Echi della memoria: documentari sulle tradizioni del Friuli

Echi della memoria: due documentari

sulle tradizioni del Friuli tra rito e identità

Udine – Un viaggio nelle tradizioni che continuano a parlare al presente attraverso la forza della memoria collettiva. È questo il filo conduttore di “Echi della memoria”, l’iniziativa promossa dalla Società Filologica Friulana, che mercoledì 17 dicembre alle ore 18.00 presenterà a Palazzo Mantica (via Manin 18, Udine) due documentari etnografici dedicati ai riti e alle comunità del territorio.

L’evento conclude le attività realizzate nell’ambito del progetto PRIMIS PLUS – Storie di multiculturalità: viaggio sensoriale attraverso il prisma delle minoranze, finanziato dal Programma Interreg VI-A Italia–Slovenija 2021–2027 e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Tradizioni vive tra Erto e Cercivento

I due documentari, prodotti da Marco D’Agostini e Marta Pascolini, raccontano due ritualità profondamente radicate nel tessuto sociale delle comunità locali: “La Passione del Venerdì Santo a Erto” e “Lis cidulis”, dedicato al lancio notturno delle rotelle di legno infuocate a Cercivento nell’estate 2024.

La Passione del Venerdì Santo a Erto

Nel documentario ambientato a Erto, la troupe segue le fasi di allestimento dei set e la costruzione della scenografia che, in un anfiteatro naturale, fa da sfondo alla rappresentazione delle ultime ore di Gesù. Le testimonianze degli abitanti accompagnano il racconto, restituendo il lavoro collettivo, le competenze e l’impegno necessari alla realizzazione di una messa in scena che coinvolge l’intero paese.

Il film documenta le prove di recitazione, l’organizzazione complessa della manifestazione e la processione lungo le vie storiche del borgo: i soldati romani con lance, fiaccole e scudi, Gesù con la croce, i due ladroni, i popolani e i quindici tamburi che avanzano tra due ali di folla. Il rito raggiunge il suo momento culminante con la scena della crocifissione, ambientata nella parte più alta dell’anfiteatro naturale e accompagnata dall’illuminazione rossa dei crocifissi e dal rullo profondo dei tamburi.

Lis cidulis: il rito del fuoco a Cercivento

“Lis cidulis” racconta invece la preparazione e il lancio notturno delle rotelle di legno infuocate da parte dei giovani di Cercivento. Ispirandosi a un filmato del 1973 di Olivia Pellis, il documentario segue i ragazzi del paese, raccogliendo le loro testimonianze sulla tradizione e sulla vita comunitaria.

Su un pianoro sopra l’abitato viene acceso il grande fuoco per la preparazione delle cidulis. Il momento centrale del rito è scandito dalla formula dedicata al primo lancio, offerto a San Giovanni. La rotella viene colpita con una mazza e sfreccia nel cielo disegnando un arco luminoso. I lanci successivi sono dedicati alle autorità religiose, ai giovani della compagnia e simbolicamente alle coppie del paese, mentre le scie infuocate ricordano stelle cadenti e si accompagnano agli auguri di prosperità pronunciati a gran voce.

Memoria, identità e multiculturalità

Attraverso immagini e voci delle comunità coinvolte, i due documentari restituiscono il valore della memoria condivisa come elemento vivo dell’identità culturale. I riti raccontati non sono semplici testimonianze del passato, ma pratiche ancora capaci di generare partecipazione, senso di appartenenza e continuità tra le generazioni.

L’iniziativa si inserisce nel percorso del progetto PRIMIS PLUS, co-finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma Interreg VI-A Italia–Slovenia, che mira a valorizzare la multiculturalità e le minoranze linguistiche e culturali attraverso narrazioni, linguaggi e strumenti contemporanei.