Cosa vedere a Parma: un itinerario in 10 tappe per scoprire la città emiliana

Le città lungo la Via Emilia, nel mezzo della Pianura Padana, si assomigliano e distinguono, esattamente come fanno tante sorelle tra di loro. Parma è una città emiliana perfetta per essere visitata in un paio di giorni o in un week-end lungo. Camminando tra le sue vie e scoprendo le sue bellezze, ti renderai conto che, se Parma fosse una persona parte di una grande famiglia, sarebbe una delle sorelle più grandi, ma non la maggiore. Sicuramente sarebbe quella che ama distinguersi, pur non tradendo mai la sua radice. Cosa vedere a Parma e come conoscerla nel migliore dei modi?
Le 10 cose da vedere a Parma
Parma città elegante, accogliente, musicale e molto colorata: il suo centro storico è un luogo piacevole dove passeggiare, dove le cose fini e ricercate si siedono a fianco di quelle ruspanti e genuine, tipiche dell’Emilia. La città è un luogo perfetto per gli amanti dell’arte di ogni genere. Tra le cose da fare e da vedere a Parma, c’è un vero e proprio catalogo che sembra uscito dal perfetto manuale di Storia dell’Arte. Oltre a questo, c’è n’è davvero per tutti i gusti.
L’itinerario che segue è perfetto per occupare un weekend pieno in città. Ti resta qualche giorno in più? Esplora anche i dintorni di Parma.

Duomo: capolavoro del Romanico
Se dovessimo eleggere due rappresentati di Parma nel mondo – fuori dall’ambito gastronomico – quelli sarebbero il Duomo e il Battistero. Sono gli elementi primari del cuore medievale di Parma e si trovano entrambi su Piazza Maggiore.
Il nome ufficiale di questa chiesa così importante è Cattedrale di Santa Maria Assunta ma per tutti è semplicemente il Duomo. Fin dal XI Secolo, periodo della sua costruzione, occupa il cuore di Parma ed è stato testimone di moltissimi avvenimenti cittadini.
L’esterno stupisce per il suo colore: il Duomo di Parma, infatti, è stato costruito in mattoni chiari, con alcuni inserti in marmo. A livello stilistico, questa chiesa rappresenta in pieno quello che viene chiamato Romanico-Lombardo, come altre chiese importanti dello stesso periodo sorte in Emilia-Romagna.
Uno degli elementi più importanti sono le decorazioni realizzate da Benedetto Antelami, scultore che si è formato alla bottega di Wiligelmo (colui che scolpì i bassorilievi del Duomo di Modena: una vera superstar del Medioevo) e che ha portato la scultura romanica verso l’epoca successiva. L’eleganza e l’espressività della sua Deposizione (chiamata anche Compianto sul Cristo morto) – interna al Duomo – hanno fatto, a loro volta, scuola e vengono ammirate da turisti che arrivano a Parma da ogni parte del mondo. All’interno del Duomo di Parma ci sono quadri e pale di valore immenso, come alcuni dipinti del Correggio eseguiti nel XVI Secolo.
Il Battistero: benvenuti nel Gotico
Il Battistero non è di certo secondo al duomo, in quanto a bellezza e, anche in questo caso, c’è lo zampino di Benedetto Antelami. Fu lui a progettarlo alla fine del XII Secolo. Come per molti battisteri medievali, venne scelta la forma ottagonale per richiamare “l’ottavo giorno”, quello successivo alla Resurrezione, detto anche giorno della Salvezza. Anche per il Battistero, i bassorilievi di Antelami rendono tutto più prezioso. L’edificio è interamente in marmo: un caso raro per una città della pianura padana, che solitamente utilizzava mattoni. Con questo edificio, a livello artistico, si abbandonava il Romanico e si entrava nel Gotico.
Per visitare Duomo e Battistero si paga un biglietto: esistono varie formule, a seconda di cosa si vuole vedere esattamente in questo complesso artistico. Un ingresso per un adulto costa 12€. È consigliabile fare i biglietti in anticipo, soprattutto se il tuo viaggio a Parma avviene durante la bella stagione.

La chiesa e il monastero di San Giovanni
Bastano proprio pochi passi per spostarsi dall’area del Duomo e del Battistero per trovare un’altra delle cose da vedere a Parma: la chiesa di San Giovanni e il relativo monastero. Si trovano esattamente alle spalle dell’abside del Duomo. Passeggiando per raggiungere quest’altra perla made in Parma, osserva l’edificio che troverai alla tua destra: è il seminario. Uno dei luoghi descritti da Stendhal ne La Certosa di Parma.
Il complesso di San Giovanni, attualmente, si mostra nella sua forma rinascimentale: sia la chiesa che il monastero sono stati distrutti da un terremoto avvenuto nel 1117. La chiesa venne ricostruita più volte, fino a ottenere l’aspetto che ha ora. Proprio come il Duomo, anche questa chiesa si è impreziosita da opere d’arte di un grande valore, alcune delle quali portano – nuovamente – la firma del Correggio.
Visitare il Monastero di San Giovanni è sicuramente qualcosa da fare: al suo interno troverai anche una farmacia storica o, meglio, l’Antica Spezieria di San Giovanni, una delle più suggestive d’Italia, con strumenti originali, scaffali in legno, vasi e decorazioni barocche. Il monastero vanta anche una biblioteca spettacolare.
La visita al Monastero e Chiesa di San Giovanni è gratuita e, solitamente, possibile tutti i giorni, fuori dai momenti in cui ci sono le celebrazioni. La biblioteca è chiusa il giovedì.
Un museo per contenerli tutti: la Pilotta
Bastano sette minuti a piedi, circa, per passare dall’area del duomo a quella del Palazzo della Pilotta, costruzione molto importante per la storia di Parma e punto di riferimento per tutti gli amanti dell’arte. A Parma lo chiamano semplicemente “La Pilotta” ma il suo nome ufficiale è Complesso Monumentale della Pilotta perché si tratta di un vero e proprio raccoglitore di luoghi di cultura.
Il Palazzo della Pilotta era la residenza della Famiglia Farnese a Parma. Dal XV Secolo fino al XVII, almeno, questa famiglia fece il bello e cattivo tempo in tutti regni della penisola italiana e fuori da essa. Basti pensare a Papa Alessandro Farnese, colui che scomunicò Enrico VIII. Il palazzo prende il nome dal gioco della pelota (simile alla pallacorda) praticato in molte corti, durante il Rinascimento. La sua costruzione fu voluta per dare alla città un secondo palazzo – oltre a quello Ducale già esistente -che rappresentasse, anche nell’aspetto il grande potere dei Farnese. Ospitava gli appartamenti ducali, una biblioteca, le scuderie, un teatro di corte e gli archivi. Venne utilizzato ampliamente fino al 1734, dopodiché i Farnese si trasferirono altrove.
Attualmente, il Palazzo della Pilotta, contiene tante delle cose da vedere a Parma:
- Il Museo Archeologico, dove sono contenuti alcuni pezzi davvero pregievoli
- La Galleria Nazionale: un vero e proprio gioiello di Parma, con opere di Parmigianino, Canova, Canaletto, Tiepolo.
- La Biblioteca Palatina: un luogo perfetto per gli amanti dei libri antichi
- Il Museo Bodoniano: luogo dedicato al tipografo Giambattista Bodoni e a tutto ciò a cui ha dato vita

Teatro Farnese: un gioiello dentro la Pilotta
Una menzione speciale va al Teatro Farnese: hai mai visto un teatro di corte? Questo ne è un perfetto esempio. Tra il Rinascimento e l’Illuminismo, tutte le grandi corti avevano teatri interni. Questo permetteva ai nobili di assistere a spettacoli, senza lasciare il comfort di palazzi e regge.
Il Teatro Farnese fu costruito nel 1618 per volere del duca Ranuccio I Farnese. È interamente realizzato in legno e stucco, con una struttura a ferro di cavallo ispirata ai teatri classici. Poteva ospitare oltre 3.000 spettatori e fu concepito per spettacoli sontuosi, inclusi spettacoli equestri. Utilizzato solo una volta nel 1628 per le nozze di Margherita de’ Medici, fu danneggiato dai bombardamenti del 1944 e poi fedelmente ricostruito.
Parco Ducale: una passeggiata tra storia e fiction
Una cosa da vedere a Parma, soprattutto se ami certi tipi di fiction televisive, è Parco Ducale. Il parco è attualmente un’area verde pubblica, all’interno della quale ci sono dei chioschi, delle panchine, delle fontanelle di acqua potabile e anche dei giochi per bimbi.
Gli abitanti di Parma utilizzano il parco per fare sport, per incontrarsi o per passare un po’ di tempo nel verde. All’interno del parco, non ti sarà difficile notare quello che, nel passato, era Palazzo Ducale. Quella fu “la prima casa” dei Duchi di Parma. E ora? Forse ti sarà capitato di vederlo in televisione perché è la sede ufficiale della Polizia Scientifica italiana, il corpo che, di norma, viene chiamato solo “i RIS di Parma”.
Santa Maria della Steccata
La Chiesa della Steccata – così viene chiamata in città – è un altro capolavoro di architettura religiosa da vedere a Parma ed è un altro luogo da aggiungere alla lista di quelli pieni di dipinti spettacolari che, con tutta probabilità, avrai visto su qualche libro.
La sua particolarità sta nella sua forma: si tratta di una pianta a croce greca, non troppo comune in città con chiese romaniche e gotiche. Santa Maria della Steccata è un simbolo del Rinascimento a Parma, momento storico in cui, anche artisticamente, l’uomo era il centro dell’universo. Per simboleggiare l’unione tra uomo e divino, molti architetti sceglievano la pianta a croce greca.
Anche questa chiesa è un luogo di culto attivo e può essere visitato gratuitamente, fuori dall’orario delle messe.
Il Teatro Regio: il tempio della lirica
C’è un altro elemento sacro da vedere a Parma, ma non si tratta di una chiesa e la sacralità è ben diversa. Stiamo parlando del Teatro Regio, uno dei templi dell’opera lirica italiana e uno dei più prestigiosi teatri storici d’Europa, noto in particolare per il suo legame inscindibile con Giuseppe Verdi.
Il teatro venne costruito su richiesta di Maria Luigia d’Asburgo, moglie di Napoleone, nel 1829, e venne inaugurato con un’opera di Bellini. Questo luogo ospita, ogni anno, uno degli eventi imperdibili di Parma: il Festival Verdi. Il grande compositore, infatti, nacque a Busseto, un piccolo paese della Bassa Parmense.
Parma è stata riconosciuta come Città Patrimonio UNESCO per la Gastronomia e la Musica, anche grazie alla presenza di questo teatro che si dice essere uno di quelli con il pubblico più esigente d’Europa. Il Teatro Regio non è sempre aperto per le visite turistiche ma vale la pena informarsi prima del viaggio, per aggiungerlo alla lista delle cose da vedere a Parma.

L’Oltretorrente: Parma oltre il centro
Pochi viaggiatori escono dal centro di Parma perché è denso di bellezza, bontà e cose da vedere. Se il tempo del tuo viaggio te lo permette, oltrepassa il fiume e raggiungi il quartiere chiamato Oltretorrente. Lo si riconosce perché il nome del quartiere è scritto sul muro dell’argine del fiume.
L’Oltretorrente è un quartiere storico di Parma ed è, in realtà, uno dei luoghi più autentici e affascinanti della città, ricco di storia, tradizione e umanità. Un tempo zona popolare e operaia, l’Oltretorrente fu il cuore pulsante della Resistenza e ha mantenuto un carattere forte, indipendente e molto fiero. Le sue strade sono perfette da fotografare e ammirare: qui troverai case color ocra, i balconi fioriti (se la stagione è quella giusta) e botteghe che raccontano una Parma più genuina, lontana dalle vetrine del centro.
Il legame di Parma con la musica trova spazio anche nell’Oltretorrente, visto che era il quartiere il cui nacque Arturo Toscanini.
Questo è il quartiere perfetto anche per sederti a tavola e gustare i tortelli d’erbetta, la torta fritta o semplicemente un panino col Prosciutto di Parma DOP.
Parma e Stendhal: esiste davvero la Certosa di Parma?
La risposta è no. Non esiste quella Certosa raccontata da Stendhal nel suo romanzo del 1839 ma esistono i luoghi che lo hanno ispirato. Stendhal, nel suo testo, racconta bene Parma e tanti posti che trovano descrizione nelle sue parole sono esattamente come nel periodo che lo scrittore francese trascorse in Italia. Uno è il Seminario Vescovile, che abbiamo citato qualche paragrafo fa.
La Certosa di Stendhal è la fusione di due luoghi ancora presenti: uno appena fuori dalla tangenziale e l’altro più verso la campagna.
- Certosa di San Giacomo: si trova a Parma, ma fuori dal centro.
Ora è la Scuola della Polizia Penitenziaria e, come è facile intuire, non si visita. - Certosa di Paradigna: lungo la strada per Colorno.
La troverai anche con il nome di Abbazia di Valserena. Ogni tanto, è aperta al pubblico.

Come raggiungere Parma
Situata lungo la Via Emilia, Parma era facile da raggiungere fin dall’antichità. Ora, se viaggi in treno, puoi arrivare in treno direttamente in città, scegliendo di viaggiare con treni intercity, regionali o interregionali.
Se viaggi con l’Alta Velocità, la stazione di riferimento è Reggio-Emilia AV-Mediopadana. Da lì, troverai degli autobus per Parma, i cui biglietti sono spesso venduti in combinazione con quello del treno.
Se, invece, arrivi a Parma in auto, il parcheggio più comodo per visitare il centro è “Parcheggio Toschi”, proprio dietro il Palazzo della Pilotta. Si tratta di un parcheggio multipiano, a pagamento.
In città, spostarsi a piedi è comodo e non richiede troppa fatica. La bicicletta, infine, è un mezzo molto usato da molti.
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