“Norimberga”: anteprima italiana a Roma a 80 anni dal Processo che cambiò la storia
A Roma l’anteprima italiana di “Norimberga”, il film dedicato agli 80 anni del Processo di Norimberga. Proiezione l’11 dicembre con interventi istituzionali e approfondimenti.
“Norimberga”: a 80 anni dal Processo, la Fondazione Museo della Shoah presenta l’anteprima italiana del film
11 dicembre – ore 20:00 · The Space Cinema Roma Moderno
In occasione degli 80 anni dall’inizio del Processo di Norimberga, la Fondazione Museo della Shoah presenta l’anteprima italiana del film “Norimberga”, diretto da James Vanderbilt e distribuito in Italia da Eagle Pictures.
La proiezione speciale si terrà giovedì 11 dicembre alle ore 20:00 presso The Space Cinema Roma Moderno in Piazza della Repubblica, trasformando la sala in un luogo di memoria, riflessione e dialogo sul valore universale della giustizia.
Un processo che ha cambiato la storia
Avviato il 20 novembre 1945, il Processo di Norimberga rappresenta una svolta epocale per il diritto e per la responsabilità penale internazionale: per la prima volta nella storia, i principali esponenti del regime nazista furono chiamati a rispondere dei propri crimini davanti a un tribunale internazionale.
I Principi di Norimberga, scaturiti da quell’esperienza, continuano ancora oggi a essere un punto di riferimento per la tutela della dignità umana, della verità storica e della giustizia internazionale.
Ospiti e interventi istituzionali
La serata sarà introdotta dagli interventi di:
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Federico Mollicone, Presidente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati
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Mario Venezia, Presidente della Fondazione Museo della Shoah
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con l’introduzione della giornalista Claudia Conte
Un momento di approfondimento che anticiperà la proiezione, inserendola nel contesto storico, culturale e civile che il film intende evocare.
Il film: psicologia, storia e responsabilità
Il film “Norimberga” è ispirato al libro The Nazi and the Psychiatrist di Jack El-Hai e racconta il complesso rapporto tra:
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lo psichiatra dell’esercito americano Douglas Kelley, incaricato di valutare la sanità mentale dei gerarchi nazisti
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il gerarca Hermann Göring, figura centrale del regime
Attraverso questa dinamica psicologica, la narrazione esplora le radici dell’ideologia totalitaria, la responsabilità individuale e i meccanismi mentali che permisero il consolidarsi della dittatura.
Il procuratore Robert H. Jackson, interpretato da Michael Shannon, compone l’impianto accusatorio che avrebbe segnato la storia della giurisprudenza internazionale.
L’opera intreccia dramma storico, analisi psicologica e narrazione giudiziaria, restituendo la tensione di quei giorni cruciali e offrendo una prospettiva intensa e inedita sul Processo.
Un impegno per la memoria
Con questa anteprima speciale, la Fondazione Museo della Shoah rinnova il proprio impegno nella divulgazione storica e nella promozione di una memoria consapevole e partecipata.
Il film rappresenta un contributo significativo alla riflessione contemporanea sulla Shoah e sul diritto internazionale, offrendo al pubblico l’occasione di assistere alla prima italiana di un’opera destinata a diventare un riferimento nel cinema dedicato ai temi della memoria e della giustizia.
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