Scoperto un possibile candidato per il misterioso Pianeta 9

Un oggetto lontanissimo, forse più grande di Nettuno
Un oggetto celeste distante oltre 105 miliardi di chilometri dal Sole – pari a circa 700 volte la distanza della Terra dalla nostra stella – potrebbe rappresentare il tanto discusso Pianeta 9, il corpo ipotetico ai margini estremi del Sistema solare. Questa potenziale scoperta proviene da uno studio guidato dall’astronomo Terry Long Phan della National Tsing Hua University di Taiwan, recentemente condiviso sulla piattaforma arXiv e in corso di pubblicazione su Publications of the Astronomical Society of Australia.
Le origini della teoria: Brown e Batygin nel 2016
L’ipotesi sull’esistenza del Pianeta 9 fu formulata per la prima volta nel 2016 dagli astronomi Michael Brown e Konstantin Batygin del California Institute of Technology. I due studiosi notarono un anomalo allineamento delle orbite di alcuni oggetti transnettuniani nella Fascia di Kuiper, una regione situata oltre l’orbita di Nettuno. Secondo i loro modelli, un corpo planetario massiccio e distante potrebbe esercitare una forza gravitazionale sufficiente a spiegare questo allineamento.
Il metodo: infrarosso e archivio storico
Partendo da un’ipotesi osservativa precisa – il Pianeta 9 sarebbe invisibile nella luce visibile ma più luminoso nell’infrarosso medio e lontano – il team di Terry Long Phan ha riesaminato i dati raccolti da due missioni spaziali. Si tratta del telescopio spaziale IRAS, lanciato nel 1983 da una collaborazione tra Stati Uniti, Regno Unito e Paesi Bassi, e del satellite giapponese Akari, attivo tra il 2006 e il 2011. L’ampia distanza temporale – oltre due decenni – ha permesso di analizzare possibili movimenti orbitali di oggetti deboli e remoti.
Un piccolo segnale tra i dati
Attraverso una lunga e meticolosa analisi, basata anche sull’ispezione visiva delle immagini archiviate, i ricercatori hanno identificato un piccolo punto luminoso che si muove lentamente tra le due campagne osservazionali. Questo oggetto, non ancora identificato con certezza, potrebbe avere una massa superiore a quella di Nettuno e rappresenterebbe il primo candidato credibile al ruolo di Pianeta 9.
Mancano ancora certezze
Tuttavia, la quantità di dati raccolti finora non consente di determinare l’orbita completa dell’oggetto. Per poter confermare la sua natura planetaria – e, soprattutto, per stabilire se si tratti davvero del misterioso nono pianeta – saranno necessari nuovi dati osservativi, idealmente provenienti da missioni future o telescopi spaziali di nuova generazione.
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