Perché il gatto starnutisce? Ecco come capire se Micio è malato

Maggio 3, 2025 - 15:30
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Perché il gatto starnutisce? Ecco come capire se Micio è malato

Quali sono i motivi per cui il gatto starnutisce: ecco perché e come capire se il felino domestico è malato o se ha allergie specifiche.

sintomi starnuto nel gatto
Lo starnuto nel gatto potrebbe essere un sintomo di una malattia (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

I felini domestici sono animali caratterizzati da un comportamento particolare. Non sempre è semplice comprendere cosa i gatti stiano pensando o quali sono le ragioni del loro modo di comportarsi. Per questo è bene essere sempre attenti allo stato di salute dei quattro zampe per capire subito quando può esserci un problema fisico o psicologico. Tra i segnali che rivelano se il gatto è malato vi è lo starnuto. Ecco dunque tutti i casi in cui il felino domestico starnutisce e per quale motivo.

Il gatto starnutisce quando è malato: ecco perché il felino domestico potrebbe non sentirsi bene

Il primo segnale che rivela il malessere del gatto è un cambiamento improvviso nelle abitudini alimentari. Naturalmente non sempre ciò indica la presenza di una malattia: solo un monitoraggio attento delle condizioni e delle abitudini del felino può aiutare a comprendere le ragioni dei cambiamenti. Quando un gatto inizia a comportarsi in modo diverso dal solito e a evitare coccole e carezze, potrebbe non sentirsi bene. Un cambiamento del comportamento sarà normale dopo eventi importanti come un trasloco o dopo l’arrivo di un nuovo membro in famiglia. Possono esserci però molte altre ragioni per cui il felino domestico cambi improvvisamente atteggiamento e spesso ciò sarà dovuto a problemi di salute.

gatto starnutisce in un campo di papaveri
Come capire se il gatto è malato, sintomi e rimedi (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Una delle malattie nel gatto che più comunemente ha tra i sintomi lo starnuto è la calicivirosi felina. Questa malattia è causata dal Calicivirus felino (FCV), un virus a RNA senza envelope che rientra nella sindrome delle infezioni delle vie respiratorie superiori nei gatti. Si tratta di un virus resistente ai detergenti lipidici, che però può essere inattivato dall’ipoclorito di sodio.

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Il calcivurus si trasmette per contatto diretto tra gatti malati o portatori sani, ma anche per contatto indiretto tramite oggetti contaminati o vettori passivi come gli esseri umani. I medici consigliano per questo motivo di lavarsi sempre le mani. Gli esemplari maggiormente a rischio sono i cuccioli di gattino (entro l’anno di vita), i gatti adulti e anziani con sistemi immunitari compromessi. Altri soggetti a rischio sono i gatti sani portatori del virus, che rappresentano un rischio per altri felini. Il Calicivirus felino non è contagioso per l’uomo o per i cani, ma è altamente contagioso tra i gatti.

I sintomi del calcivirus

I sintomi della calicivirosi variano in base alla virulenza del ceppo e alle condizioni del sistema immunitario del gatto e può presentarsi in forma lieve o grave. La sintomatologia include infezioni batteriche nasali, congiuntivite, chemosi, blefarospasmo. Anche starnuti, tosse, febbre, anoressia, nonché ulcere orali e gengivite sono tra i sintomi più comuni.

Le possibili complicazioni sono la stomatite cronica, che provoca un’esagerata risposta immunitaria; un dolore articolare, iperestesia e andatura rigida, spesso accompagnati da febbre e ulcere. Esiste poi una calicivirosi sistemica, forma grave che colpisce anche i gatti vaccinati ed estremamente pericolosa tanto che può portare alla morte. Questo virus può portare anche a dermatiti, polmonite, infiammazioni della gola. La vaccinazione è fondamentale per proteggere i gatti dalla calicivirosi, anche se i vaccini non eliminano del tutto il rischio di infezione ma riducono la gravità dei sintomi. La diagnosi si basa sui sintomi clinici e può essere confermata tramite test di laboratorio. Le forme lievi possono risolversi spontaneamente, ma i casi più gravi richiedono cure di supporto intensive.

Due gatti, uno grigio e uno nero e bianco, starnutiscono
Perché il gatto starnutisce: ecco a che cosa potrebbe essere dovuto (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

L’allergia nel gatto

Quando i gatti starnutiscono potrebbero anche essere allergici. L’allergia è una reazione dell’organismo a sostanze normalmente innocue, chiamate allergeni o antigeni. Per reazione a queste sostanze, il corpo produce determinate proteine ​​protettive, i cosiddetti anticorpi. La reazione antigene-anticorpo è alla base dell’allergia, che si manifesta in molteplici modi, da semplici infiammazioni cutanee innocue a manifestazioni che possono portare a preoccupanti quadri clinici.

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Per i felini domestici si può parlare di quattro tipologie diverse di allergia. Il primo tipo è l’ipersensibilità immediata, la tipologia più comune tra i gatti che si manifesta entro pochi secondi dall’entrata in contatto con la sostanza allergene. Un esempio di questa allergia che, consiste nella formazione di immunoglobuline IgE che comportano un aumento dell’istamina nel corpo, è l’asma allergico.

gattino arancione starnutisce
I rimedi al raffreddore nel gatto, informazioni e consigli utili (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

La seconda tipologia di reazione allergica nei gatti è l’ipersensibilità mediata da anticorpi citotossici. Questa si manifesta entro poche ore dall’interazione tra gli antigeni presenti sulla superficie cellulare e gli anticorpi che portano alla formazione di immunocomplessi. Questi possono causare la distruzione di cellule del corpo come le piastrine (trombociti) e i globuli rossi (eritrociti).

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I gatti manifestano poi ulteriori allergie, come quella ambientale e quella da pulci. La prima, atopica, è un’allergia agli allergeni ambientali come il polline o la polvere domestica o ancora le spore della muffa e le fragranze profumate, che causano un’infiammazione cutanea allergica che perdura tutto l’anno. L’allergia da pulci (Dap) può seguire un’infestazione da pulci e si manifesta con piccole lesioni di tipo infiammatorio sulla schiena, note anche con il nome di “dermatite miliare”. Il modo con cui il gatto reagisce al prurito può portare a infezioni secondarie di origine batterica o micotica, che peggiorare l’infiammazione della pelle. (di Elisabetta Guglielmi)

L'articolo Perché il gatto starnutisce? Ecco come capire se Micio è malato è stato pubblicato nella sua versione originale su www.amoreaquattrozampe.it.

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