Raspelli: “Il Tricolore dei Sindaci è Sbagliato”

Dopo il gesto provocatorio del neo sindaco di Merano, torna alla ribalta una proposta di Edoardo Raspelli: i Primi Cittadini devono cambiare.

“IL TRICOLORE È SBAGLIATO:
I SINDACI LO INDOSSANO AL CONTRARIO”

Tricolore o niente Tricolore? A destra o a sinistra?
Al momento del suo insediamento, la neo sindaco di Merano si è tolta la fascia tricolore che le aveva fatto indossare il suo predecessore. Una scelta politica? Un equivoco? In attesa che il prefetto di Merano dia una risposta, è tornata d’attualità una posizione – non nuova – del giornalista Edoardo Raspelli sui simboli ufficiali del nostro Paese.

Quali sono i colori della bandiera italiana? Verde, bianco e rosso, ovviamente, dal 7 gennaio 1797. Quando la vediamo esposta correttamente in orizzontale – su un balcone, un manifesto o un volantino – l’ordine è da sinistra a destra: verde, bianco, rosso.

Nella celebre Fototeca Gilardi di Milano, Raspelli ha recuperato un’immagine storica di Carlo Cattaneo durante le Cinque Giornate di Milano. I milanesi respingono le proposte di tregua: Carlo Cattaneo (15 giugno 1801 – 6 febbraio 1869), al centro con la fascia tricolore indossata correttamente, lo comunica all'inviato austriaco (dal dipinto di Durini, Milano 1848, stampa popolare del XIX secolo).

Dunque, a sinistra ci va il verde.
Non è così, invece, se oggi osserviamo un sindaco: che parli, celebri un matrimonio o rilasci un’intervista, la fascia tricolore – indossata da destra a sinistra – mostra prima il rosso, poi il bianco e infine il verde. Ed è sbagliato.

Il primo che, su suggerimento di Edoardo Raspelli, ha indossato la fascia correttamente durante una manifestazione pubblica, anche se piccola, è stato il medico Gianni Montano, sindaco del Comune di Olgiate Olona (Varese). L’occasione era la celebrazione dei 50 anni di un’istituzione cittadina: il celebre ristorante Ma.Ri.na. Una data particolare anche per Raspelli: il 17 maggio 1973 divenne giornalista professionista.

“Da anni è un mio pallino. I sindaci francesi indossano la fascia nel modo corretto, come suggerisco io: se guardo il sindaco di Parigi mentre canta la Marsigliese, vedo la fascia con il blu a sinistra, il bianco al centro e il rosso a destra”, afferma il giornalista milanese.

Non è la prima volta che Raspelli interviene sulle consuetudini simboliche.
Anni fa, quando era consigliere alla Cultura nel Comune di Bresso, si accorse che nello stemma cittadino – accanto al gelso simbolo dell’agricoltura locale – era comparso un sole con un grande sorriso. All’epoca quel sole era anche il simbolo di un partito, il “Sole che Ride”. Una breve indagine negli archivi rivelò che si trattava di uno scherzo: qualche impiegato comunale aveva aggiunto una bocca sorridente all’immagine originale del sole.

La fascia tricolore è stata indossata correttamente (secondo Raspelli) anche da Piero Fassino e da Felice Magnacca, ex sindaco di Castiglione Messer Marino (Chieti), che celebrò un matrimonio con il Tricolore nel verso giusto (salvo poi tornare al rosso a sinistra). Persino lo stesso Raspelli, celebrando il matrimonio civile tra il suo amico Toni Cuman ed Elisabetta Bastianello, indossò la fascia… nel modo errato.