Tumori della pelle, il 90% deriva dall’eccessiva esposizione al sole. Il vademecum della SIMA per proteggerci anche in città

Agosto 12, 2025 - 22:30
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Tumori della pelle, il 90% deriva dall’eccessiva esposizione al sole. Il vademecum della SIMA per proteggerci anche in città

Tumori della pelle in aumento del 20% negli ultimi dieci anni. Le temperature elevate, sempre più comuni nelle estati cittadine, accelerano i processi d’invecchiamento, come rileva anche uno studio che ha collegato l’esposizione al sole all’invecchiamento biologico. Tra i suggerimenti della Società Italiana di Medicina Ambientale quello di integrare l’alimentazione con antiossidanti naturali, come vitamine C ed E



Con l’arrivo dell’estate, la pelle si trova in prima linea: è una barriera protettiva contro i raggi solari ma al tempo stesso un bersaglio vulnerabile che va protetto con mezzi adeguati. Lo afferma la Società italiana di medicina ambientale, che ricorda i rischi sanitari legati ad abbronzature estreme, molto in voga nell’ultimo periodo tra i più giovani. «Sappiamo- spiega il presidente Sima, Alessandro Miani– che il caldo agisce direttamente sul cosiddetto orologio biologico della pelle: le temperature elevate, sempre più comuni nelle estati cittadine, accelerano i processi d’invecchiamento. Una recente ricerca americana pubblicata su Science Advances nel 2025 ha rilevato che l’esposizione prolungata a giornate molto calde (oltre i 32° C) è associata a un invecchiamento biologico precoce: a livello cellulare, chi vive in aree soggette a caldo estremo mostra un’età biologica fino a 14 mesi superiore rispetto a chi vive in zone più fresche».

Invecchiamento cutaneo e tumori pelle strettamente connessi a raggi UV

Miani sottolinea che «i danni estetici da esposizione eccessiva al sole, come eritemi, scottature, rossori, sono reazioni infiammatorie della pelle dovute ai danni causati dai raggi UV, ma rappresentano solo la punta dell’iceberg. L’invecchiamento cutaneo causato da calore e radiazioni UV è strettamente connesso all’aumento del rischio oncologico e dei tumori della pelle».

«Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità- ricorda il presidente della Società italiana di medicina ambientale- oltre il 90% dei tumori cutanei non melanoma è attribuibile all’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti. In Italia, i dati dell’Associazione italiana registri tumori, l’Airtum, confermano un trend in crescita: nel 2023 sono stati registrati circa 24mila nuovi casi di melanoma, con un incremento del 20% negli ultimi dieci anni».

Come difenderci dal sole anche in città

Cosa possiamo fare, concretamente? Proteggere la pelle non è solo una scelta estetica, ma un vero e proprio atto di prevenzione sanitaria. Ecco le raccomandazioni della Sima, valide soprattutto nel periodo estivo: – Evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore centrali della giornata (dalle 11:00 alle 16:00) – Applicare quotidianamente creme solari ad ampio spettro (Uva, Uvb e con filtri anti-inquinamento), anche in ambito urbano – Integrare l’alimentazione con antiossidanti naturali, come vitamine C ed E e polifenoli – Privilegiare la frequentazione di aree verdi e alberate, che contribuiscono ad abbassare la temperatura locale e migliorare la qualità dell’aria – Monitorare i livelli di ozono e PM2.5 tramite app o bollettini Arpa, evitando attività fisica all’aperto nei giorni critici – L’uso di prodotti dermatologici contenenti prebiotici e postbiotici rappresenta una strategia innovativa, accessibile e scientificamente fondata per preservare la salute della pelle, mantenere un microbiota equilibrato e ridurre i danni da smog.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia