Papa Leone XIV: «Dio fa le sorprese, mai pensato di essere eletto»
Il nuovo Pontefice si presenta con umiltà: «Sono venuto per servire, non per guidare». Il messaggio di Papa Leone XIV al mondo dopo l’elezione a sorpresa.

CITTÀ DEL VATICANO – «Mai pensato di essere eletto. Dio fa le sorprese». Con queste parole, pronunciate nel suo primo incontro informale con i giornalisti nella Sala Clementina, Papa Leone XIV ha commentato l’esito del conclave che lo ha eletto 267º Pontefice della Chiesa Cattolica. Un’elezione che ha colto di sorpresa molti osservatori, ma che è stata accolta con calore e curiosità da fedeli e analisti internazionali.
Vescovo di una diocesi considerata periferica, teologo stimato ma lontano dai riflettori della curia romana, Leone XIV è apparso visibilmente emozionato: «Ero venuto a Roma per servire, non per essere chiamato a guidare. Quando ho sentito il mio nome, ho pensato a un errore. Ma Dio ci sorprende quando meno ce l’aspettiamo», ha aggiunto con un sorriso.
Un nome dal sapore storico
Il nuovo Papa ha scelto il nome Leone in omaggio a Papa Leone I Magno, il Pontefice del V secolo noto per la sua forza dottrinale e diplomatica. «Mi ispiro al coraggio della fede e alla fermezza nella carità», ha dichiarato, lasciando intendere la linea spirituale del suo pontificato.
Un profilo pastorale
Classe 1954, Papa Leone XIV ha costruito gran parte della sua missione tra le periferie sociali, lavorando a contatto con i poveri, i migranti e i detenuti. Un’esperienza che – secondo fonti vicine al conclave – ha inciso profondamente nella sua elezione. «Ho camminato tanto tra le ferite della gente. Non immaginavo che da lì Dio potesse aprire una strada così grande», ha detto.
Il primo messaggio: pace, giustizia e ascolto
Nel suo primo messaggio urbi et orbi, il Pontefice ha lanciato un appello alla pace, sottolineando la necessità di «una Chiesa che non si chiuda nel timore, ma apra le porte alla speranza». Ha poi aggiunto: «Non sono venuto con un piano, ma con un cuore che ascolta».
L’elezione di Papa Leone XIV arriva in un momento delicato per la Chiesa e per il mondo. I segnali lanciati nei primi interventi lasciano intendere la volontà di un pontificato sobrio, ma determinato, in continuità con le sfide poste dal suo predecessore.
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