Via libera a Mosaic: firmato oggi all’ESO lo strumento che studierà l’evoluzione dell’Universo

Dicembre 2, 2025 - 21:30
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Via libera a Mosaic: firmato oggi all’ESO lo strumento che studierà l’evoluzione dell’Universo

Firmato oggi dallo European Southern Observatory (Eso) un accordo con un grande consorzio internazionale per la progettazione e la costruzione di Mosaic (Multi-Object Spectrograph), uno spettrografo multi-oggetto destinato a Elt, l'Extremely Large Telescope dell'Eso. In grado di misurare la luce proveniente da oltre duecento sorgenti contemporaneamente, Mosaic sarà utilizzato per tracciare la crescita delle galassie e la distribuzione della materia dal Big Bang ai giorni nostri.

L'accordo è stato firmato dal direttore generale dell'Eso Xavier Barcons e da Alain Schuhl, vicedirettore generale per la scienza del Centre national de la recherche scientifique (CNRS) francese, l'istituzione che guida il consorzio Mosaic. Erano presenti anche il principal investigator di Mosaic Roser Pello del Laboratorio di astrofisica di Marsiglia e il co-principal investigator Mathieu Puech dell'Osservatorio di Parigi, oltre ad altre personalità dell'Eso, del Cnrs e del consorzio Mosaic. La firma ha avuto luogo presso la sede dell'Eso a Garching, in Germania.

Mosaic è un potente spettrografo, uno strumento che scompone la luce nelle diverse lunghezze d'onda che la compongono, consentendo agli astronomi di determinare importanti proprietà degli oggetti astronomici, come la loro composizione chimica o la loro temperatura. Lo strumento utilizzerà il campo visivo più ampio possibile fornito dall'Elt, operando sia nella luce visibile che nel vicino infrarosso, e sarà in grado di analizzare la luce di oltre duecento oggetti contemporaneamente.

«Mosaic rappresenterà uno degli strumenti chiave per l'Elt, essendo l'unico in grado di sfruttare appieno l'intero campo di vista del telescopio», sottolinea Laura Pentericci dell'Istituto nazionale di astrofisica. «Grazie alle osservazioni che permetterà, sarà possibile affrontare alcune delle questioni più fondamentali dell'astrofisica moderna: dalle proprietà delle primissime galassie durante l'epoca della reionizzazione, alla tomografia del mezzo intergalattico, fino alla determinazione del contenuto di materia oscura nelle galassie».

«La comunità scientifica italiana interessata all'utilizzo di Mosaic è ampia e molto attiva», aggiunge Pentericci. «Da tempo lavoriamo alla preparazione dei casi scientifici più rilevanti, contribuiamo alla costruzione dello strumento e siamo responsabili dello sviluppo dei software che garantiranno una gestione efficiente delle osservazioni».

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Redazione Redazione Eventi e News