Dettifoss: la cascata più potente d’Europa, furia islandese

Maggio 18, 2025 - 05:30
 0
Dettifoss: la cascata più potente d’Europa, furia islandese

Nel cuore remoto dell’Islanda settentrionale, si cela un luogo tanto imponente quanto primordiale: la cascata Dettifoss, una delle mete simbolo dell’isola, riconosciuta come la più potente d’Europa.

Trovarsi al suo cospetto non significa semplicemente “ammirare una cascata” ma assistere alla forza selvaggia della natura in una delle sue manifestazioni più spettacolari.

Dove il ghiaccio incontra la roccia: l’origine glaciale di Dettifoss

La furia di Dettifoss nasce da acque che provengono dal cuore del più vasto ghiacciaio europeo, il Vatnajökull. È infatti il fiume Jökulsá á Fjöllum, alimentato dallo scioglimento di questo gigante glaciale, a dar vita alla cascata. Quando il fiume raggiunge il canyon di Jökulsárgljúfur, la sua corsa impetuosa si trasforma in un ruggito assordante: un salto di 45 metri e una larghezza che si estende per 100 metri, con un flusso medio d’acqua che sfiora i 200 metri cubi al secondo.

La posizione privilegiata di Dettifoss all’interno del Parco Nazionale di Vatnajökull, il più esteso del Paese, ne garantisce la tutela e valorizzazione. Il parco abbraccia ghiacciai, vulcani, deserti lavici e zone umide, in un mosaico di ecosistemi selvaggi e variopinti.

Il canyon che custodisce giganti

Il canyon Jökulsárgljúfur, scavato dallo stesso fiume, custodisce altre due meraviglie naturali: Selfoss e Hafragilsfoss. Entrambe donano  panorami unici e una bellezza austera, tipica di questa zona d’Islanda.

Selfoss, poco a monte di Dettifoss, è un ventaglio elegante di cascate che scivolano lungo il bordo del canyon, mentre Hafragilsfoss, più a valle, appare come una “sorella minore” ma non meno affascinante.

Viaggiare verso l’ignoto: come raggiungere Dettifoss

Tutto il fragore della cascata Dettifoss
Fonte: iStock
La fragorosa cascata Dettifoss in Islanda

Chi desidera raggiungere Dettifoss deve essere disposto a lasciarsi alle spalle la comodità delle strade asfaltate più trafficate. La cascata si trova a nord della famosa Ring Road, la strada circolare che abbraccia gran parte dell’isola. Da essa si diramano due percorsi secondari che conducono fino al sito, ma nei mesi invernali l’accesso può diventare arduo, persino per i veicoli a quattro ruote motrici. È dunque consigliabile programmare la visita durante la stagione estiva, quando le condizioni sono più favorevoli e il paesaggio si tinge di mille sfumature di verde, grigio lavico e azzurro glaciale.

Akureyri e Húsavík: le città tra la cascata e il mare

Per chi esplora il nord, Akureyri, conosciuta come la “Capitale del Nord”, è una cittadina vivace e accogliente, impreziosita da caffè, musei e da una vibrante scena culturale. Qui si respira l’anima autentica dell’Islanda rurale, ma con un tocco moderno e rilassato.

Poco distante, lungo la costa, ecco Húsavík, una cittadina che ha conquistato fama internazionale per un motivo ben preciso: le balene. In estate, le sue acque si popolano di cetacei, per uno spettacolo che ha pochi eguali in Europa. Le escursioni in mare aperto, con l’oceano che si apre silenzioso e immenso, regalano momenti di pura meraviglia. Megattere, delfini, balene minke, l’incontro con questi giganti marini è un’emozione che rimane nel cuore.

Natura, leggenda e geologia

Tra Akureyri e Dettifoss si estende una delle zone più affascinanti dell’Islanda: l’area del Lago Mývatn, specchio d’acqua vulcanico celebre per la straordinaria biodiversità, in particolare per l’avifauna. Gli amanti del birdwatching trovano un piccolo paradiso, con anatre rare e decine di altre specie.

Ma Mývatn è anche un laboratorio geologico a cielo aperto. Le sue rive sono costellate da crateri, colate laviche e formazioni basaltiche. Tra tutte spicca Dimmuborgir, un intricato labirinto di rocce nere che la tradizione vuole sia la dimora dei tredici “Babbi Natale” islandesi, personaggi ben lontani dall’iconografia bonaria occidentale: troll bizzarri e dispettosi, legati a un folklore ancora vivo e profondamente sentito.

Non sorprende che simili ambientazioni così surreali siano state scelte per il set di numerose scene di “Game of Thrones”, dove hanno rappresentato le terre oltre la barriera del ghiaccio. Anche il cinema ha riconosciuto la forza evocativa della regione: la scena iniziale del film “Prometheus” è stata girata proprio a Dettifoss.

Ancora, prima di raggiungere Mývatn, una sosta alla cascata di Goðafoss è quasi d’obbligo. Sebbene non possieda l’imponenza di Dettifoss, vanta un’aura spirituale che la rende inconfondibile. È qui che, nel 1000 d.C., si compì simbolicamente la conversione dell’Islanda al cristianesimo: le antiche statue pagane furono gettate nelle sue acque in segno di un nuovo inizio. Ancora oggi, il suo nome, “la cascata degli dei”, risuona dell’antica transizione.

A nord di Dettifoss si estende infine Ásbyrgi, un canyon a forma di ferro di cavallo che appare scolpito da una divinità. Secondo la leggenda, fu uno degli zoccoli del cavallo a otto zampe del dio Odino a imprimere nella terra tale forma perfetta. Ricoperto da una vegetazione rigogliosa per queste latitudini, è un luogo dove il mito e la natura si fondono in armonia e regalano un’atmosfera incantata e fuori dal tempo.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News