Il Teatro delle Persone torna al Trianon Viviani: arte, inclusione e spettacoli fino a dicembre
Dal 31 maggio al 5 dicembre 2025 torna al Trianon Viviani di Napoli il festival Il Teatro delle Persone, diretto da Davide Iodice: dodici appuntamenti tra teatro, musica, cinema e inclusione sociale.
fondazione
direzione artistica Marisa Laurito
AL TRIANON VIVIANI RITORNA “IL TEATRO DELLE PERSONE”
Dal 31 maggio il teatro pubblico di Forcella ospita la terza edizione
del festival “per un teatro di prossimità”, ideato e diretto da Davide Iodice
Dodici appuntamenti di musica, teatro, proiezioni, workshop e dibattiti, con la prima assoluta di “Polaroid”
Chiusura il 5 dicembre con lo spettacolo pluripremiato “Vizita”
Al Trianon Viviani prende il via la terza edizione del festival il Teatro delle Persone – per un teatro di prossimità.
La manifestazione ospita dodici appuntamenti, tra musica, teatro, proiezioni, workshop, dibattiti e fa parte del progetto omonimo di arte e inclusione sociale, ideato e diretto dal regista, drammaturgo e pedagogista Davide Iodice.
Ha inizio sabato 31 maggio e si articola in un calendario di iniziative assai vario che culminerà il 5 dicembre con un evento di chiusura straordinario a carattere internazionale.
Il Festival, prodotto e ospitato come sempre nello storico Trianon Viviani di Napoli, propone al pubblico gli esiti di un articolato e intenso processo di pedagogia, relazione, condivisione, scambio culturale, alternando concerti, spettacoli teatrali, incontri pubblici, workshop, residenze artistiche, prove aperte e proiezioni di cortometraggi.
«Anche quest’anno il progetto il Teatro delle Persone – spiega Iodice – nei varî percorsi gratuiti ha accolto adolescenti, ragazze e ragazzi di nazionalità e cultura diverse, persone con disabilità fisica e intellettiva, allievi e professionisti, gruppi in formazione e operatori sociali; una ricca comunità di destino che cerca quotidianamente e a fatica di spingersi oltre le difficoltà di un welfare fragile e spesso insoddisfacente per andare a riprendere, con gli strumenti dell’arte e dell’educazione, chi è stato lasciato indietro».
Oltre che dal Trianon Viviani, il festival è sostenuto, a vario titolo, dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e dalla Fondazione Eduardo De Filippo, fondandosi sul lavoro quotidiano di una rete di cooperative, associazioni, gruppi informali: Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena, Dedalus – Officine Gomitoli, Manovalanza, Forgat, Putèca Celidonia, l’Asilo e Interno 5.
Il primo appuntamento, sabato 31 maggio, alle 19, è il concerto Scetate, un progetto speciale di musica e socialità di Forgat per la Scuola elementare del Teatro, che presenta al pubblico l’esito di Orchestrìa. Questo ciclo laboratoriale – tra musica, teatro, danza, cinema e dibattiti – si è dipanato lungo un articolato e intenso processo di pedagogia, relazione, condivisione e scambio culturale.
Giovedì 5 giugno, alle 20, il festival ospita, in anteprima assoluta, il debutto di Polaroid, il nuovo lavoro della compagnia interculturale Tutto il mondo è paese, con la regia di Adriana Follieri. La compagnia è animata da giovanissimi attori e attrici, provenienti da sei paesi diversi, impegnati anche nella scrittura, nell’allestimento e nella promozione degli spettacoli.
Il festival prosegue, quindi, mercoledì 2 luglio con un doppio appuntamento: alle 17, Il Mare dentro, un incontro sulle pratiche di immersione artistica e pedagogica negli istituti penitenziari italiani, coordinato da Eduardo Di Pietro del collettivo LunAzione; segue, alle 18, la presentazione di A domani, il cortometraggio di Emanuele Vicorito, già vincitore di prestigiosi premi, frutto di un laboratorio di scrittura con gli ospiti dell’Istituto di pena minorile di Nisida.
Giovedì 3 luglio, alle 17, è la volta di Corpo unico, il workshop di danza, aperto a persone con e senza disabilità, curato da Chiara Alborino, che propone, alle 19, la coreografia di restituzione Fiori d’estate.
Il festival presenta, poi, gli esiti del ciclo laboratoriale Officina. Venerdì 4 luglio, alle 18, Quaggiù | Le piaghe di Napoli vol. I di Francesco Rungi, con la regia di Valentina Esposito Carbonara; mentre, alle 20:30, M. Città, scritto e diretto da Enzo Castellone. Il giorno seguente, alle 18, Quaggiù | Le piaghe di Napoli vol. II, sempre di Francesco Rungi, con la regia di Francesco Domenico D’Auria, e la replica di M. Città alle 20:30.
Il programma di luglio si chiude, da lunedì 21 a sabato 26, con la Scuola elementare del Teatro che propone Progetto compagnia, con la residenza e le prove aperte di Alice allo specchio, a cura di Annalisa D’Amato e Davide Iodice.
Il festival si conclude sabato 5 dicembre, alle ore 21, con un evento internazionale in esclusiva, inserito nella programmazione della nuova stagione teatrale del Trianon Viviani. Va infatti in scena il pluripremiato Vizita, firmato da Davide Iodice e allestito dal teatro Migjeni di Scutari e Sardegna teatro in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura di Tirana. Lo spettacolo, in lingua albanese con i sottotitoli in italiano, vanta già riconoscimenti, come il premio Festival del Teatro albanese Moisiu: miglior spettacolo, migliori scene, migliori musiche; premio della critica al Festival internazionale Mess di Sarajevo.
Tutti gli appuntamenti, a eccezione di Vizita, sono a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti.
Il Trianon Viviani si avvale del sostegno della Regione Campania, la Città metropolitana di Napoli e il Ministero della Cultura, con il patrocinio di Rai Campania.
biglietti per Vizita e informazioni
I biglietti per Vizita sono acquistabili presso il botteghino del teatro, oppure online su AzzurroService.net.
Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica e i giorni festivi, dalle 10 alle 13:30. Telefono 081 0128663, email boxoffice@teatrotrianon.org
Sito istituzionale teatrotrianon.org
Qual è la tua reazione?






