Concessioni balneari, l’Ue stoppa il governo e scrive all’Italia: “Obiettivo soluzione costruttiva”

Bruxelles – Concessioni balneari, il governo inciampa sul testo legislativo messo a punto per tentare di porre fine a una questione che si trascina ormai da anni e che ha trovato nella condanna Corte di giustizia europea il momento più delicato e probabilmente decisivo. Il rinnovo automatico, senza gare, non è più consentito, e le autorità italiane stavano ragionando all’ipotesi di indennizzi per chi si vedrà rifiutare il rinnovo dei permessi per l’utilizzo del demanio pubblico. Scelta che però pone l’Italia in violazione delle regole di concorrenza, tanto che la Commissione europea, in data 7 luglio, ha inviato una lettera al governo per invitare a correggere il decreto concepito per sanare la situazione.
“Posso confermare che è stata inviata una lettera” nel tentativo di “garantire il raggiungimento di una soluzione costruttiva” al problema, ha affermato oggi (22 luglio) Thomas Regnier, portavoce dell’esecutivo comunitario, rispondendo a una domanda nel corso del briefing quotidiano con la stampa. Precisazioni che confermano almeno due aspetti: la partita delle concessioni balneari è ancora aperta e lontana dall’essere chiusa, e Roma e Bruxelles lavorano per una soluzione concordata.
Se l’Italia dovesse continuare a non avere la carte in regola per quanto riguarda le concessioni balneari, l’esecutivo comunitario si vedrebbe costretto ad avviare una procedura d’infrazione, eventualità che vorrebbero evitare sia il governo sia la Commissione Ue. Per Giorgia Meloni e la maggioranza un provvedimento sarebbe un duro colpo di immagine, e per il collegio dei commissari vorrebbe dire avviare un percorso di scontro dai contorni poco chiari su un tema sempre delicato per il Paese.
E’ dunque preferita e preferibile “una soluzione costruttiva con i nostri amici italiani“, continua Regnier, a conferma delle intenzioni di Bruxelles di venire incontro a Meloni e aiutare il governo a mettere a punto un provvedimento in linea con il diritto comunitario. “Il dialogo con le autorità italiane prosegue” proprio per questo obiettivo.
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