Intelligenza artificiale e cultura, gli europei non sanno più distinguere le opere d’arte

Bruxelles – Arte e cultura, elementi essenziali per svago e tempo libero, tanto da essere considerate senza alcun dubbio “importanti” dagli Europei. Lo dichiarano otto su dieci di essi (79 per cento), con gli italiani – 9 su dieci (89 per cento) anche più convinti. Le nuove tecnologie però iniziano a rappresentare un problema: in Europa in tanti non sanno più distinguere un’opera d’arte ‘originale’, quindi fatta dall’uomo, da una realizzata con l’intelligenza artificiale. A mettere in luce il problema è Eurobarometro, nell’ultimo sondaggio dedicato proprio alle attività culturali e artistiche e il relazionarsi degli europei con la cultura.
“Il rapido ritmo con cui l’intelligenza artificiale generativa si è infiltrata nelle nostre società è riflesso dal sondaggio”, riconoscono gli stessi autori nel documento. Meno della metà dei cittadini europei con una certa familiarità con opere d’arte (48 per cento) ammette di sapere riconoscere la differenza tra artefatti visivi, musicali e letterari prodotti dall’uomo e quelli realizzati attraverso macchine e programmi. Un dato che si ferma a tassi anche minori altri Paesi, tre cui l’Italia (46 per cento).
In totale sono 12 gli Stati membri dell’Ue in cui meno della metà della popolazione interrogata ammette di sapersi districare tra arte frutto dell’opera umana e arte artificiale (Repubblica ceca, Estonia, Germania, Spagna, Italia, Lituania, Francia, Svezia, Bulgaria, Danimarca, Portogallo e Grecia). Praticamente l’avvento e la diffusione dell’intelligenza artificiale anche nel modo di produrre arte e cultura è diventato un problema per metà dell’Unione europea.
I risultati, sottolinea Eurobarometro, rivelano percezioni e atteggiamenti diversi nei confronti del ruolo dell’Intelligenza artificiale nell’arte e nella cultura nell’Unione Europea. Sebbene “una parte significativa della popolazione generalmente preferisca i contenuti creati dall’uomo (81 per cento degli europei, 76 per cento degli italiani), l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale generativa preoccupa poco meno di un terzo degli europei“, dato che solo il 31 per cento di essi dichiara che l’Ai è completamente d’accordo su questo. Si aggiunge poi un 42 per cento di europei che pensano possa esserlo.
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