Corni a Caracalla fa rivivere i palazzi dell'Antica Roma

AGI - I palazzi dell'Antica Roma rivivono alle Terme di Caracalla con la mostra 'Immaginare Roma - Le prospettive impossibili di Francesco Corni', 60 disegni dell'archeologo disegnatore scomparso nel 2020, di cui più della metà inediti. China, pennino e la straordinaria abilità di Corni immergono il visitatore in un sogno, aprendogli squarci sul passato che siamo soliti vedere solo con la realtà virtuale del 3D.
La mostra, allestita in due sale e aperta dal 3 maggio al 19 ottobre da tutti i visitatori delle Terme, è stata organizzata dalla Soprintendenza Speciale di Roma insieme dalla Fondazione Francesco Corni.
Passeggiata tra passato e presente
Nel primo spazio le tavole restituiscono una passeggiata tra passato e presente nella città antica, dal Campidoglio al Foro Boario, partendo dai resti visibili nella Roma di oggi. Il secondo ambiente è dedicato a temi come l'acqua, le terme, i giochi, i grandi cantieri e i metodi di costruzione in epoca romana, mentre al centro della stanza troviamo 16 tavole selezionate per il loro valore artistico.
Prospettive ribaltate
Nei disegni, riprodotti su grandi pannelli, spesso le prospettive vengono ribaltate, come per quella 'impossibile' del Pantheon visto dal basso, valorizzando anche la piantina che è il punto di partenza di ogni lavoro del disegnatore modenese. Resti e ricostruzioni sono costantemente abbinati, così da interpretare le stratificazioni della città come nel caso del Portico di Ottavia, dove Corni rivela le colonne tuttora inglobate dentro i muri del palazzo posteriore.
Viaggio nella Roma antica
La mostra è un viaggio nella Roma antica, un invito a scoprire quel che resta dei luoghi del potere imperiale che si avvale anche della mappa interattiva realizzata dal Sistema informativo territoriale archeologico della Soprintendenza speciale di Roma (Sitar), partendo dal Campidoglio per finire alla Basilica di San Pietro. Il direttore delle Terme di Caracalla e co-curatrice della mostra, Mirella Serlorenzi, ne ha sottolineato "la felice connessione" con l'impianto termale antoniniano: "Corni è stato un grande illustratore e ha dedicato il suo lavoro conclusivo a immaginare il volto di Roma imperiale: tra gli ultimi disegni spiccano le Terme di Caracalla di cui l'artista è riuscito a realizzare lo stato di fatto, ma purtroppo non la tavola ricostruttiva a causa della sua scomparsa". "Il visitatore sarà protagonista di questo sogno, immergendosi negli antichi monumenti", ha aggiunto.
Potere comunicativo del disegno
Elisabetta Corni, che guida la Fondazione intitolata al padre, ha osservato che anche nell'era digitale "il disegno fatto a mano ha un potere comunicativo molto forte e il disegno di Corni è una sintesi dinamica di molti elementi che dà vita a scorci e prospettive altrimenti impossibili da vedere". Le tavole di Corni "restituiscono non solo la ricostruzione di iconici edifici, ma mirabolanti spaccati che rivelano gli interni e spiegano le tecniche costruttive antiche", ha sottolineato la Soprintendente Daniela Porro. Notevoli, in questo senso, i 'cantieri' del Colosseo e del Pantheon. Le opere dell'allestimento sono solo una parte di quelle contenute nello splendido volume 'Roma, i luoghi del potere' (Ink Line Edizioni), presentato proprio in occasione della mostra. Il libro raccoglie disegni della Città Eterna realizzati tra il 2013 e il 2019 e prende vita dalla pubblicazione dell'Atlante di Roma antica a cura di Andrea Carandini e Paolo Carafa. Ogni capitolo inizia con una visione d'insieme della zona della quale vengono rappresentati i monumenti attraverso singole tavole.
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