Il ritorno dei maestri del XX secolo
Metafisica e Surrealismo
Firenze, Palazzo Bartolini Salimbeni
Piazza di Santa Trinita, 1
Da inizio anno la Collezione Roberto Casamonti riporta nel suo percorso espositivo i capolavori degli artisti della prima parte della collezione: mensilmente opere d’arte dei primi sessant’anni del secolo scorso vengono
estratte dal deposito per essere esposte nuovamente e per dialogare con la seconda parte della collezione “Dagli anni ’60 agli inizi del XXI secolo” attualmente in mostra.
Da mercoledì 4 giugno a sabato 2 agosto 2025, il percorso espositivo ospiterà quattro opere dei grandi maestri della Metafisica e del Surrealismo: la Piazza d’Italia con piedistallo vuoto (1955) di Giorgio de Chirico e L’Orateur (1932), una tempera su tela di Alberto Savinio, a rappresentare l’Avanguardia italiana di inizio Novecento. Alla già esposta opera surrealista di Joan Mirò, Femme (1977-78), si aggiungono David et Goliath, I Samuelis 17 (1964), illustrazione per la Biblia Sacra di Salvador Dalí, e Animaux dans la forêt (1954), un olio su carta su masonite di Max Ernst.
Aperta al pubblico dal 2018, la Collezione Roberto Casamonti è allestita al piano nobile di Palazzo Bartolini Salimbeni, capolavoro architettonico rinascimentale di Baccio d’Agnolo.
La Collezione, che raccoglie opere d’arte italiane e straniere, si articola in due parti: la prima comprende opere di artisti agli esordi del Novecento sino ai primi anni Sessanta, mentre la seconda ne raccoglie dal 1960 ai nostri giorni. L’elenco degli artisti attualmente esposti è da manuale: da Boetti a Schifano, da Mirò a Basquiat, da Warhol a Christo.
Questo articolato panorama visivo è reso ancora più ampio e seducente dal contributo fornito da familiari e tanti amici del gallerista di fama internazionale Roberto Casamonti che hanno coltivato, ciascuno secondo le loro preferenze e inclinazioni, la stessa passione per l’arte e il suo potere salvifico. Questo progetto dunque è cresciuto e continua a crescere grazie alle opere che di volta in volta vengono messe a disposizione, con effetti non di rado sorprendenti.