Il Cammino di San Francesco di Paola, sulle tracce del santo

Il Cammino di San Francesco di Paola è un itinerario a piedi che attraversa la Calabria da ovest a est, toccando i luoghi legati alla vita del santo. Si sviluppa tra zone collinari e montane, piccoli centri abitati, boschi e aree rurali, offrendo un percorso che unisce natura, spiritualità e storia locale.
L’itinerario parte da San Marco Argentano e termina a Corigliano Calabro, attraversando il Santuario di Paola, punto centrale del cammino, e numerosi santuari minori. Lungo il percorso si incontrano borghi, conventi, testimonianze religiose e ambienti naturali tipici dell’entroterra calabrese. È un cammino adatto a chi vuole scoprire una parte meno conosciuta della regione, camminando per più giorni in autonomia o con sostegno logistico.
La storia del cammino
Il cammino nasce per valorizzare i luoghi in cui San Francesco di Paola visse, si ritirò in preghiera, compì opere di carità e fondò i primi conventi del suo ordine, i Minimi. Il percorso non è solo simbolico, ma corrisponde in gran parte agli spostamenti reali compiuti dal santo durante la sua vita, soprattutto tra la seconda metà del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento.
San Francesco nacque nel 1416 a Paola, in provincia di Cosenza. Dopo un anno di ritiro a San Marco Argentano presso i Minori di San Francesco d’Assisi, tornò nel suo paese natale e si stabilì in una zona isolata dove visse da eremita. Con il tempo, iniziarono a seguirlo altri uomini attratti dal suo stile di vita essenziale e dalla sua reputazione.
Insieme a loro, fondò una comunità religiosa che diede origine all’Ordine dei Minimi. Il cammino ripercorre le tappe fondamentali di questa vicenda, attraversando i luoghi dove visse, predicò e fondò nuovi insediamenti, in un tracciato che mette in connessione diversi punti significativi della Calabria settentrionale.
Le 12 tappe del cammino
Il Cammino completo si compone di 12 tappe, per una lunghezza complessiva di oltre 270 km. I dislivelli variano da tappa a tappa, con tratti impegnativi sia in salita che in discesa:
- Tappa 1: San Marco Argentano – Cerzeto (11,8 km, 600 m D+, 600 m D-, 3h): la partenza da San Marco Argentano offre l’occasione per visitare la torre normanna e la chiesa di San Francesco, due luoghi simbolici legati alla giovinezza del santo, che qui trascorse un anno di formazione presso i frati Minori.
- Tappa 2: Cerzeto – Bosco di Cinquemiglia (17,5 km, 1.100 m D+, 500 m D-, 5h e 30’): la partenza da Cerzeto, piccolo centro di origine arbëreshë, permette di conoscere una comunità che conserva ancora oggi lingua, riti e tradizioni dell’antica Albania meridionale.
- Tappa 3: Bosco di Cinquemiglia – Santuario di Paola (19,8 km, 750 m D+, 1.500 m D-, 6h): l’arrivo al pii rappresenta un momento centrale per chi affronta l’intero cammino: oltre all’importanza religiosa, il complesso monastico e le aree naturali circostanti offrono diversi spunti di visita e di sosta meditativa.
- Tappa 4: Santuario di Paola – San Fili (21,8 km, 1.300 m D+, 1.000 m D-, 6h e 30’): questa tappa presenta uno dei dislivelli positivi più marcati dell’intero cammino ed è consigliabile affrontarla con un buon livello di preparazione. All’arrivo, il borgo di San Fili, adagiato su un’altura, conserva alcune chiese barocche e scorci interessanti, offrendo un’atmosfera tranquilla e adatta al riposo.
- Tappa 5: San Fili – Cerisano (18,9 km, 900 m D+, 850 m D-, 5h e 30’): Cerisano, borgo di origine medievale, si distingue per il suo centro storico compatto e la presenza di palazzi nobiliari che raccontano una storia legata a famiglie feudali e alle arti.
- Tappa 6: Cerisano – Santuario di Paterno Calabro (22,0 km, 850 m D+, 770 m D-, 6h e 30’): l’arrivo al Santuario di Paterno Calabro, costruito in un contesto verde e raccolto, rappresenta una delle tappe spirituali più significative dopo quella di Paola.
- Tappa 7: Santuario di Paterno Calabro – Cosenza (18,4 km, 400 m D+, 800 m D-, 5h): l’arrivo a Cosenza, capoluogo storico della valle del Crati, offre l’occasione per visitare il Duomo, il centro storico e il Castello Svevo, che domina la città dall’alto.
- Tappa 8: Cosenza – Santuario di Spezzano della Sila (19,3 km, 900 m D+, 400 m D-, 5h e 30’): il cammino lascia progressivamente l’ambiente urbano per risalire verso le pendici della Sila, con una lunga e costante salita. Il tratto finale attraversa boschi e aree fresche, soprattutto nei mesi primaverili. Il Santuario di Spezzano della Sila, immerso nel verde, è una meta tranquilla e raccolta, ideale per un momento di pausa e riflessione.
- Tappa 9: Santuario di Spezzano della Sila – San Pietro in Guarano (16,4 km, 650 m D+, 850 m D-, 4h e 30’): il percorso è tranquillo, adatto anche a chi vuole recuperare dopo giornate più impegnative. San Pietro in Guarano, piccolo centro circondato dal verde, conserva una forte impronta rurale e offre un contesto sereno in cui trascorrere la fine della giornata.
- Tappa 10: San Pietro in Guarano – Rose (27,7 km, 950 m D+, 1.200 m D-, 7h e 30’): tappa lunga e impegnativa, una delle più faticose dell’intero cammino, sia per la distanza che per il dislivello. Si alternano tratti montani e collinari, con paesaggi ampi e variegati. È fondamentale partire presto e ben equipaggiati. Il borgo di Rose, all’arrivo, conserva un nucleo storico interessante e testimonianze legate alla presenza di San Francesco nella zona.
- Tappa 11: Rose – Acri (28,2 km, 1.300 m D+, 1.000 m D-, 8h): altra tappa molto impegnativa, con continui cambi di pendenza e lunghi tratti isolati. L’arrivo ad Acri, cittadina di origini antiche, permette una sosta più lunga per visitare il centro storico, la Basilica del Beato Angelo e il Museo MACA dedicato all’arte contemporanea.
- Tappa 12: Acri – Santuario di Corigliano Calabro (25,2 km, 800 m D+, 1.300 m D-, 7h): il paesaggio cambia nuovamente, diventando più aperto e soleggiato, con tratti agricoli e scorci verso il mare. Il Santuario di Corigliano, immerso tra uliveti, rappresenta la fine simbolica e spirituale del cammino. Poco distante si trova il Castello Ducale di Corigliano, una delle architetture più imponenti della zona, che merita una visita prima del rientro.
I tre itinerari alternativi
Per chi non ha la possibilità o l’interesse di affrontare l’intero cammino, esistono tre itinerari tematici alternativi, ognuno pensato per valorizzare un aspetto specifico della vita e dell’esperienza di San Francesco di Paola. Si tratta di percorsi più brevi, da affrontare anche singolarmente, ciascuno con un significato simbolico distinto. Tutti gli itinerari sono percorribili in entrambi i sensi di marcia e permettono una fruizione più flessibile del cammino, adattandosi al tempo disponibile e alla preparazione fisica del camminatore.
La via del Giovane
Da San Marco Argentano a Paola
Questo percorso attraversa i luoghi legati alla giovinezza di Francesco, dagli anni trascorsi presso i frati Minori di San Marco Argentano fino al ritorno nella sua città natale. È un itinerario adatto a chi vuole avvicinarsi al cammino attraverso una prima esperienza breve, ma significativa. La tappa finale al Santuario di Paola consente di concludere il cammino in uno dei punti spiritualmente più rilevanti.
La via dell’Eremita
Da Paola a Paterno Calabro
Questo tratto si concentra sui luoghi dove Francesco visse il suo periodo da eremita, fondando i primi due conventi dell’Ordine dei Minimi. Il paesaggio è più silenzioso e raccolto, con tratti immersi nei boschi e nei rilievi dell’entroterra. È un itinerario adatto a chi desidera vivere un’esperienza più contemplativa, lontano dai centri abitati e dai flussi turistici.
La via dei Monasteri
Da Paterno Calabro a Corigliano Calabro
Questo itinerario ripercorre i viaggi compiuti da Francesco per la fondazione dei nuovi conventi dopo quello di Paola. Si attraversano alcuni dei luoghi dove il santo lasciò un’impronta duratura nella vita religiosa calabrese, come Spezzano della Sila e Acri. È un cammino più lungo rispetto agli altri due, adatto a chi vuole scoprire il lato organizzativo e missionario dell’opera del santo.
Monumenti e elementi storici lungo il cammino
Il Cammino di San Francesco di Paola offre anche la possibilità di incontrare, lungo il tracciato principale, una serie di monumenti, luoghi panoramici e testimonianze storiche che meritano attenzione. Si tratta di elementi spesso poco conosciuti, ma capaci di raccontare con forza la storia, la spiritualità e il paesaggio della Calabria.
A San Marco Argentano, punto di partenza del cammino, si trova la Chiesa della Riforma, legata alla formazione giovanile di Francesco, che qui visse per un anno presso i frati Minori. Nel tratto tra Cerzeto e il Bosco di Cinquemiglia, in località Serra dei Muli, si attraversa un’area boschiva nota per la presenza di castagni secolari, tra cui il cosiddetto “Patriarca di Kroj Shtikàn”, un albero monumentale considerato simbolo della resistenza e della memoria naturale del territorio.
Tra San Fili e Cerisano, è possibile fare una sosta all’Aria del Vento, punto panoramico che regala ampie vedute sulle vallate circostanti e, nelle giornate più limpide, anche sul Mar Tirreno. Nel centro storico di Acri, oltre alla Basilica del Beato Angelo, si trova la Chiesa di Santa Maria Maggiore, uno degli edifici religiosi più antichi della zona.
Infine, l’arrivo a Corigliano Calabro è segnato dalla presenza del maestoso Castello Ducale, una delle strutture fortificate meglio conservate della Calabria.
Questi luoghi, facilmente raggiungibili senza deviazioni importanti, aggiungono profondità e varietà all’esperienza del camminatore, offrendo spunti per riflessioni, soste culturali e momenti di connessione con la storia del territorio attraversato.
Indicazioni pratiche per affrontare il cammino
Il Cammino di San Francesco di Paola si sviluppa su un territorio vario dal punto di vista altimetrico, alternando tratti collinari, ambienti montani e aree costiere. Dal punto di vista fisico, è consigliabile avere un buon allenamento alla camminata su dislivelli: alcune tappe, come quelle da San Fili a Cerisano o da Rose ad Acri, presentano salite e discese lunghe e impegnative, talvolta su fondi sconnessi o esposti. L’utilizzo di bastoncini da trekking può risultare utile soprattutto nei tratti con forti discese, come quello che conduce da Bosco di Cinquemiglia al Santuario di Paola o nell’ultima tappa verso Corigliano.
La segnaletica lungo il percorso è presente ma non sempre continua. È quindi opportuno dotarsi di una traccia GPS affidabile o di una guida aggiornata. Alcune tratte, in particolare nei tratti boschivi o in zone agricole meno frequentate, possono risultare poco chiare in caso di pioggia o nebbia.
I servizi lungo il cammino non sono sempre disponibili in modo uniforme: in diversi tratti, soprattutto nelle tappe centrali (come da Cerzeto a Spezzano della Sila), potrebbero non essere facili da trovare dei punti di ristoro. È quindi fondamentale partire ogni giorno con una scorta sufficiente di acqua e cibo.
Infine, si consiglia un approccio flessibile: il cammino attraversa una Calabria autentica, dove i tempi possono dilatarsi e le distanze percepite non sempre corrispondono alle abitudini urbane. Sebbene il tempo previsto dovrebbe essere di 12 giorni, avere tempo a disposizione e disponibilità a rallentare aiuta a cogliere meglio il senso profondo del percorso.
Quando partire e perché farlo
Il periodo migliore per affrontare il Cammino di San Francesco di Paola è compreso tra inizio aprile e metà giugno, oppure tra metà settembre e fine ottobre. In queste stagioni il clima è generalmente stabile e le temperature sono miti, sia in pianura che nelle zone montane attraversate dal cammino. I mesi estivi, al contrario, possono risultare difficili a causa del caldo intenso e della scarsità di ombra in alcuni tratti, mentre l’inverno rende meno accessibili le zone più elevate, soprattutto quelle prossime alla Sila.
Il cammino è particolarmente adatto a chi ha una discreta esperienza nel trekking o nei cammini a tappe, ma non richiede preparazione tecnica. È accessibile anche a chi affronta per la prima volta un itinerario di più giorni, purché con una buona condizione fisica e la giusta organizzazione.
Non è invece il percorso ideale per chi preferisce itinerari brevi, con alta densità di servizi, oppure per chi cerca un cammino perfettamente tracciato e frequentato. Il Cammino di San Francesco di Paola conserva ancora un carattere intimo e selvatico, ed è proprio questo a renderlo così particolare.
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