Riecco il nodo Mes, l’eurogruppo attende (ancora) Giorgetti

Maggio 9, 2025 - 12:30
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Riecco il nodo Mes, l’eurogruppo attende (ancora) Giorgetti

Bruxelles – Mes, l’Europa torna a fare pressioni sull’Italia. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è atteso alla riunione dell’Eurogruppo della prossima settimana (13 maggio) per informare i partner sulle intenzioni del governo, a oggi immutate e neanche minimamente scalfite dai continui richiami. Il programma di lavoro dei ministri economici dei Paesi Ue con la moneta unica però prevede la preparazione della riunione annuale del Mes, e dunque tema e confronto si ripropongono.

Il tema è lì perché non dovrebbe esserci“, sottolineano a Bruxelles. Un riferimento alla mancata ratifica del trattato di riforma dell’organizzazione intergovernativa al centro del progetto di unione bancaria per la stabilità finanziaria dell’eurozona. Tutti gli Stati membri hanno raggiunto a gennaio 2021 l’accordo per dare un nuovo mandato al Meccanismo europeo di stabilità che dall’1 gennaio 2022 , almeno secondo le intenzioni di un patto sottoscritto anche dall’Italia, avrebbe dovuto fornire al Fondo di risoluzione unico, istituito per ristrutturare o liquidare le banche in difficoltà. Cosa che non avvenuta, perché il governo Meloni a dicembre 2023, dopo quasi due anni di attesa, ha definitivamente affossato il patto e progetto.

Non si può pretendere che la questione della ratifica non venga posta“, insiste un alto funzionario europeo. Il nodo Mes, dunque, “resta sul tavolo, e non si può bypassare”. Per questo il titolare del Tesoro sarà invitato a tornare sull’argomento e affrontare la questione. “E’ una buona opportunità per il ministro italiano informare dove siamo”.

Giorgetti prova a rassicurare i partner sul Mes: “Al lavoro per una soluzione”

L’Eurozona è però in un vicolo cieco. La maggioranza di governo non ha alcuna intenzione a fare marcia indietro, e dunque l’Italia continua a tenere ostaggio l’intera eurozona con il proprio veto alla riforma di un Mes considerato come imprescindibile per mettere ancor più in sicurezza le economie che utilizzano la valuta ufficiale dell’Ue. “La costruzione dell’unione bancaria è di fatto completa, manca solo il Mes“, ribadisce l’alto funzionario.

Il Mes, o Esm (European Stability Mechanism), raccoglie l’eredità del vecchio fondo salva-Stati Efsf, creato nel 2010 per evitare il default di Irlanda, Portogallo e Grecia. A seguito di quella crisi dell’euro, si volle creare una struttura permanente, l’Esm, appunto. Con la riforma mai avvenuta per la mancata ratifica italiana l’organismo dovuto svolgere anche il ruolo di risoluzione delle crisi bancarie, con un fondo unico come cuscinetto finanziario, altro elemento centrale del progetto di unione bancaria.

Giorgetti dunque sarà invitato a partecipare a una discussione dove non ci saranno grandi novità a riferire. Sul Mes oltretutto il ministro dell’Economia, che aveva cercato di rassicurare i partner prima della bocciatura alla Camera, è stato già sconfessato dal suo stesso partito e dall’intera squadra di governo.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia