, si è meno esposti a notizie allarmanti o contenuti negativi che spesso generano preoccupazione o agitazione. Meno stimoli stressanti significa un umore più stabile.

Gli esperti: il detox funziona, ma serve consapevolezza quotidiana

Gli autori dello studio non demonizzano i social network. Anzi, sottolineano che si tratta di strumenti utili se usati con criterio. Ciò che conta è la qualità dell’interazione e la capacità di riconoscere quando l’utilizzo diventa eccessivo o dannoso.

La settimana di detox non è una soluzione definitiva, ma un “reset” che permette ai giovani di riprendere il controllo delle proprie abitudini digitali. Molti partecipanti hanno dichiarato di aver mantenuto un rapporto più equilibrato con i social anche dopo la conclusione dello studio.

Gli esperti parlano di “consapevolezza digitale”: imparare a riconoscere i segnali di sovraccarico, stabilire limiti realistici e ricavare spazi protetti senza schermi durante la giornata.

Il valore di una pausa: cosa insegna questo studio

Ciò che emerge con forza dalla ricerca è che servono piccoli passi, non rivoluzioni. Una settimana di distacco parziale è sufficiente per osservare cambiamenti concreti nel benessere dei giovani.

Prendersi pause, soprattutto nei momenti della giornata dedicati al riposo, può diventare una strategia semplice per ridurre i livelli di ansia e migliorare il sonno. Allo stesso tempo, passare meno tempo sui social permette di recuperare esperienze reali, spesso trascurate a causa dell’abitudine a vivere connessi.

Lo studio non invita a cancellare le app, ma a usarle con maggiore intelligenza: un approccio che potrebbe diventare prezioso in un periodo storico in cui la vita digitale occupa sempre più spazio.

L'articolo Una settimana senza social può migliorare l’umore: lo studio che svela cosa succede davvero proviene da Blitz quotidiano.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia