Transizione 4.0, 930 milioni ancora disponibili

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Transizione 4.0, 930 milioni ancora disponibili
Dei 2,2 miliardi di euro che la scorsa legge di bilancio ha messo a disposizione delle imprese che intendono fruire del credito d’imposta previsto dal piano Transizione 4.0 per il 2025 risultano ancora disponibili oltre 900 milioni. Ecco che cosa succede ora…

sono ancora disponibili oltre 900 milioni dei 2,2 miliardi di euro che la scorsa legge di bilancio ha messo a disposizione delle imprese che intendono fruire del credito d’imposta previsto dal piano Transizione 4.0 per il 2025.
Il 17 luglio 2025 è infatti scaduto il diritto di “prelazione” per le imprese che avevano inviato già in precedenza una comunicazione preventiva per l’accesso al credito d’imposta previsto dal piano Transizione 4.0. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il GSE hanno così potuto finalmente tirare le somme delle risorse già impegnate per il 2025 e “scoprire” quelle residue. Al netto delle conferme da parte appunto di chi ha potuto utilizzare la prelazione, risultano disponibili ancora circa 930 milioni di euro.
Che cosa succede ora
Che cosa succede ora? Che il blocco prudenziale delle risorse disposto il 18 giugno è stato rimosso e il GSE inizierà da subito a scorrere le liste delle aziende che avevano ricevuto avviso di risorse esaurite, avendo inviato le nuove comunicazioni senza collegarsi a una precedente. Queste aziende riceveranno quindi una comunicazione che indicherà la disponibilità delle risorse. Dalla ricezione di questa comunicazione del GSE le imprese hanno a disposizione 30 giorni per procedere al versamento dell’acconto del 20% e alla seconda comunicazione di conferma.
Anche chi finora non si era ancora mosso ha ora la possibilità di presentare una nuova comunicazione preventiva. Il GSE, laddove la lista di attesa in fase di scorrimento non dovesse saturare i 930 milioni residui, darà anche a queste imprese conferma sulla disponibilità delle risorse.
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