Scoperta la tomba di un principe ostaggio di Silla in Cina: non era mai successo prima

Lug 23, 2025 - 16:00
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Scoperta la tomba di un principe ostaggio di Silla in Cina: non era mai successo prima

È una scoperta incredibile quella fatta da un team di archeologi nella provincia dello Shaanxi, nel nord-ovest della Cina: per la prima volta, è stata rivelata la tomba di un principe ostaggio del regno di Silla, uno dei tre regni della penisola coreana, risalente alla dinastia Tang. All’interno della sepoltura, i ricercatori hanno portato alla luce un’epigrafe che, non solo identifica il defunto come Kim Young, ma ne racconta dettagliatamente anche la biografia. Potete quindi immaginare l’emozione di chi è stato protagonista di questa scoperta!

Ci troviamo davanti a un frammento di storia che riemerge dal sottosuolo per gettare nuova luce sui legami tra la Corea antica e l’impero cinese.

La scoperta della tomba in Cina

La tomba è stata scoperta da un team dell’Istituto Provinciale di Archeologia dello Shaanxi in Cina, presso il sito archeologico del villaggio di Dongjiang, poco più di un miglio a nord dell’antica capitale della dinastia Tang. Identificata come “Tomba M15”, si tratta di una camera sepolcrale costruita in mattoni blu, con un lungo corridoio inclinato che conduce a una singola sala funeraria. La sua struttura e il suo design richiamano quelli di altre tombe di medie dimensioni risalenti allo stesso periodo nella regione.

Sebbene la tomba fosse stata saccheggiata nell’antichità, i predoni hanno lasciato dietro di sé un prezioso tesoro: ben 83 oggetti funerari. Tra questi, spiccano affascinanti statuette in argilla rossa che raffigurano segni zodiacali antropomorfi, re celesti, spaventosi spiriti guardiani della tomba e una sorprendente collezione di 58 animali: cammelli, cavalli, pecore, buoi, maiali, cani e galline, un intero mondo simbolico scolpito per accompagnare il defunto nell’aldilà.

Tuttavia, il tesoro più grande è rappresentato da un’epigrafe in pietra blu: si tratta di un coperchio quadrato e a cupola decorato con nuvole e peonie lungo i bordi e agli angoli, con un’iscrizione centrale in antica scrittura sigillare che recita “Epigrafe del defunto Lord Kim del Grande Tang”. L’iscrizione principale è scolpita sul blocco in scrittura regolare, è lunga 557 caratteri e registra le gesta di Kim Young e dei suoi antenati.

Perché si tratta di un ritrovamento straordinario

Si tratta di un ritrovamento straordinario non solo perché è la seconda stele tombale conosciuta appartenente a un ostaggio di Silla, ma anche perché è l’unica a essere stata scoperta attraverso uno scavo archeologico ufficiale, con contesto originale e documentazione intatta.

Ma cosa abbiamo scoperto su Kim Young grazie all’epigrafe? Da quanto si evince dall’iscrizione, Kim Young era un principe di Silla che servì come ostaggio politico nella Cina dei Tang. Era nato nel sesto anno del regno di Tianbao (747) e morì nel 794 all’età di 48 anni nella residenza per ospiti di Taipingli a Chang’an.

Secondo i registri storici, tre generazioni della sua famiglia servirono come ostaggi nella dinastia Tang e furono insigniti di cariche ufficiali. Lo stesso Kim Young accompagnò per due volte gli inviati Tang in missioni diplomatiche a Silla e partecipò a doveri cerimoniali, comprese missioni di lutto e investitura.

Il suo funerale fu organizzato da funzionari Tang, con il magistrato della contea di Chang’an che ne supervisionò gli accordi. Sia il suo luogo di sepoltura che la bara furono concessi per decreto imperiale, a dimostrazione del favore e del rispetto della corte Tang nei suoi confronti.

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Redazione Redazione Eventi e News