“Out There” arriva a Milano: il pluripremiato documentario di Alessandro Leone in anteprima all’Anteo

Maggio 4, 2025 - 12:30
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“Out There” arriva a Milano: il pluripremiato documentario di Alessandro Leone in anteprima all’Anteo
Out There Alessandro Leone

Il viaggio di Out There, uno dei film italiani più premiati del 2024, fa tappa a Milano. Giovedì 8 maggio, nell’ambito della 14ª edizione di Cinema&Arte – Brera 2025, il documentario di Alessandro Leone verrà proposto in anteprima cittadina al pubblico del cinema Anteo, alle ore 17.20 circa nella sala President. L’ingresso sarà libero e alla proiezione saranno presenti il regista e Massimo Donati, produttore dell’opera per APIS (Arti per l’innovazione sociale).

Il film giunge a Milano dopo una lunga e fortunata tournée internazionale, partita anche dal festival del documentario di Varesenews, Glocal Doc. Dalla prima nazionale avvenuta lo scorso anno al festival di Ischia, Out There ha conquistato numerosi riconoscimenti tra Asia e Americhe. Tra i premi spiccano il Best International Writer Award al Nepal Cultural International Film Festival, il Premio speciale della giuria all’Asia Film Festival di Mumbai, il titolo di Miglior documentario al Tabriz Cinema Awards in Iran e all’Asian Talent International Film Festival, oltre al Miglior film per ragazzi al Bridge Fest di Vancouver. Il documentario ha ottenuto inoltre prestigiosi riconoscimenti a Los Angeles, San Paolo, Barcellona e Manchester, segno di un apprezzamento trasversale e globale.

Il regista, già vincitore di un Nastro d’Argento speciale nel 2014 per Fuoriscena e del Premio RAI al Trento Film Festival 2019 con Storie di pietre, torna ora con un’opera che intreccia due mondi distanti, uniti dal medesimo smarrimento.

Girato durante il primo lockdown del 2020, Out There dà voce a chi, in quel periodo, è stato dimenticato: i bambini e gli adolescenti. Attraverso videochiamate registrate da casa, Alessandro Leone ha raccolto pensieri, paure e riflessioni dei più giovani, confinati tra le mura domestiche e assenti dal racconto mediatico. Parallelamente, a migliaia di chilometri di distanza, a Mumbai, un amico del regista impegnato in una “Street Children’s Home” si è avventurato tra le vie spettrali della città in quarantena, alla ricerca dei bambini di strada scomparsi all’improvviso.

Il risultato è un mosaico visivo e narrativo che oppone i piccoli reclusi italiani alla desolazione delle strade indiane, legati da un’unica esigenza esistenziale: dare un senso alla parola “riparare”. Il film, frutto di tre anni di lavorazione e riflessione, è stato completato tra l’autunno 2023 e gennaio 2024 grazie al sostegno di APIS e della co-produttrice tedesca Christine Ruppert.

L’appuntamento di Milano rappresenta dunque un’occasione preziosa per scoprire un’opera intensa e poetica, capace di raccontare in modo inedito e intimo le ferite e le speranze emerse nel tempo sospeso della pandemia.

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Redazione Redazione Eventi e News