Metro City, Versace: ‘Oppido Mamertina ancora esclusa dal piano elisoccorso’

Apprendiamo da testate giornalistiche che il Dipartimento di Emergenza ed Urgenza della Regione Calabria, in collaborazione con l’ASP di Cosenza ha attivato un piano straordinario, voluto dal Presidente Occhiuto, per potenziare la sicurezza sanitaria soprattutto durante il periodo estivo. L’iniziativa consiste nell’attivazione di 26 punti di atterraggio notturno, che consentiranno all’elisoccorso calabrese di poter operare anche di notte in aree turistiche costiere e interne, garantendo interventi rapidi e tempestivi per cittadini e turisti.
Oppido Mamertina ancora esclusa dal piano elisoccorso
Tra i 26 punti di atterraggio manca tuttavia, ci auguriamo per mera dimenticanza giornalistica, il punto di atterraggio di Oppido Mamertina, annunciato e tanto garantito da qualche consigliere regionale nei mesi scorsi. Pertanto non solo siamo ancora in attesa di vedere completato l’Ospedale di Montagna di Oppido Mamertina ma apparentemente, allo stato attuale salvo ravvedimenti, Oppido non avrà nemmeno un punto di elisoccorso. Anche se siamo certi che chi di dovere provvederà a riconoscere questo importante presidio.
Questa, chiamiamola, dimenticanza è come a voler totalmente dimenticare quel territorio, cancellandolo come se non fosse mai esistito. Senza dimenticare che Oppido e tutto il comprensorio limitrofo costituiscono una importante realtà, di persone, luoghi importanti allo stesso modo degli altri territori, se non di più. Certamente, festeggiare per l’elisoccorso notturno – prosegue il Vice Sindaco Metropolitano Versace – è un po’ riduttivo se consideriamo che il vero obiettivo dovrebbe essere invece ridare strutture ospedaliere a tutti gli effetti, potenziando i servizi e le prestazioni. Non dovrebbe essere questa la notizia per cui festeggiare, prosegue Versace, i servizi essenziali non sono garantiti sul territorio. Pensiamo alle penalizzazioni del territorio che soffre in tutti i campi dal sostegno agli anziani, le persone disabili, i centri diurni, le case famiglia e tutte le attività di sostegno alle fragilità totalmente carenti se non completamente assenti.
Un sistema sanitario al collasso tra sprechi e promesse non mantenute
È indegno che un territorio storicamente penalizzato non venga adeguatamente sostenuto e supportato, per le categorie a rischio, chi si trova a vivere in una condizione di disagio sociale. La Sanità calabrese è in agonia, un sistema tra sprechi e promesse infrante. Un quadro desolante, fatto di ospedali allo stremo e inefficienze diffuse che continuano a penalizzare i cittadini. I cittadini calabresi continuano a subire le conseguenze di un sistema sanitario inadeguato, con gravi ricadute sulla qualità delle cure e sull’accesso ai servizi essenziali. Locri, Polistena e Gioia Tauro sembrano condividere un destino comune di difficoltà e sottofinanziamento e noi amministratori locali ci ritroviamo inermi a subire questa agonia, a non poter fornire le risposte e gli aiuti che il nostro territorio agogna con una sete insaziabile di verità e risposte. Qual è il destino dei fondi destinati alla sanità calabrese? Serve con urgenza una programmazione di interventi concreti per garantire ai cittadini quello che è il diritto alla salute ed un sistema sanitario più efficiente ed equo.
Quello di Oppido è l’unico presidio ospedaliero di montagna, il solo all’interno dell’Ente Parco che serve un’area di oltre 30 mila abitanti e che ha una funzione strategica in prospettiva se si pensa all’apertura del varco di Santa Cristina d’Aspromonte e dove, tra l’altro, Città Metropolitana ha pensato di investire diverse risorse per riaprire una strada di fondamentale importanza per il collegamento con il lato ionico.
Il sistema sanitario dovrebbe essere valorizzato e ripreso a 360 gradi, dovrebbe essere riorganizzata completamente tutta la sanità del territorio metropolitano, una sanità martoriata sotto il peso del deficit strutturale e di risorse umane.
Serve un impegno concreto, non promesse
Serve un impegno concreto, soprattutto in termini di finanziamenti, da parte della Regione, servono interventi in queste aree aspromontane e sugli ospedali storici del nostro territorio che devono essere potenziati non affossati con interventi cuscinetto come i trasferimenti di pazienti con elisoccorsi. La politica centrale e regionale deve prendersi la responsabilità delle proprie scelte, la penalizzazione dei territori della Città metropolitana parte da lontano e non è più accettabile. Questa rassegnazione, presa d’atto delle dimenticanze del governo centrale su aree estremamente delicate dal punto di vista sanitario non può più essere tollerata. I cittadini hanno bisogno di riscontri e di fiducia nei loro amministratori affinché credano ancora nel futuro di uno sviluppo ed una ripresa del loro territorio.
Vicesindaco Città Metropolitana
Carmelo Versace
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