Abuso d’ufficio, l’abrogazione del reato non è incostituzionale: per la Consulta infondate le questioni di legittimità

Maggio 9, 2025 - 14:00
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Abuso d’ufficio, l’abrogazione del reato non è incostituzionale: per la Consulta infondate le questioni di legittimità

L’abrogazione del reato di abuso d’ufficio non è incostituzionale. Lo ha deciso la Consulta, con i giudici della Corte che hanno bocciato le questioni di legittimità costituzionale sollevate da quattordici autorità giurisdizionali (compresa la Cassazione) e ha ritenuto ammissibili le sole questioni sollevate in riferimento agli obblighi derivanti dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, la cosiddetta Convenzione di Merida.

Nel merito, la Corte ha dichiarato “infondate tali questioni, ritenendo che dalla Convenzione non sia ricavabile né l’obbligo di prevedere il reato di abuso d’ufficio, né il divieto di abrogarlo ove già presente nell’ordinamento nazionale”.

Regge dunque alla prova della Corte Costituzionale l’abrogazione del reato, fortemente voluto dal governo Meloni, contro cui aveva promosso ricorso la Corte di Cassazione che, con l’ordinanza 9442/2025, aveva autonomamente rivalutato la sussistenza di profili di illegittimità  nell’ambito di un ricorso in cui la difesa chiedeva l’annullamento di una condanna relativa a quell’accusa di abuso, articolo 323 del codice penale, cancellato dalla riforma della giustizia targata dal ministro Carlo Nordio.

“Il pronunciamento della Corte costituzionale sull’abrogazione del reato di abuso d’ufficio mette fine a una polemica, durata mesi, che non avrebbe neppure dovuto iniziare”, è il commento a caldo di Pierantonio Zanettin, senatore e capogruppo di Forza Italia in Commissione giustizia a Palazzo Madama.

“Nessun favore ai criminali, nessuna amnistia mascherata, come qualcuno ha sostenuto: l’abolizione di quel reato è stata semplicemente una scelta legittima. D’altra parte, abbiamo sempre sostenuto che quella fattispecie, a condotta eccessivamente evanescente, produceva come unica conseguenza quella di paralizzare i pubblici amministratori, scoraggiandoli dal prendere decisioni. E a fronte del dato per cui il 94% dei processi per abuso d’ufficio finiva con una assoluzione, l’abrogazione di quel reato è stata la decisione più che giusta. Una scelta che, come autorevolmente spiegato dalla Consulta, non contravviene ad alcuna Convenzione internazionale”, aggiunge Zanettin.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia