Spondiloartrite assiale, se ne parla al World as Day 2025

Maggio 2, 2025 - 08:00
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Spondiloartrite assiale, se ne parla al World as Day 2025

La spondiloartrite assiale non ha dei criteri diagnostici definiti. Questo crea un ritardo medio di 6-8 anni nella diagnosi dal momento della comparsa dei primi sintomi. Questa condizione infiammatoria può causare dolore cronico, rigidità e affaticamento. Rende difficili per le persone che ne sono affette anche i movimenti più semplici come alzarsi dal letto, vestirsi e allacciarsi le scarpe.

Creare empatia e sensibilizzazione

«Sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide che affronta ogni giorno chi vive con la spondiloartrite assiale è essenziale per creare empatia e comunità di supporto. Rendendo la vita più facile e inclusiva», dichiara Antonella Celano, presidente APMARR – Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare APS ETS.

Il monito dalla JAMA Journal of the American Medical Association

La spondiloartrite assiale non ha al momento dei criteri diagnostici definiti. È questo il monito lanciato dagli esperti sulla rivista JAMA Journal of the American Medical Association. Il mal di schiena cronico infiammatorio, caratterizzato da un esordio graduale prima dei 45 anni, da una prolungata rigidità mattutina che migliora con l‘esercizio fisico. Peggiorando con il riposo. Questo è il sintomo più comune della spondiloartrite assiale e colpisce più dell’80% delle persone affette dalla patologia.

Elevato livello di proteina C-reattiva

I pazienti affetti da spondiloartrite assiale possono anche presentare artrite infiammatoria nelle grandi articolazioni periferiche (più comunemente le ginocchia) in modo oligoarticolare e asimmetrico. Un’infiammazione delle inserzioni tendinee (entesite). Una malattia infiammatoria dell’occhio (uveite). La psoriasi e la malattia infiammatoria intestinale. La diagnosi della patologia si basa sull’anamnesi, sui risultati di laboratorio, su un livello elevato di proteina C-reattiva e sui reperti di imaging quali la sacroileite alla radiografia standard e alla risonanza magnetica.

Controllare l’infiammazione migliora la qualità di vita

In passato, i trattamenti principali per combattere la spondiloartrite assiale erano la terapia fisica, che comprende l’esercizio fisico e la fisioterapia, insieme all’utilizzo dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Tuttavia meno del 25% delle persone affette da spondiloartrite assiale ottiene un controllo completo dei sintomi con i FANS. Il 75% delle persone necessita di farmaci biologici o di agenti antireumatici sintetici modificanti per ridurre i sintomi e la progressione del danno strutturale, controllare l’infiammazione e migliorare la qualità di vita.

Gesti semplici diventano ostacoli

Anche compiti apparentemente semplici come legarsi i lacci delle scarpe, vestirsi e alzarsi dal letto possono diventare degli ostacoli significativi. Milioni di persone in tutto il mondo sperimentano quotidianamente sulla propria pelle, il dolore e la mobilità limitata associati alla spondiloartrite assiale. Uno dei problemi principali legati a questa patologia riguarda la scarsa conoscenza che c’è tra l’opinione pubblica. La maggior parte delle persone non ha mai sentito parlare di spondiloartrite assiale.

“Lace Up for axSpA”

«In occasione delle celebrazioni delledizione 2025 del World AS Day con la campagna “Lace Up for axSpA” promossa dall’ASIF – Axial Spondyloarthritis International Federation puntiamo a sensibilizzare l’opinione pubblica sul peso invisibile della spondiloartrite assiale – dichiara Antonella Celano- L’immagine delle stringhe delle scarpe allacciate simboleggia l’impegno attivo necessario per capire cosa significhi vivere con l’axSpA, illustrando così le sfide quotidiane affrontate da chi ne è affetto».

Migliori trattamenti e assistenza

«Sosteniamo la necessità di una diagnosi precoce, di trattamenti migliori e di una migliore assistenza. Insieme, possiamo promuovere un cambiamento reale, creando un futuro in cui nessuno affronti, da solo, le sfide poste dalla diagnosi di spondiloartrite assiale, rendendo così la vita più facile e inclusiva per tutte le persone colpite da questa patologia», conclude Celano

Consapevolezza e riconoscere i segnali

«La gestione della spondiloartrite assiale resta una sfida complessa. Serve una maggiore consapevolezza non solo tra i medici ma anche tra la popolazione generale, perché riconoscere i primi segnali della malattia può davvero fare la differenza. Ridurre i tempi di diagnosi e iniziare precocemente terapie adeguate significa preservare la funzionalità, migliorare la qualità di vita dei pazienti e rallentare la progressione della patologia», sottolinea il Prof. Salvatore D’Angelo dell’Università degli Studi della Basilicata e Dirigente Medico dell’U.O.C di Reumatologia presso l’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza.

Ecco, di seguito, un elenco di piccoli compiti quotidiani resi molto più complicati per chi soffre di axSpA:

  • Alzarsi dal letto al mattino: iniziare la giornata è una delle parti più difficili. La rigidità mattutina può rendere difficile sedersi, stare in piedi o anche solo muoversi senza dolore.
  • Prepararsi e vestirsi: anche l’igiene di base, come fare il bagno, lavarsi i capelli o piegarsi per tagliare le unghie dei piedi, richiede uno sforzo supplementare per chi è affetto da spondiloartrite assiale. Inoltre, compiti come infilarsi una maglietta in testa, mettere i calzini o acconciare i capelli possono causare disagio e frustrazione.
  • Guidare o andare in bicicletta: girare la testa per controllare gli angoli ciechi può essere quasi impossibile e richiede degli adattamenti come l’utilizzo di specchietti allungati.
  • Guardare in alto: mettere una borsa in una cappelliera mentre si viaggia o prendere un oggetto posizionato in alto su uno scaffale può diventare un’impresa estenuante.
  • Guardare prima di attraversare la strada: la limitata mobilità del collo può rendere difficile un rapido controllo del traffico, che a volte richiede un giro completo del corpo.
  • Prendersi cura degli altri: prendere in braccio un bambino, sedersi a terra per giocare o riordinare i giocattoli può essere fisicamente molto faticoso.
  • Interazioni sociali: dover spiegare perché non si può girare la testa per guardare qualcuno mentre ci sta parlando può essere imbarazzante, e sporgersi per poter dare un bacio sulla guancia a qualcuno può essere facilmente frainteso e provocare una fastidiosa testata.
  • Faccende domestiche: compiti come passare lo straccio, spazzare o pulire le finestre richiedono un tributo notevole alla schiena, al collo e alle spalle.

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