Più telecamere e vigili di quartiere e censimento dei locali sfitti: il piano di Piciocchi per il centro storico


Genova. “La rigenerazione urbana della città è al centro del nostro programma per i prossimi cinque anni. Oltre ai progetti previsti per ogni municipio, vogliamo puntare con forza alla cura del nostro centro storico, patrimonio Unesco che merita un’attenzione sempre più ponderata, aumentando ulteriormente i presidi e la sicurezza e incentivando l’aumento delle attività commerciali e delle opportunità di aggregazione sociale”.
Così Pietro Piciocchi, candidato sindaco del centrodestra alle imminenti elezioni comunali, parlando degli obiettivi che ha in serbo per la città vecchia: censimento dei locali sfitti ai piani terra e attivazione di un patto d’area con i proprietari, rivitalizzazione delle piazze con illuminazione artistica e arredo urbano mirato, aumento di telecamere e dei vigili di quartiere e unità mobili “di risposta rapida” e piano di manutenzione straordinaria di strade, marciapiedi e verde.
Piciocchi ha quindi aggiunto che l’intenzione è quella di acquisire i locali sfitti quando possibile e di investire in “temporary window“, vetrine che ospitano esposizioni artistiche a tempo, i locali per la custodia delle biciclette, le ludoteche per giovani e famiglie, gli spazi di coworking e gli spazi per lo studio.
Al candidato sindaco ha risposto Simona Cosso, candidata presidente del municipio Centro Est per Silvia Salis: “Leggiamo con stupore le dichiarazioni di Pietro Piciocchi sulla rigenerazione del centro storico. Dopo due mandati passati a promuovere grandi opere calate dall’alto e cementificazioni inutili, oggi scopre improvvisamente l’importanza dei locali sfitti, delle piazze, della socialità. In questi anni l’amministrazione comunale ha investito pochissimo su quelle che sono diventate priorità in campagna elettorale”.
“Ma dov’era il Comune quando il centro storico veniva abbandonato? Quando le saracinesche chiudevano una dopo l’altra, i quartieri si svuotavano, le piazze si trasformavano in scenari di degrado e insicurezza – sottolinea Cosso – Le promesse di oggi smentiscono le scelte di ieri. In questi anni non abbiamo visto rigenerazione urbana, ma consumo di suolo, assenza di regia pubblica, mancanza di visione. Piciocchi parla di legalità e inclusione, ma ha governato lasciando che diseguaglianze e solitudine sociale crescessero. Incrementando la percezione di insicurezza delle cittadine e dei cittadini. Impostando una visione miope del pensiero di chi vive i nostri territori. Per noi rigenerare significa ricucire, non cementificare. Significa riportare i servizi nei quartieri, fare rete con le associazioni, investire negli spazi pubblici, creare condizioni dignitose per chi vuole vivere, lavorare e crescere in questa città. Significa progettare con le persone, non senza di loro”.
Qual è la tua reazione?






